85 MDX1X, NOVEMBRE. 86 Jo, visto che una galera dieta Perpignano erano mal-traetata da una galeota de’ turchi, et horamai poco più se defendea perchè havea avuto una bombarda et a uno palmo sopra aqua, et li era molta zenle el ferita, noi con quella poca gente che tenimo, subilo per socorer dieta galera investitilo con San Georgio dieta galeota, et tanto combatimo con essa, che la galera de Perpignano se retirò et fece vela et vene qua in Cagliari. Noi, visto che haviamo so-corso dieta galera, non havendo zenle suflicienle per pigliar dieta galeota, perchè la nostra gente era restata in le fuste prese, ut stupra dissi, ne de-sbaratamo la dita galeota con danno de morti et feriti, come apresso vederà, et gelamo lo stillo in mar, el recuperando la nostra zenle. Et stando in questo, vedemo due galere che se ne andavano a tera : una si era la capitanea nostra molto danneggiata ; l’altra era la Stella, ut superius dìctum est. Noi, visto che se ne erano andate tre galere, la capitatila, la Stela e Perpignano, recuperata nostra gente, ne restringemo tre galere insieme, zoè la nostra e la patrona de Sicilia, qual patrona dice haver investilo et preso una l'usta, et sopra stesemo fino al zorno a tiro de bombarda, perché non vedevamo più galere insieme de le nostre, et manco sapeamo dove andare ad investire. Et come fo zorno, non parendo galera alcuna de le nostre excepto lo Gaio el Santa Catherina, ditto Brisola, presa da’ turchi de la maniera che apresso vederà, tutte tre ne andante a le Caltele, dove trovatilo l/i noslra capitanea et la Stela, et cosi stessemo tutte cinque insieme fino 44 a la sera. Dico cinque, perchè la galera de Perpignano, subito che se desbrazò da la galeota de’turchi, se ne andò a la volta de Cagliari, et per questo non cranio più de cinque salve in loco. A noi in San Georgi ne sono morti 13, de li quali uno é Fiora-vante et 4 forzali, uno Joan Vincentio gentilhomo neapolitano, uno capilaneo dillo Ernanbli'sces el lo resto soldati spagnoli, et feriti 25, et sono questi de li nostri : Bernardo de Levatilo, Pantalino Rito, Gon-fre Antonio, Caso el forzati cinque; lo resto sono soldati spagnoli feriti. Li nostri forzati credo non averano male, perchè fono feriti de freze excepto uno; ma li altri sono pericolosi, perchè sono feriti da schiopeti. De Santa Maria è morto lo figlio de Caresola, feriti Antonino, da Porto Venere et sta male, Bare suo fratello et Sciafìn et sie soldati spagnoli. La galera de lo Gaio, essendo investita da le fuste et non polendo fuger, investìo in terra et si salvarono gente assai. Loro dicono che, non essendo chi la comandasse per esser morti li officiali, tutla la zurma tanto vogò che investìo in terra. Et cosi restò presa la galera de Brisola. La investirò tre fuste, et volendo fuzire, nel scorer si trova uno scoglio per prova et lì inveslio. Brasola Gasparino el Lopi-lation Levatila si gelorono in mare, et così si salvo-rono con certi altri pochi, et la galera restò presa da’ turchi. Circha questo non mi estenderò più dubitando non erare, trovandomi, come mi trovo, mal contento. Lo signor don Hugo sla in terra ferito, et credo si restarà qua. Noi siamo per partire come Io tempo è bono. Data in Cagliari a dì 25 de Oclubrio 1519. Di Vostra Signoria obedienle figlio Domenico Justiniano Di sier Domenego Capelo provedador di V armada, fo letere. Dii suo partir da Corphù; et da sier Zuan Moro capitanio de le galie bastarde : nulla da conto. Da poi disnar, fo Colcgio di Savii ad consulen-dum di responder a Verona et scriver in Spagna. A dì 12. La matina, fo ctiam letere di Verona, di sier Francesco da dia’ da Fexaro ora-tor nostro. Di quelle occorentie, et coloquii aulì con li agenti cesarei et orator dii re Christianissimo, ut in eis ; et voleno i danari etc. Fo consultato con li Cai di X di tralar nel Con-sejo di X ozi avanti si vegni in Pregadi, et cussi fu comandato. Etiam comanda Pregadi. Da poi disnar aduncha, fo Pregadi, qual reduto, introe Consejo di X con la Zonla, et steteno tìn 24 hore a disputar etc. Et ussiti, licentiono el Pregadi, qual siete cussi ad aspectar, dicendo doman si chiameria el Pregadi. In questo zorno, fo apichato uno solenne ladro chiamato el Gregeio di Canarejo, el qual ruboe più di 70 caxe. A dì 23. La malina, fo letere di Roma, di. . .....; di Napoli, di......; di Messina, di sier Piero Donado patron de la galia di Barbaria, di 4, a la Signoria. Come el Viceré e il capitanio don Hugo, qual era zonto ivi ferito da una freza, ma non ha mal di pericolo, combatendo con le fuste di turchi ; et è vero dii prender de le 2 galie so’conserve da le fuste. Li ha via dato licentia a le nostre galie andasseno al suo viazo, qual erano in porlo di Trapano con promission fatoli non tochi, nè vadi a Tunis, ma ben in altri luogi de la Barba- (1) La carta 44 * è bianca.