443 MDXX, AriìILE. 444 corenlie di cosse e di tributi dii Zante e dii Spando-lin eie., et nulla dice di armata; per il che il Con-sejo di Pregadi mormorò mollo, Fatar esser di grande armata, el nulla al Consejo era ledo, linde Zuan Baplista di Vieimi andò a lezer, di ordene dii Cole-gio, una altra letera drizata ai Cai di X. Dii dito Baylo, pur di 17, qual scrive, poi zonto lì in Pera ha trovato il contrario di quello scrisse essendo in Andernopoli zercha l’armada, e avisa quella esser in ordene in aqua, et conzà galie grosse 60, sotil 80 tulle in ordene di ogni cossa; et si pahnizavano, li biscolì preparadi e l’arlelaria suso. Havea mandato comandamenti per luto a far venir li axapi ; qual ha inteso voi siano musulmani, zoè turchi, di la Natòlia, e mancando torà christiani di la Grecia; el è per ussir certissimo e presto, nè si sa per unde, ma è da temer grandemente. Se divulga per Cypro over Rodi. Per il che ha expedito queste letere importantissime aziò si provedi eie. Poi lo lele do relation venule di do vien di Ga-lipoli, uno patron di nave parte a dì 23 Marzo, et uno altro. Dicono in consonanti» l’armala esser in ordine per ussir, et erano a Galipoli galie grosse 4, sotil 10, et zercha 30 fusle; li biseoli è tutto a ordine. Le qual deposilion, etiam di Constantino-poli, noterò di solo la copia di quelle. ' Di Cor pini, di sicr Domenego Capei o pro-vedador di l’armada, di 16 Aprii. Manda alcune deposilion, ut supra; che armada ussirà ma non da conio. E una letera li scrive di Syo Zuan di Tabia consolo nostro, di comandamento ha mandato il Signor per axapi per l’armada etc. Di Franca, di sier Antonio Justinian dotar nostro, da Bles, di.....Come il re d’In- gallera havia scrilo al re Chrislìanìssimo volesse in-dusiar a lo abochamenlo per Luio; et quel suo a-gente, over orator, parlando al Re, di queslo Sua Maestà si alterò mollo, dicendo voi indusiar per parlar molto al re Catholico; ma se queslo fusse, mai più li parleria etc. Unde, scrile lo lelere in Anglia, par Soa Maestà sii sta conlenta venir al parlamento al primo di Zugno, perchè il re Chislia-nissimo li ha scrito che non volendo quella Maestà passar il mar, lui passerà su l’ixola, et sia presto atento il parlo di la Rezina, che voi esser etiam lei, et è in 6 mexi, che indusiando non poiria venir. Scrive di la conclusion certa con li cantoni di sguizari, e altre particularità, sicome in dite lelere si contien. Fu poslo, per li Consieri e Cai di XL, che a requisitoli di l’Oralor di Pranza, stalo in questa terra e si parte, sia concesso a Zuan Bernardo de Dona dito Cathalicio, di Bergamo, qual l’ha servito in caxa e al tempo di la sua malalia, mesurador di Tormento in locho dii primo vachante. Ave 171, 26, 1 ; fu presa. De Ingaltera, di sier Antonio Surian do-tor e cavalier, orator nostro, di 13 Aprii, eh’ è molto preste. Avisa questa indusia voleva far quella Majeslà di abocharsi col re Christìanissimo, e sì tien era stà a persuasion de li agenti yspani, quali prolungavano tal cossa. A la fin il Re ha concluso om-nino abocharsi secondo li capitoli fati, qual sarà a la fin di Mazo. Scrive coloquii aulì col reverendissimo Eboracense, sicome in dite letere si contien. Fu posto, per alcuni Savii dii Consejo e alcuni di Terra ferma, che atento papà lani Plusadino episcopo greco di Modon fusse morto eie., che Nicolò Plusadino e fradeli e fìoli loro e soi legitimi dèscen-denli siano nobeli cretensi, sicome li fu concesso conseguir possi la castelaneria di Pediada e altri olici. Ave 132, 7, 1. Da Milani, fo letere di Zuan Jacomo Ca-roldo secretarlo. Di coloquii auti con monsignor di Telegni. Li ha dilto il Christìanissimo re à ’ulo li 9 cantoni di sguizari, e con quelli ha sigilalo, et sperava aver il canton di Svich, ma par quello non possi sigilar, nè far alcun acordo senza li altri do, che sono . . . ., et quelli non veleno esser con Franza ; sichè non li potrà aver. El altre particularità, ma non conto. Fu posto, per li Savii dii Consejo, Terra ferma et ordeni, aleuto le nove presente di l’armata fa el Signor turco, qual è per ussir omnino, però è da proveder a la conservation di lochi noslri di Levante, et primo sia mandato a Famagosla provisionali 300 sotto quelli capi parerà al Colegio. Item, quelle mo-nilion, artelarie etc., che dicli redori ne richiede. Et sia scrilo al Provedador di l’armada mandi sier Zuan Moro, capitanio di le galie bastarde, con 5 galie, computà la sua, a Famagosla; el si nutrica de lì, con altre clausule, ut in parte. Et mandi do galie in Candia per conforto di quella cità. Item, si mandi a Corphù provisionati 100. Item, si armi 12 galie, videlicet in Istria, Dalmalia, Zante et Napoli di Romania etc. Et sier Nicolò Venier, el consìer, voi che ’I Provedador di l’armada stagi unido con le galie averà, et si movi secondo l’intenderà li andamenti de’ turchi e di la soa armada etc.; la qual opinion dal Consejo fo derisa, non havendo armada potente. Et sier Sebastian Moro, el consier, voi che il Pro-