MDXX, APRILE. 428 tor in Franzo, si parie Meteore; al qual fo mon-stralo le teiere venute eri a li Cai di X, di Roma, et etiam ozi di Pranza, in certa materia che si Irata nel Consejo di X con la Zonta. Da poi disnar, si reduse Colegio con la Signoria e Savii ; non vi era il Doxe. Fo aldito sier Marco Antonio Loredan sopracomilo, zpè sier Carlo Coniarmi avochato per lui, e fo lermenà aldir li avo-cba'ti phiscal, quali defendespno le raxon di la Signoria. Fo aldito el conte Francesco Rangon, venuto in questa terra per esser a la Signoria, centra li villini e homeni di Cordegran in Friul, eh’è suo alias donalo al padre, over avo, per la Signoria nostra, 246* i quali si doleno di certo suo podestà, qual non li fanno justicia; et cussi fono in disputalioli, et poi fo aquietà le cosse. Noto. Fu termenalo mandar sier Antonio Con-dolmer provedilor sora le acque a Padoa, con co-mission fatoli, per Colegio, vadi a veder l’aqua a Longara, qual fo Irata al tempo di la guerra per caxon di Padoa, et meni con sì el signor Janes di Campo Fregoso et Troylo Pignalello, sono a Padoa, et vedino ben, et instructo ritorni a la presenta de la Signoria nostra. Et li fo dato danari per le spexe etc. el qual partì a dì 18 dicto, con Alvise Sabadini Secretano. A dì 17. La malina, non fo alcuna teiera, ni nulla da conio. Da poi disnar, fo Pregadi; noti fu il Principe. Fo telo le teiere sopradite. Di Padoa, di sier Piero Landò podestà. Avìsa come liavia auto una letera dì Ferara, di uno suo amico, scrive come lo episcopo di Ventimilia aduna 10 rnilia fanti per venir a tuor Ferara, et par le zenle si adunano sopra quel di Bologna. Fu posto, per i Consieri, Cai di XL e Savii, su-spender i debili di sier Francesco Zane qu. sier Francesco, debitor di la Signoria nostra, per do anni; fu presa. Fu posto, per ti diti, suspender li debiti di sier Francesco e sier Zuan Batista Moro qu. sier Fan-lin per do anni, non intendando compresi il debito hanno a li Avogadori exlraordenarii; et non fu presa. Ave 174, 16. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, elezer el primo Consejo di Pregadi in questo Consejo et 4 man di etetion uno Provedador sopra le fabriche di Padoa con ducati 15 al mexe, in loco di sier Piero Yenier, è stato assai et è andato a Roma ; fu .prega. Ave .... Fu posto, per i Consieri, Cai di XL, e Savii dii Consejo e di Terra ferma, donar a monsignor di Più orator dii re Christianissimo, stato in questa (erra anni 5, si parte e va a Roma, ducati 800, di quali 100 sia dati a domino Lodovico suo secretano; fu presa. Ave .... Fu posto, per li Consieri, excepto sier Seba-stian Moro e Cai di XL, che ’I primo Gran Con-sejo per 4 man di etetion sia etecto uno Avogador di Cornun ordenario in loco di sier Marco Antonio Contarmi, bara compido, e questo, per adatar li tempi di Avogadori extraordenarii, et sia etecto ordenario per questa volta solamente. Et a l’incontro, sier Sebastian Moro el cousier, messe, atento la parte presa 1519 a dì 17 Marzo, voi, vacando uno ordenario entri uno di Exlraordenarii di primi ; però entri uno di loro eie. El sier Francesco da dia’ da Pexaro avogador extraordenario andò in renga, dicendo questo scontro si mete per lui é sta solum Exlraordinario zorni 23j et non è justitia etc. Andò la parte una a una : 53 di li Consieri, 137 dii Moro, et questa fu presa, e convegnirà intrar uno Extraordinario. Fu poslo, per li Consieri e Cai di XL, dar la Quarantia criminal e zivil a la expeditìon di la causa di Pario, et li Consieri e Cai dì XL possono meter parte in la materia ; la qual parte non se intendi presa se la non sarà posta e presa in Gran Consejo. Ave 154, 6, 1. La qual differentia fu per la morte dii signor Cursino Summarippa signor di Pario, per il che fo electi 5 zentilhomeni per questo Consejo a udir chi dia aver il dominio. Doveano venir con le opinion e le parte e avochati al Consejo di Pregadi. Fu prima poslo, per li Consieri, una taia di certo 247 caso proditorio et insulto fato da incogniti, questo Octubrio, conira Jaoomo de li Nodari citadin di Cotogna, lì in Cologna dove l’abita, qual trovandose uno zorno soto la loza con debililazion di la man destra, come apar per teiere di 24 Marzo dii Podestà di Cologna. E respeto le bone operalion fate in questa guerra per il prelato Jacoino, sia preso e dà facutlà al predilo Podestà ili Cologna debbi far proclamar chi acuserà eie., habbì lire 500 di pizoli di so’ beni, si ’1 ne sarà, se non di danari di la Signoria nostra ; el essendo più di uno che acuserà i compagni, sia asollo de la pena et babbi la taja, el venendo in luce, possi poiier quelli in bando ili tulle terre e lochi, navili eie., con taia lire 500 vivi et 300 morti, e li beni confiscadi per la taia. Ave 144, 81, 0. Fu posto, per li diti, una taia, atento l’anno pre-