1/ MCCCCC1II. APRILE. IK o, cerclia il restituir ili Santa Maura, par il Signor voji. Etiam li danari erano ivi soi, che dice esser un milion et *200 milia aspri, ut in eis, e le artilarie. E che l'orator del re di Hongaria non era ancor zonlo, ma si «spoetava di breve, perhò il Signor non volea concluder la paxe fin el non zongeva. Item, ili armata che si lavorava lentamente, e scrive il numero di le velie potrà haver, ut in litteris. Item, che il Sophi era.con exercilo eonlra certo signor, el qual signor mandò a dimandar ajuto al Turco, e che ’l Turco non 1’ ha voluto aldir per non iritar il Sophi contra di lui etc. Dii capitanio generai, date in (/alia a Corfù a dì 29 marzo. Scrive li bisogni di 1' armada, e ha fato mcter. banco a le do galie da Corfù, et fato li sopracomiti, et sento in Candia armino, e in Puja si preparano. Dimanda danari e altre cosse per l’armada, qual li è sta mandato. Queste lettere ili mar e da Conslantinopoli, zonse da poi disnar che nulla era per esser la vizilia di Pasqua, et il principe mandò per quelli di Colegio, quali si reduseno in camera soa, et sleteno molto tarili. IH Verona, di sier Bernardo Bembo dotor et caralier podestà, et sier Zuan Mozenigo capitanio. Come di lì è tante zurme in bordine, che non solum armeria 3 galie ma un’altra di più. Et |>erò fo spazi llironimo Beleliero da Verona e datoli una galia che l’armasse, oltre li tre altri sora-comiti di Verona expediti. A ili 16 aprii, fo cidi de Pasqua, da poi disnar non fo prediebato a San Marco per causa di la peste, ma solum reduto li oratori e altri patrioti, il principe andò per terra con le insegne, justa il solito, a vesporo a San Zacharia, e al perdon vi fu oratori dii papa, Pranza e Ferara, il primicierio Barbarigo, l’abate don Andrea Mozenigo. F.l portò la spada sier Marco Zorzi va visdomino a Ferara, e fo suo compagno sier Francesco Mozenigo. Frano do cavalieri vestiti d’oro nuovi, sier Sebastian Zustignan venuto di Hongaria, et sier Domenego Pixani venuto di Spagna, da Santa Marina. Gionse qui sora [torlo la navedicomun over barza patron sier Andrea Contarmi, vien di Cypro vuoda di formenti e di sai, et portò lettere dii zeneral da Corfù di 31. — Nulla più di novo di quello scrisse, vidclicet par el scrivesse a di 30 copioso, ma non si è haute. Manda le lettere di 1° marzo dii secrclario nostro a Costantinopoli, per le qtìal lettere se intese erano zonti a Costantinopoli li nostri messi am la li Iter là di restituirli Santa Maura. Item, che si diceva il Sophi era morto. Etiam, il prelato secretarlo scrisse coloquii abuli col Signor turcho e li bassi in materia jwcis, ut patet in litteris — che non fo divulgati. Di Spagna si ha re lettere di sier Piero Pa-squaligo doctor, orator nostro, in questi zorni di ferrer date____Par quelli reali non voglino dar la Irata di formenti ili Sicilia, dicendo tutte le so terre averne gran bisogno, sichè bisogna far gran |»roVision acciò la terra non patissa. Eri, zonzeno qui sier Murin Dandolo e sier Nicolò Pasqualigo venuti da veder le aque del Polesene e rota Sabadina, con li qual and oso inzegnen eie. A dì 17 aprii. In Ciliegio fu loto le lettere mancha-va, perchè molti di Colegio non l'haveano udite etc. Di lloma, di l’orator di 13. Come era stato dal papa e pregato imlusiì a dar il vescoa’ di Verona fino la Signoria col Senato li scrivi, dispose era contento, e lauto quanto el leniva la Signoria non rico-manderia altri che il Cardinal Corner. Et che ’l pa-triurcha’ di Conslantinopoli liavia dato a suo nepote Cardinal Monreal. Et che soa santità disse non haver trovato solum 24 mila duellati in contadi dii Cardinal Michiel, et havia fato relenir uno servidor fo dii N Cardinal Michiel nominato Toinaxo a Civitavechia, qual veniva di veronese con danari di raxon di dillo Cardinal. Item, che era zonto lì a Roma Odoardo Varleto vien ili Pranza, qual era stato dal papa a no-lifìcarli la paxe fala tra la cristianissima mnjeslà e le catholiee alteze di Spagna, conclusa a Lion mediante l’archiducha di Bergogna, e che andava in reame dal gran capitanio yspano eh’ è vice re in Napoli, a nolificbarli questo, con lettere di l’archiducha che lievi le arme. Item, el predito Varleto disse al papa per niun modo molestasse il stato di Zuan Zordan, e che volendo esso papa o il duclia molestarlo, havia ordine dal roy di comandar a le zelile francese è in campo di Valentino, che fusseno contra il papa et il ducila. Item, esso orator avisa in Siena esser ritornato Pandoll'o Petruzi, come se intese per avanti. Da Cremona, di sier llironimo Donado dotor e sier Polo Pixani el cavalier. Che li oratori di quella comunità vicneno (a) alegrarsi di la crea-tion dii principe. Si partano fate le feste; porte-nino un bellissimo stendardo et duellati 10 milia ut dicitur a don;ir a la Signoria per le cosse del Turco. In questi zorni, fo spazi li danari in Puja per armar le galie, e quella di Zara di domino Zuam Delfico per li mesi, et spazi ly galia de Cataro soracomito Trifon Biichia, et sier Marco Gradenigo soracomito messe bancho. Etiam fo dato una galia al conte Antonio ili Lodron per uno suo parente qual