U1 MDXIX, DICEMBRE. 142 tarini, olivi capi di creditori, andono da lui e tanto feno die non mandò ia parte. Fu posto, per......, una parie di Cerigo, di uno................ Et veneno zoso a hore 3 di note, ni altro fu fato. In questa malina se intese, per la nave venula di Soria, come le galie di Baruto erano a l’ixola di Mezo zà zorni .. et come a Corliì era morto sier Marco Antonio Badoer di sier Bironimo, patron di una di le dite galie. Noto. Ozi, di ordene di Cài dii Consejo di X e di Avogadori di Comun, havendo avuto avìso che l’abadessa da cha’ Surian di San Segondo havia | mandato più casse piene di robe in casa di la moier di sier Antonio Surian dotor et cavalier suo nepote, in le qual erano arzenti et altre cosse sacre, di ordene dii Colegio mandono Zuan Agnolo capitanici a la predita caxa, et cussi tolse da poi disnar dite casse per numero 8; et cargate in una piata, le portono a l’Avogaria, e il dì sequenle fu fato inventario; tro-vono poche cosse di chiexia. 76 La parte di sier Àndrea Baxadona el consier, zercha l’Arsenal, e che il Patron et quelli saranno elecli habino ¡1 criminal conira cadauno per le colpe sarano commesse in ditta casa, el habino di salario neti ducati 10 per uno, e metendosì alcuna angaria la Signoria pagi per loro, zoè siano refali di danaro dì la Signoria, non derogando però la limitation dii Conseio di X, è a li presenti Patroni et quelli sarano electi li sia leva la contumatia poi harano compito el suo tempo. Item, cadaun di loro possino meter parte in questo Consejo per le cose di l’Arsenal lete però prima in Colejo ; et che li eleti stagi in l’Arsenal, come voi le leze, et sohm el cassier possi venir in Colejo, e questo soto la pena di furanti. Item, sia commesso a PArmirajo et proli vadino vardando le. opere di tutti lavora in Arsenal, etdagino in noia a li scrivani tulli i desordeni troveranno. Item, li Patroni inquirissi li nobeli che non sarano andati a li viazì, coinè voi le leze, e trovando, debano far li Patroni pagino a l’Arsenal le spese di bocha, che non harano fate a essi nobeli. Item, li sìa comesso a in-querir di esser slà cargà su le galie di viazì in lochi devedati, et a discargar di quelle sia presente uno Patron di l’Arsenal, qual debbi luor in noia e in-querir di homenì non avesseno conduti su le galie, come è obligali, et quelli far debitori sora uno libro. E di dite pene, uno quarto sia di la Signoria, e li tre quarti de’ ditti Patroni, videlicet di haver cargà in lochi devedati, e sorabondante, di manchamenlì di homenì, dì nobeli mancali et stalli et spese ; e dita parte sia posta in Gran Consejo. A l’incontro, 4 Savìì ai ordeni, non era sier Zuan Francesco Mozenigo, messeno voler habino ducali 10 al mese senza altra graveza, e che li presentì e da esser electi, servito harano do anni, possino esser elecli ad ogni rezimento di fuora; et compito i mexi 32 sono obligati star a l’Arsenal, non habino contumatia, e sia presa questa parte etiam in Gran Consejo. A dì 29. La matina, vene in Colegio il Patriar- 77n cha nostro con il suo vicario, et fu con li Cai dì X in materia di monache di le Contrade che bisogna etiam reformarle. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla per expedir do Cechìnali vicentini, sono in preson in Camera nova, de li qual è stà leto gran parte di processi. Questi do, con uno Cristoforo, qual fo squartato et era zenero di sier Bironimo Mocenìgo, è stati in questa guerra marcheschi forte; ma hanno fato cose inormissime, sepelir homeni vivi, cavar i testìcoli a uno prete per aver danari et comenzarlo a scorte-gar vivo, apichar a uno alboro uno vilan novizo e tuorli la noviza e usar con lei loro multis modis, amazar assa’ persone e far cosse inormissime; ma il forzo de questi fece dicto Cristoforo, che fo squartato. Etiam questi è in dolo, si defendeno ì hanno facto conira rebelli dii Stado nostro etc. Lì Cai di X par volgino aiutarli; quoderit scribam. Tamen, non introno nel processo predilo e aleseno ad altro. Fu preso di scriver a l’Orator nostro in corte, impetri dìi Papa vogli cometer di qui, che etiam il Patriarca voi refarmar li monasterii di Muran, Bu-ran, Mazorbo et Torzelo. Fu posto, per li Cai dì X, di scriver al diio Ora-lor in corte, impetri dal Papa benefìcii primi vacanli nel Dominio nostro per ducati 200 a domino Otta- vian.....da Pexaro vicario dìi Patriarca nostro, atenlo la gran fatica ha ’uto in la reformazion di monasterii e aquislalo grandissima inimìcìlia. Et sier Francesco Foscari el consier li fo molto contrario. Parlò sier Luca Trun, Cao di X, per la parte, e il Doxe, qual volse intrar in la parte; tamen non fu presa. Ave: 10 di si, 20 di no. Manchava do dì la Zonta, sier Marco Dandolo dolor, cavalier, è a Pa-doa, & sier Alvixe Dolfìn è amaialo. Et cussi non fu presa. Item, nel Consejo di X semplice, preseno una parte, atenlo che i Provedadori electi per questo (1) La carta 76 * è bianca.