93 ML'XlX, NOVEMBRE. 94 In questa matina, fo in Colegio sier Zorzi Emo procurator, solicitando la sua grati» et chiama li Avogadori, quali li fo conira, dicendo non pono me-ter, et latet anguis in herba ; linde fu concluso chiarisse alcune cosse a’ ditti Avogadori. Nolo. In questa note passata, a liore 8, morite sier Jacomo d’Anselmo qu. sier Bortolo, fo di Pre-gadi, stato assa’ amalato, et è ultimo di prole e di la sua caxada ; sichè la è estinta, et fo sepulto a ... Suo avo fu fato dii Consejo dii 1412, a dì 5 Marzo, per certo trata’ scoperse. 49 A dì 27, la matina, fo teiere di Verona, di 25, di sier Francesco da eha’ da Pexaro, in risposta di nostre col Senato. Come era stato con l’o-rator dii re Christianissimo e ditoli di la prima le-tera, et lauda che habbì a indusinr fino zonzi la risposta de Yspurch. Scrive, come di 6 oratori di la Patria dii Friul andono con lui lì a Verona per tratar di le ville dii Friul, do di loro inteso la cosa andar in longo, erano partiti, videlicet domino Jacomo Fiorio dotor et domino Hector di Strasoldo doctor, però è bon la Signoria i fazino ritornar lì a Verona etc. JJnde per Colegio fo ordinalo dirli ritornino a Verona per tratar ditta materia, e cossi li fo dillo. Di Milan, dii secretano Caroldo fo letere drizate a li Capi di X; nescio quid. Partite in questa malina monsignor episcopo di Samallò oralor dii re Christianissimo stalo in questa terra ; et havendo visto il tutto, va a Milan, et de lì anderà a la volta di Pranza. Da poi disnar fo Gran Consejo, et prima si andasse a capello fo mandati tulli fuora, e quelli portano i bossoli et secretarli extraordinarii. Poi Gasparo di la Vedoa secretario dii Consejo di X andò in renga, et lexe do parte prese eri nel Consejo di X illustrissimo con la Zonla, videlicet la prima: Che essendo slà dalo una letera a li Consieri, per la qual si diceva di molte cosse enorme nel nostro Mazor Consejo, et sono inlelligenlie et si mele più di una ballota, et altre parole, come ne l’exordio di dita parte si contien, però sia preso che quello ha fato dita letera debbi in termine di zorni tre venir a manifestar il tutto etc. Trovando la verità di tal cosse, quello babbi immediate di la cassa dii Con-sejo di X ducati mille, et sia tenuto secreto et ab-sollo sì ben in ditta intelligeutia e colpa lusse, havendo poi questo Consejo regresso conira i beni de li delinquenti per li ditti ducati 1000 da esser restituii a la cassa, ut supra ; con allre parole, ma questa è la sustantia. Item, fo po.i leto un’altra seconda parte, la copia sarà notada qui avanti, videlicet che, cum sit el sia pervenuto a noticia cossa molto abominosa, che si comprano li oficii al presente con dar danari avanti et da poi per esser tolti in li officii, rezimenli e con-seglii, cossa che mai li mazori nostri si pensono di far provision a questo, che avanti Irato si desse danari a’ zentilhomeni nostri per esser tolti et aver favori da loro a le dignità fono electi; per tanto sia ¿9* preso de ccetero, cussi chi darà e chi riceverà alcun danaro o altra cossa per aver ofilcii eie. sia bandito l’un e l’altro di Veniexia in perpetuo, nè se li possi far grafia etc. se non per tulle le balote dii Consejo di X e di questa Zonta ; e chi quello o quelli acuserà, babbi di la cassa dii Consejo di X ducati 500, ut supra, e sia comessa la execution a li Cai dii Consejo di X, Avogadori et Censori, e siano publicate tutte do queste parte il primo Mazor Consejo. Queste do parte, di la prima molti lieti non si troverà nulla, et chi ha scrilo ditta letera sia sta che da .... si provedi l’babbi scripta, non che con ef-fecto si sappi nulla, licet in le ballotation dii Gran Consejo sia gran svarii di balole, eh’ è signal si melino pugnade, maxime in ajuto di richi, che sono nominati e voleno spender in poveri nobeli. E si dice un rector, noviter rimasto, ha dato a tulli ante un raynes por uno; vene dopio et rimaso. L’altra parte è slà mirabile a obviar che de ccetero non si dagi ditti danari, et alcuni nel Consejo di X voleano si facesse inquisition dii passado; ma questa non fu presa. El acciò se intendi quelli dii Consejo di X e Zonta che fono eri a far tal provisione, qui soto sarano nolade. El Serenissimo. Consieri. Sier Francesco Foscari. Sier Andrea Foscarini. Sier Andrea Basadonu. Sier Sebastian Justinian el cavalier. Sier Marin Zorzi el dolor. Sier Sebastian Moro. Cai di X. Sier Zuan Marzello. Sier Zulian Gradenigo. Sier Alvise Mocenigo el cavalier.