209 MDXX, GENNAIO. 210 (issimo. Scrisse al padre e vene la risposta, et cussi l’ha tolta per moglie, datoli zoie per ducali... , et lato contradota di ducati 4000; siclié questa è sta la sua ventura. L’altra sorela è mandala in sier Piero Soranzo qu. sier Zuane da Cavalin; la madre fo ila di sier Beneto Barbarigo. A dì 27. La maiina, fo letere di Verona, di sier Francesco da cha’ da Fexaro orator nostro. Come havia ricevuto la deliberatimi dii Senato; sarà con li agenti cesarei et exequirà. Vene sier Zorzi Emo proeuralor, non era il Doxe qual si levò per tempo, et suplicò la Signoria e il Co-legio si volesse meter la sua gralia al Pregadi, usando parole molto compassionevole. Et sier Francesco Foscari vicedoxe, mandato fuora prelato sier Zorzi Emo, volse edam mandar fuora i Savii ai ordeni, quali tutti si levono dicendo esser di Colegio orde-narii, et che non essendo i Cai di X lì voleano star; e sopra questo fo gran parole. E il Foscari voleva che i Consieri terminasse si doveano ubedir overo non ; et sier Sebaslian Juslinian el cavalier consier, qual licet habi acelà zà do zorni capitanai a Verona sta ancora a la bancha Consier, perchè sier Nicolò Venier eleclo consier dii suo sestier non voi mirar, perchè intrando staria solum 4 mesi e voi i ntrar el primo di Fevrer e star uno anno, e tamen le leze non vien observale ; 1ior per esser padre di sier Marin Juslinian savio ai ordeni, disse esser ca-zado. Et sier Marin Zorzi dolor consier disse li Savii ai ordeni ha raxon, mule il Foscari corozato si levò e non fo consultà la cosa altramente. Da poi disnar fo Pregadi, leto le letere di Roma, di Palermo et di Verona; il sumario in parte ho scripto di sopra. Fo leto una ìetera di sier Piero Landò podestà di Padoa, di 25 di l’instante. Di cerio caso seguilo in una villa per Antonio Brexan e altri complici nominati in le lelere, contra Maria moier di Bortolo Gallo, videlicet che..... Fu posto, per li Consieri, dar autorità al prefato Podestà di proclamarli di novo, e non si apresentando, possino lutti li nominali meterli in bando di terre e luogi e di Venecia, con taia vivi lire 600, morii 300, e i loro beni siano confiscadi in la camera per pagar la taia: 135, 3, l. Fu posto, per sier Andrea Baxadona el consier, che atento F ultimo Pregadi fusse balotà il mandalo di sier Zuan Badoer dolor, cavalier, va orator in Franza, a raxon di ducali d’oro in oro, e non sia honesto la Signoria nostra habi tal danno per esser aumentà li ori, però sia preso che a lui et a li altri / Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXVIII. oratori li sia dato a raxon di lire G, solili 4 per ducato, come voi la elelion loro e non di più, ut in parte. Andò in renga sier Zuan Badoer predilo, dicendo li vien falò torlo perchè il ducato vai più; el essendo sta balotà li suo mandalo, come è solito a farsi etc., non doveria esser allerado eie. Et li rispose dito sier Andrea Baxadona, dicendo è stà elelo con ducati 140 al mexe, basta che li habi e non voler 150 e più, et che questo utele lo fa a la Signoria nostra per esser li ori a lire C soldi 1G l’uno, videlicet venitiani e hongari, et li altri a lire G soldi 14, e li oratori elecli non dieno aver se nona raxon di lire 8 soldi 14; con altre raxon. Poi andò in renga sier Alvise Gradenigo eleclo orator a Roma, c parlò con colora, dicendo si questa parie fusse presa, saria stà inganalo per haver zà auto li danari et quelli spesi, e aver li cavalli adosso, et esser per andar via ; e se l’havesse li danari al so’ tempo, non acaderia Irazcrli ; e che ’I ducalo a Roma non vai tanto; con altre parole. E che l’andava a Roma per servir, non per haver zerchado tal lega-lion ; e che ’1 refudò in Franza, era Governador, et fu electo qui a Roma, laudando però il Consier dii suo bon voler, linde li Savii dii Consejo e Terra ferma, in la qual introno li altri Consieri, messeno a l’incontro che li danari è ubligati spender avanti si parleno sia a raxon di lire 6, soldi 4 ; li altri li sia dati oro in oro. Andò le parte :... 56 dii Baxadona, . . . dii resto di Consieri e Savii, e questa fu presa. Fu posto, per i Savii dii Consejo e Terra ferma, sier Domenego Trivixan el cavalier procurator, sier Lunardo Mocenigo, sier Andrea Griti procurator provedadori sora il Monte Nuovo, una parie, che tutti quelli hanno comprato possession sul Polesene e altro, et cussi acque con danari dii Monte Nuovo, siano ubligati in termene di zorni ... aver satisfate 116 quanto dieno dar di cavedalì dii Monte Nuovo, solo pena di 25 per 100, da esser scossa per li Avoga-dori extraordenarii, ai qual sia commessa la execu-lione di prò veramente debano, ut in parte-, la copia di la qual, per non haver loco qui, è posta a la fin dii mexe. Ave 181 di si, 10 di no, el nulla non sincere. Fu posto poi, per li dili, excepto sier Antonio Trini procurator savio dii Consejo, che lutti quelli hanno Monte Novo, debano andar, in termene de zorni 15, aver a preseti là le soe polize di quanto è creditori con verità ; di quali sia Irato la seconda Domenega di Marzo, per il Serenissimo, fuora numero 500, e di questi poi Irati 100, ai qual si principii 14