411 MDXX, APBILE. 412 et basso, et sier Jacomo Corner di sier Zorzi procu-rafor, è di Pregadi, di veludo. In questa matina, vene letere di Milan, dii Caroldo, di. . , et di Pranza, date a Londra a dì 19 Marzo, qual fono lecte col Colegio da poi la messa che si reduse. Il sumano di le qual scriverò di soto. Prima di Milan. Dii zonzer li domino Rosso, vien orafor existerile in questa tera, qual fato le feste si melerà in camino etc. Di Franza. Come monsignor di Lulrech, fate ara le noze di soa mojer, ch’è ila dii gran armi-raio monsignor di Boisi, tornerà ainbasador. Item, coloquii auti col Re zercba il passar dii re di Romani. Scrive aver inleso certo, come par l’andò il Re con l’orator di la Cesarea Majestà con gran colera e li disse: « Il to’ Re voi [tassar e non si voi ben intender con mi; pensa venir in Italia; li sarò contra, et ho tante zente e danari che li potrò ob-star » con altre parole. Item, che Soa Majestà va verso Picardia per poi aviarse al Parlamento. Di Anglia. Dii zonzer uno nonlio di la Cesarea Majestà, veriulo in do zorni ; sichè li messi frequenta. E si dice il Re è slato a Torre di Siglias da la madre, et vien inpressa in Galicia per montar a le Crugne et passar in Fiandra. Scrive di gran preparamenli si fa lì in Anglia per questo a-bochamento sì ha a far col Christianissimo re; e altre particularìtà. 238 Exemplum. Copia di letere di Hironimo Dedo secretano a Napoli, date a dì 18 Marzo 1520, ricevute a dì 30 dito. Serenissime Princeps etc. Scrissi, per le ultime de dì 11, come in quella ora che io voleva serar et expedir le lelere, che ’1 signor Fabricio Colona era morto, et così in vero per persona fide digna mi fu riferito ; il che non si verificò, ma fu uno accidente. Zobia matina, a hore 11 in circa, se ne morse, ha fato testamento, isti-tuilo erede el fìol nominato Ascanio, con condilion che ’1 traducili per moglie, quando sarà il tempo conveniente, la tìola de l’illustrissimo signor ducila de Monlalto, secondo fu «mirataloper verba de’ parenti; et non lo facendo, lo priva de lutti li suo’ beni, et inslituisse la tìola herede, qual è moglie del signor marchese de Pescara. A la qual, per el predito testamento, lassa che li sia dalo ducali 1000 de intrata a l’anno, in vita soa, et a li figlioli, et morendo senza eredi legilimi, pervegni nel fìol. Voi esser sepulto qui in Napoli, ne la chiesa de San Zuane Mazor officiata per preti, et benefica quella chiesia de ducati 2000, la mitade aziò siano dite due messe al zorno, de li allri 1000 sia fabricata una capela, ne la qual sia riposto il suo corpo. Era Grande siniscalco, dignità primaria di questo regno, la qual già si dice esser sta conferita, per la Cesarea Majestà, al signor Prospero Colona, sì per qualificar et la famiglia et la persona sua, sì etiam per liberarsi de li ducati 2000 che la prefata Majestà li dona ogni anno di provisione ; non di meno fino a questo zorno non si ha alcuna cerleza. Le esequie se preparano mollo onorevole, el spenderassi da 5 in 6000 ducati, et si tarano Lunidì. In questi giorni, li zentilhomeni dii Segio de Nido aceptorono ne l’ordene loro el signor conte de Gu-lisano; terzo giorno aceptorono etiam rriissier Lodovico da Montalto, cosa che ha dalo a tulla la nobiltà de Napoli admiralion et molestia, essendo na-sciuto dì bassa conditione, et il padre fu marascalco. Questi hanno mandato a l’armata regia, esìstente in Trapano, lanzoni 2000 et schiopeti circha 200, che più non ne hanno in questa terra; hanno ordine trarne dal brexano bona summa, per quello mi è stalo dito da persone che intendeno. Questi che hanno grande bisogno dii danaro, procurano trarne per ogni via quella major quantità che possono, et dicono di vender de le intrate di questa doana per ducati 3 mille; ma non li vien date orechie. Exemplum. Copia di una letera di Hironimo Dedo secretano a Napoli, data a dì 24 Marzo 1520, ricevuta a dì 31 dito. Serenissime Princeps etc. A li 20 furono le e.xequie del signor Fabricio Colonna. Il corpo fu aperto et ritrovorono il fegato tanto cresciuto c|ae pesò tre rotuli, et duro ; accusano il bever fredo con la neve ; li medici non intesero la egritudine. Fu conservato ne la sabbia fino al predilo zorno. Furono a le exequie lulte le confraternite, che noi dicemo scole, tulli li frali et lutti li preli di Napoli con una torza de libre tre l’una in mano, 12 cavali con 12 pagi tutti vestiti di seta, erano armali et in testa aveano elmi di cartoni con li cimieri, in spala portavano una bandiera grande con la colona. Andorono per lutti lì Segi, con lachrimabil voce cri -dando. 11 corpo era sopra una grande sbara portala 238* 239