493 MDXX, MAGGIO. 494 Agosto fu preso non si potesse permutar el bando, ni Irazer dii bando etiam con la carta di la pace se non per parte posta per 5 Gonsieri, uno Gao di XL e li 3 quinti di le balote; però fu preso che de cce-tero non si possi se non per 6 Gonsieri a la bancha, 3 Cai di XL, e li 5 sesti di Pregadi congregadi da 160 in suso; nè etiam si possi meter parte in Gran Consejo se non per 6 Consieri e 3 Cai di XL, et habi li 5 sesti dii Gran Consejo da mille dusento in suso congregadi : 931, 92, 30. Fu fato elelion di capilanio a Verona. Rimase sier Zuan Badoer dotor et cavalier, va orator al re Christianissimo; ave 689, di no 589. Tolto sier Francesco Corner, el cavalier, fo Consier, ili sier Zorzi cavalier, procurator, 506, 780; sier Nicolò Trivixan, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Gabriel 604, 664; sier Gregorio Barbarigo, fo al luogo di Procurator, fo dii Serenissimo, 456, 824. Fu fato di Pregadi. lo Marin Sanudo, fui di la Zonta, fui tolto da sier Zuan Alvise Sanudo qu. sier Dome-nego, avi 572, 742; sier Zuan Malipiero, fo pro-vedador a le Biave, qu. sier Hironimo 559,765; sier Homobon Grilli, fo provedador sora la Camera d’imprestedi, qu. sier Balista 646, 671 ; sier Piero Malipiero, fo provedador sora i Officii, qu. sier Michiel, 688, 634, e questo rimase. Fu posto, per li Consieri, una parte di questo lenor : hessendo bora rimasto in questo Consejo capitanio di Verona el nobel homo sier Zuan Badoer dotor e cavalier, qual è andato ai servicii di la Signoria nostra ambasador al Christianissimo re di Franza, è ben conveniente observar in lui quello che in altri in simel casi è sta oservalo, et però l’anderà parte, che per autorità di questo Consejo sia concesso al prefato sier Zuan Badoer che '1 possa risponder tre zorni da poi el sarà tornalo in questa cita da la dita legatione ; et il primo Gran Consejo sia electo uno altro capilanio di dila cità, qual debba star mexi 16 in dillo rezimenlo solamente, come per leze è limitalo: 1184, 24, 2. In questo zorno, fu fato a Carpeneo, in cha’ Pes-sina, per le noze di sier Alvise Michiel di sier Ve-tor, maridato in la fia fo di sier Domenego Bon, uno disnar di compagni Zardineri, quali fono numero. ... et done . . . Fu fato bella festa di ballar, zoslrar, corer patii eie., adco vi andò più di 300 zoveni zentilhomeni e assa’ altri a veder la festa. E questo fu a mio dano, che persi assa’ balote di questi; che se fosseno stati, romaniva di Pregadi, perchè ho le balote di zoveni ; ma la mia fortuna contraria non volse. Eri in Quarantia criminal fo processo contra uno che ferite sier Andrea Erizo, era al luogo di Procurator, che ’1 trovò in caxa con soa mojer, videi ice t absenle sier Francesco Morexini l’Avogador el menoe, et andò do parte; una che '1 sia bandito in perpetuo; ave 10; l’altra di questa terra per anni 5 solamente, et questa ave 20, et fu presa. 11 qual sier Andrea sta in caxa, à un gran sguer-teno sul viso, el è in dubito di la man, di età di anni ... A dì 7. La malina, non fu alcuna letera, ni nova da conto. Da poi disnar, el Principe con la Signoria e Savii si reduse per aldir la causa di sier Marco Antonio Loredan, qual liavia a fido le possession dii Polese-ne, zerclia pagar certo dulio .... Et parlò domino Bortolo da Fin avochato per lui. Rispose domino Rigo Antonio avochato tischal, et fo lermenato, per la Signoria, che ’1 pagasse per li anni 4, et volendo ristoro, li Provedadori sora la Camera de impresiedi lo aldi. Et tamen nulla poi fo concluso. Da Liesna, di sier Zacaria Vaiar esso conte et provedador, di 5. Dii zonzer li le galie di Alexandria. Manda una deposilion di uno vien di Puja, come a Molfeta, Bisanti et Monle di l’Anzolo erano 4 fusle turchesche, qual fevano danni et havia preso tre gripi di nostri subditi el fato schiavi 18. Vene sier Piero Polani qu. sier Giacomo patron 282 di la galia capitania di Alexandria, parlilo da Liesna dove lassò le galie, et è zorni 12 parli di Corphù. Referisse de lì esser nova che l’armala lurchesca di galie 40 et fusle .... per andar verso la Soria, e questo per le cosse di Sophì, et cussi lo exercito dii Signor turco si aviava a quelle bande ; sichè per questo anno non è da temer de ditta armata. È da saper, in l’Arsenal la selimana passada fo lavorato assai, adeo l’amontò ducali 1400 in zerclia ; et visto questo, il Colegio fe’ levar man e licenliar li chalafadi dì Cliioza, contrade etc. per aver lavorato quello bisogna, et restono sopra il solilo deputato a lavorar a l’Arsenal. A dì 8. La matina, non fo alcuna lelera da conto. Da poi disnar, fo Colegio di Savii per dar au-dientia. Di Ragusi, fo letere di Jacomo di Zu-lian, di 28 Marzo. Scrive il Signor turco era zonlo in Pera, et di armata si fe.va gran mesedada. Idio la mandi bona. Dì Constantinopoli, dii JBaylo nostro, eli 25 Marzo fo letere di fede. Di dar certi danari è in Procuratia, fo di. . .., che morì in questa terra,