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MDXIX, DICEMBRE.
     scrisse la prima letera fe’ acciò si facesse provision, et admonir si monstri lo balote etc.
        Da poi disnar, fo Golegio di Savii per dar au-dienlia.
       Nolo. Come, a dì 28 di questo inexe di No-vonibrio seguite una cosa notanda : essendo morto sier Piero Gixi, era a le Cazude, et avendo ordenato esser sepulto ai Anzoli di Murai), et portato il corpo in chiexia di San Marzilian, et volendo portarlo a sopelir, era grandissima pioza, linde fu bisogno tuor do barche di Padoa coperte e meter el corpo e li preti dentro per non io bagnar, zoè li proti ; et cussi aadono ai Anzoli a sopolirlo; cossa più non fata in questa cita nostra, però ne lio voluto far nota.
55!)	Dii mese di Dcccmbrio, 1519.
        A dì primo. Introno Cai di XL a fa bancha: sier Zuan Venier, fo di sior Lion, sier Stephano Trivi-xan, fo di sier Baidisera, et sier Nicolò Bon, fo di sier Domenego; staranno do mexi. Item, Cai dii Consejo di X : sior Micbiel Salamoi), sier Luca Trun, stali altre fiate, et sier Vicenzo Capelo nuovo.
       Da Corpìiù, di sier Domenego Capelo prò -vedador di l’armada, fo letere date in galia a dì 20 Octubrio. Scrive di quello occorenlie, et manda una relation di uno vieti di Galipoli e con una nave, parti a dì. . . Octubrio, come erano ussite solimi 11 galie et certe faste e bregantini al numero di. vele . . , e questo per esser contra rodioti, che con li soi navilii fanno intrar in Streto alcun navitio con vituarie per Costantinopoli eie.
        Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consu-Icndum.
       A dì 2. La malina, veneno alcuni parenti de le monache di la Celeslia in Colegio, maxime di l’abadessa de le Conven-tual, fo tìa di sier Alvise Loiiedan procurator, et eravi ctiam el reverendissimo Patriarchi nostro col suo vicario, et si dol-seno erano sta poste in ditto monasteri® monache di San Daniel, di’ù di altro ordene che suo* e vo-leno monache dii suo ordene, eh’ è quelle di San Maphio di Mazorbo; e lamentandosi mollo dii Pa-triarcha e dii suo vicario ; et che haveano fato receder una monacha, era in San Segondo, in ditto monasteri© di la Celeslia etc. El aldito il Patriarca in sua justificatione, che haveano posto ditte di San Daniel, perchè esse monache de la Celeslia ba-
          (1) La carta 54 * è bianca.
lolono e volseno più presto questo di San Daniel che allri. Et poi con li Capi di X in Colegio la Signoria terminò dille di San Daniel stesseno; et cussi sier Marco Loredan qu. sier Domenego, che parloe, ave pacientia.
    Fo loto una deposition con li Capi di X di uno vien di Costantinopoli, parti a dì 18 Oclubrio, come el Signor era in Andernopoli et feva riveder e riconzar Ja sua armada con gran pressa, et erano ussite 11 galie et alcune fusto ole.
•	Dii poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla, et fo ledo la deposition di quel vien di Conslanli-nopoli, partì a dì 18 Oclubrio. Come el Signor feva reveder l’armada. Item, un’altra letera di un nostro merchadante è lì, scrive in zi-fra a li so’ mai-stri, di 8 Odubrio, come el Signor, inteso le armate di Spagna e Franz» erano sul mar, ha mandalo a far reveder la sua armata e quella cessar, e sono assa’ maistri lavora ; tamen fa gran prepa-ration di stagni et ne compra assai per far arte-larie etc.
    Et fato certa cosa con la Zonta, quella fo Ficen-tiata, e restò el Consejo di X semplice per spazar presoniori, et expedileno certo monatario, quiil fu posto iti exilio.
   A dì 3. La malina, fo letere di Roma, di
V	Orator nostro sier Marco Minio, di.. ; di Napoli, di Hironimo Dedo secretario, di .. . ; di Spagna, di sier Francesco Corner el cava-lier, orator nostro, date a Barcelona a dì. . . Novembrio; et di Constantinopoli di sier Toma Contarmi baylo nostro, di 15 Octubrio; et di Verona, dì sier Francesco da cha' da Fez aro orator, di primo, le qual sono de importanlia. Era zonto la risposta di Yspurch et nulla haveano eie.
    Et da poi disnar, fo Colegio di Savii ad con-sulcndum zerclia la risposta se dia làr a le letere di Verona, sicome dirò di solo el tutto, et alcuni voleano far ozi Pregadi, ma terminono indusiar a Limi, et forsi domai), ch’è Domenega, et mandono dal Patriarchìi el Dose a far oration per li raona-sterii di monache e frali e per le chiexie con-cantar messe dii Spirito Santo, aziò inspiri a li Savii a consultar ben la risposta se dia far a Verona etc. Et è a la proposition fata per li agenti cesarei, quali voleno ante omnia li ducati 20 milia, ch’è passa el tempo dieno aver per la forma di capitoli di le trieve concluse con il qu. Maximiliano etc.
    A dì 4. La malma nulla fu di letere da conto; fo Santa Barbara. Fo cava 29 dii quinto scriti di anni 20 per venir a Consejo, et quelli rimaseno