525 MDXX, MAGGIO. 526 302 Exemplum. Die 40 Mai, in Rogati's. Sier Johannes Francìscus de Molino caput qua-draginta; Sapientes Consilii, Sapicntcs Terree firmee. Il magistrato de la Gonsejaria di Venetia, che li mazorì nostri hanno voluto apelar etiam rezimento, com’ è per l’autorità grande et importanza soa de li primarii del Stato nostro, così peri iene a la publica dignità dì quello proveder che più che mai el sia mantenuto et augumenlato nel pristino suo onore, removendo in primis la nova forma dì elezer li Consegìieri extraordenariì tanto avanti tempo che è grandemente opposilo a la intentione et bisogni di questa Republica, come ognuno benissimo intende, al che è ragionevole proveder; et però l’anderà parte che da mo’ in l’avenir li Consieri nostri, si de qua, come de là da Canal, elezer si debano ordena-rìamente et per quella medesima forma come per il passato et molto laudabilmente già lauti anni solevano esser electi, ma in scurtinio per boletinì, aziò che ognuno più sinceramente possa ne la electione satisfar a la conscienlia sua, et non sia amessa escu-satione di alcuno electo a la consejaria, etiam che ’1 si atrovasse in officio con pena. Prceterea, «infirmando la parte presa nel Ma-zor Consejo del 1468 a dì 24 Lujo, sia etiam statuito che non si possa più meter alcuno debitor a Palazo per bolelino che non sìa (rato dai libri autentici et sotoscrito de mano de tutti ì signori dì quel- lo officio per el qual el fusse messo debitor, sotto pena de immediata privation al" scrivan de l’otìcio suo; et niente di meno si possano provar a la consejaria quelli che fusseno mandali per debitori a Palazo per boletinì semplici non Irati da l’autentico, over non soloscritì, come è diio dì sopra. Oltre di questo, essendo benissimo noto a cadauno di quanta importanza sia el carico che hanno 302 * li Consìeri del coniar le balote del Mazor Consejo, et come facilmente si poi falare, però sia preso che li Consìeri over altri in loco di Consierì che haverano a contar le balote a Gran Consejo, non possano de ccetero balotar voxe alcuna, nè altra cosa principiato che sarà il balotar de le voxe el contar de le balote, salvo in qualche caso di necessità, come di balotar che siano aperte le porle dii Consejo; et questo capitolo sia azonto nel Capilular dì Consieri da esser per loro inviolabilmente observato, soto pene in quello contenute. Et la presente parte non se intenda presa, se la non sarà etiam presa nel nostro Mazor Conseglio. De parte ... 155 De non.... 24 Non sincere. . 0 Die 20 Mai, in Majori Consilio. Consiliarii. Posila fuit suprascripta pars et habuit : De parie. . . 1376 De non. ... 84 Non sincere. 0 A dì 21. La malina, vene in Colegio el signor 303 Hercules di Gonzaga fradelo dii signor marchese di Mantoa, di anni . . ., qual è venuto in questa terra col Marchexe suo fradelo, incognito, alozalo a Santa Maria Matcr Domini in cha’ Alban, et fece reverenda al Serenissimo, dicendo il suo fradelo è venuto a la Sensa a piacer, et vera poi da bon servi-lor a far etiam lui reverenda a questo excellentissimo Stato per esser sviserato servìtor. El Prìncipe lo charezoe mollo, et cussi tolse licenlia. È alozalo a San Zuan Grisoslomo in cha’ Morexìnì, sora il Canal. Di Verona, di rectori, fo letere, di 20. Come li conti di Archo, eh’è dì là da Riva soto la Cesarea Majestà, venendo per Lago, hanno morto uno capo di barcha dì Nicolò Barbaro capìtanìo nostro dii lago di Garda a Torbole, et questo per haverli voluto tuor dì barcha certo contrabando portavano. Fo scrìto, per Colegio, al rezimento di Candia, alenlo le nove turchesche, per non abandonar quelli fìdelissimì nostri, oltra el Provedador di l’armata si manda de lì, si manda etiam sier Sebaslìan Justi-nian el cavalier provedador zeneral noslro, con munition etc., et domino Gabriel da Martinengo, qual sarà capo a regular le zelile eie.; nè siamo per manchar in tulle le provision achaderà. Fo scrìto al rezimento di Corfù, si manda con il Calavrese caporal 100 provisionali, quali partirano fra quelli do contestabeli noslri, e danari, rnonì-zìon etc. Fo scrifo al Baylo dì Napoli di Romania sier Andrea Contarmi, e Consieri, sì manda l’arsii, soraco-mito Nicolò di Nasim, con lì danari da esser armato de lì. Fo scrilo a sier Andrea Foscolo podestà e capi-tanio di Crema, si manda de lì Heclor Otlobon a