551 MDXX, MAGGIO. 552 la Signoria voglii conciederla. Et cussi li Consieri, senza altro nè intender Popinion di Savii altri, che non erano in Colegio. che eri consultono è mal si lazi questa lesta di note in piaza di San Marco, li risposalo esser contenti. Et cussi subito ozi fu dato principio a far il soler per mezo le Procurate, et lavorono tutto ozi. Da poi disnar, poi vesporo, li Savii si reduseno, et a bore 20 gionse una barca di Candì», patron Antonio Albanese, qual è come una barcheta, vuoga 8 remi, ma va a vela et è segurissimo in mar, venuto in zorni 23 di Candia, et portò letere a la Signoria di grandissima importantia ; il qual brigantino è quello è stato alias a Syo a tuor le letere di avisi, et con ducati 400 di Candia il rezimento lo spazò subito qui. Di Candia, aduncha, fo letere di sier Antonio Morexini duclia, sier Marco Landò capi-tanio, et Consieri di Candia, et sier Domenego Capello provedador di V armada, date ivi a dì 3 Muso. Come, desiderando aver aviso di l’armata turchescha, expedileno il presente briganti» a Syo con letere a quel di Tabia consolo nostro, dal qual Sveno letere di 23 et 26 Aprii, el mandano incluse, et da Constantinopóli, di 11 Aprii. Scri-veno, l’armada turchesca di galie 100 grosse, 120 soli], il resto palandarie e fusle fin numero 350 vele, esser dii lulto in ordine c preparata per uscir, capilanio di la qual era Perì bassa, et dovea ussir a dì 10 Mazo, chi diceva a dì 1G certissimo; si divulgava la volesse andar a l’impresa di Rodi. Lo esercito terrestre era al Fischo et taiava legnami assai ; non lassavano che alcun si acostasse a le marine etc. Scriveno lui Provedador di l’armada esser zonto lì In Candia a dì. . . insieme con sier Zuan 317* Moro provedador di l’armada, et le galie Sanuda, Taiapiera et... Item, era sta armale sopra quella isola galie numero 4 ; sichè in tutto 11 galie de lì si ritrovava; el esso rezimenlo havia persuaso lui Provedador di l’armala non si partir de lì. Item, come haveano fato provision, eleclo 10 zentilhomeni quali fossero con il Capilanio a proveder, electi capitani di borgi, electi deputadi a le arlelarie, electi andar per l’ixola a far redur tutti a le cita, et atendeno a voler fortificar la terra per star riguardosi di tanta armada, et non hanno mure da potersi difender, et mancho arme, suplicando non esser abaudonati, perché quelli fidelissimi et zentilhomeni è disposti meler la vita a conservation loro. Scriveno altre particularìtà ; ma se li provedi et presto. Et zonte dite letere e lecle in Colegio, parve una pessima nova, licei in queste ne fusse una letera di Constantinopoli, di 11 Aprii, scrive uno da Syo a uno frate in Candia, qual avisa, licet dito armada sia in ordine, non ussirà se non 50 vele ; et che ’1 Signor anderà su l’Anatolia per andar coutra il Sophì; tamen si vede effecli contrarii. Et dal Bay- 10 nostro nulla liavemo da 12 Marzo in qua; ni anche a Ragusi si sa nulla ; sigual il Signor turco ha interdilo i passi e non lassa alcun scriva; di'è pessimi signali. Fu terminato mandar diti sumarii per tutto, el mandati a lezer al Legalo dii Papa et a l’orator di Pranza. Nolo. Le do nave con il Provedador sier Zaca-ria Loredan dia andar in Cipry, non è partidi ancora ; li fanti montone in nave, ave il zorno drio gran mar. La nave Semitecola non è expedita, perchè non li usa diligentia. El Provedador va in Candia ; sier Sebaslian Justinian el cavalier, dia andar con una galia si arma, qual si stenta a trovar zurme, videlicet sier Zuan Duodo e sier Filippo Baxadona; sichè le cosse nostre vanno tarde, e ¡dio ne ajuli, che ’1 bisogna ! Et lutavia che lai nove ealive fosseno venute, li Compagni fa far il soler in Piaza per far la festa Marti con mormoratimi però di la terra, non è tempo di far ste cosse ; tamen ozi ditti Compagni ace-tono sier Silvestro Justinian di sier Piero et sier Ili-ronimo Balbi qu. sier Nicolò, qu. sier Piero el cavalier; el per avanti, pur per questa festa aceptono sier Justinian Contarini qu. sier Zorzi el cavalier conte dii Zaffo. Tamen il Colegio ozi ordenò che si lasasse lavorar il soler tino ore 24, et poi lì Compagni pro-prii ordinò die in questa note lo dovesseno far desfar. Et cussi fu facto et exequilo, che la maliua tutta 11 soler era desfato, et lo voleno refar a la Zuecha sopra la fondamenta a dia’ Dandolo. Exemphm. 318 Sumario di una letera di sier Zuan Alvise Pisani consier in Candia, data a dì 3 Mazo 1320, drizata in questa terra a sier Luca Barbarigo qu. sier Benedeto, et ricevuta a dì... Mazo. Frima scrive di 2. Eri el capitò una barza forestiera a Retimo, parte da Syo a di 25 dii pasado, el ha ’budo letere di uno Stefano Gixi et Dimitri Rali da certi mercadanti de lì, di 24 et 25 dii passa, tutte in conformità. Acusa aver da Constantinopoli, di 12 Aprile: dize coinè a