•259 MDXX, FEBBRAIO. 260 nio el Moro, armata a la Valona con homeni 80 suso, con la qual liavia combaludo et quella presa, amazà el capitanio e tulli quelli di la fusla, et con la fusta presa ave vitoria. Di Cataro, di sier Vicenzo Trun rector e provedador fo teiere. Come quelli turchi venuti a Montenegro haveano brusato ville et lato assa’ cosse per domar quelli non voleano star sotto el Signor turco ; con altri avisi, ut in litteris. A dì 5, la matina, fo letere di Dalmatia, di Zara, di sier Piero Marzelo et sier Zuan Nadal Salamon capitanio, di... Zener. Come, poi la morie dii sanzacho di Bossina turchi erano corsi su quel leritorio, menale via anime assai e assa’ animali, ut in litteris, a le qual me riporto. Di Traù, di sier Alexandro Zorzi conte non si ave le lelere. Di Spalato, di sier Francesco Gèlsi conte. Danni fati su quel contado. Di Sibinico, di sier Alvise Disamano conte e capitanio. Danni fati, ut supra ; siché in tutto turchi hanno depreda ducati 800. Fo deliberalo mandar diti surnarii a Constan-tinopoli al Baylo nostro, fazi grave querela a! Signor turco. Ètiam avisarlo dii caso ocorso de la galia Tajapiera eonlro la fusta dii Moro corsaro. Noto. Per le lelere di Zara par, diti turchi, erano 600 cavalli, fo a di 4, conira li qual andono da zercha 150 slralioli, stantia de li capi, sicome in le letere predite se conlien ; el sumario sarà di solo. Et obviono a molta preda hariano fata, et ne preseno 13 turchi; et scrive il danno fato come in le lelere se conlien. Et per le letere di Liesna è, olirà quello ho 143' scrilo di sopra, questo altro aviso che avea per uno capitalo lì. Come la galia Taiapiera liavia combattilo con la fusla dei turchi et quella presa e lajà a pezi diti turchi etc. Vene in Colegio quel di nation.. .. à portato la nova de dila galia Tajapiera, insieme con sier Piero Tajapiera di sier Bernardin .suo fradelo, dicendo la cosa come fu; et che combaleno insieme solo Durazo, et fu morti de la galia homeni . . . et feriti numero .... Et inteso questo il Colegio, terminono aspetar letere de dito Sopracomilo. Da poi disnar, fo Colegio dii Principe et Signoria per dar audienlia et expedir, aziò vadino a casa per earlevar. Di Verona, di sier Francesco da cha’ da Pexaro orator nostro vene letere di 13, hore 5. Come lì agenti cesarei li haveano mandato a dir haver auto ordine dal Consejo de Yspurch di partirsi 3 di loro, lasando domino Erasmo ... lì per aver la risposta di le proposition deleno, el questa partila è perchè dicono in altro tempo, e quando piacerà a la Calholica et Cesarea Maestà, se polrà tralar ste materie. A dì 16, fo il Zuoba di la caza. Da malina, fo leto letere venute di Soma, dal Minio orator, di 11. Scrive zercha la cossa di Agustin Gixi per le zoie l’ha, ut in litteris. El qual voi 3 anni ancora di poter vender i alumi sui ; siché bisognaria farli una protesta eie. Item, come il Papa a l’Oralor yspano ha dato la negativa di lar acordo con quella Maestà, poiché ’1 vede non poter esser servito da la Maestà Cesarea zercha la liberation di Fiorenza dì l’imperio. Scrive che vìen lì a Roma don Zuan Emanuel orator di questa Maestà, con dopio salario di quello ha i altri oratori, et non voi sia altri oratori lì in corte che lui. Item, che quella congregation di frati Observanti dì San Francesco, ordenata per il Papa eonlra quel fra’ Marlin Luther in Germania, quali voleano farli una bolla, ma poi hanno terminato il Papa consultarla meglio, con far una altra congregation di altri excelenli homeni. Item, come quel pre’ Tomaso Negro, orator dii bau di Croatia, fato epìscopo di Scardona, va in Spagna da la Cesarea Maestà a exorlar quella Maestà voy ajular quelle provintie aziò non vadi in man di turchi, eh’è in gran pericolo. Item, scrive, come era morta la madre fo dii ducha Lorenzo di Medici cugnala dii Papa, nominata Al-phonsina Orsini, la qual ha lassato contanti ducati 30 milia el zoie 50 milia, eriede il Papa. Item, scrive dii partir dii reverendissimo Medici per andar al governo di Fiorenza, perchè fiorentini non voleno il governo dii cardenal Cortona, qual........... Di sier Hironimo Lippomano, da Roma 144 vidi letere particular, di 11. Scrive, Marti morite madama Alfonsina fo madre dii duca Lorenzo e moglie dii magnifico Pietro, era di caxa Orsina, à fato testamento, ha lassato ducali 6000 a la pula fo di dito duca Lorenzo, eh’ è di la soa dola, ducali 6 milia a so’ fia, e il Papa residuano si ha trovato contadi ducali 16 milia, zoie per ducali 40 milia e molli arzenti ; tamen il Papa tien ne sia de’ altri contadi. Ila lasato etiam possession assai a la fiola. Dita so’ fiola è maridata in Filippo di Slrozi. Scrive, de qui è nova come l’arzivescovo di Saragoza, fo fiol bastardo di re Ferando di Spagna, qual ha zercha ducati 50 milia de intrada, slava malissimo; questa nova è zorni 4 è qui in Roma. Item, il Pupa voi pace eie.