297 MDXX, FEBBRAIO. 298 167» Exemplum Sumario di una letera di rectori di Zara. Na-ra particularmente il successo di le incur-sion facte per turchi in quel teritorio, data a dì 7 Fevrer 1519, ricevuta a dì 28 dito. Come per sue di 5 avisò la incursion l'alta per turchi il zorno avanti. Mora avisa il danno esser stato mollo più di quello si judicava, per la seriptio-ne ordinatamente faela. Hanno levato aduneha da più ville di le mior et nel mezo di questo contado anime numero 288, morti 10, e menati animali tra grossi et minudi numero 3440. De’ turchi sono stati presi tra queste compagnie de stratioti Manoli Clada 18 et cavalli 20 de’ dicti stratioti ; li manchano tre di la compagnia di dito capo. El qual domino Ma-noli Clada fu ferito nel ventre, ma non di pericolo. Et per le deposition di captivi, per loro rectori’exa-minati, intendono sono stali cavalli 600 et più de’ turchi, homeni lutti da Cacti ; et che el principal capo loro è stato Mechmethbeg vayvoda, qual sta a uno loco nominato Clifno ; qual vayvoda è stato lui che ha adunate tutte queste genti apresso Celina, venute de Bossina, de Svonich, Smidarevo el da Chersego-vina et di Ponono. Dicti captivi (dicono) al presente in Bosina lì è uno vice bassa etgubernator nominato Assambeg,qual, per quanto dicono, non havea nolitia di tal incursione, anzi che lui havea comessoexpressa-mente che vedesseno de nocer a li lochi dii conte Zuan diCorbavia et non lochasseno el teritorio di la Signoria nostra ; e tamen ditto Mechmet, sopra questo velame de voler venir a depredar i lochi de questi da Possidaria in questo contado, dicendo dicli nobel homeni di Possidaria esser subditi di Hongaria, ha poi transcorso per tulio e falò quello è seguilo. Avi-, sano, questi di Possidaria è alcuni nobel crovati, quali da anni 50 et 60 in qua sono venuti a star in questo contado di Zara, in uno loco nominato Possidaria, et li compralo stabile et fato alcune sue ville, e da quel tempo in qua sempre siali è, reputali subditi di la Signoria nostra. E ne la presente incursion, la ma-zor parte di ditte sue ville sono stale depredate insieme con molte altre ville dii contado. Et scriveno ozi, per via di Ragusi et barcha a posta hanno mandato una nota di tal danni'al baylo di Constantino-poli nostro solto lelere di domino Jaeomo de Ju-liano console nostro in Ragusi, acciò le mandino a (1| La carta 165* è bianca Constantinopoli con la copia di la deposition di al- 167* cuni di dicli turchi captivi, acciò esso Baylo, per via dii Signor Gran turco, possi procurar la restilution dì tal preda ; nè altra provisione vedeno poter far, atento il poco fruto feno l’anno passalo dii nontio mandato al qu. signor Mustafà bassa de Bosna, e il poco trucio seguite di la sua andata. Pur, per non inanellar, hanno convocato la mazor parte di questi nobeli et citadini, e fato ogni experienlia di trovar persona de condìtion apta volesse andar con letere al dillo vicegubernator di Bossina per la recupera-tion de la preda; et nominati molti, non trovonoalcuno, per partido li fusse fatto, volesse luor questa provintia, dicendo anderiano verso a la morie, linde, deliberono scriverli una bona letera, facendoli querela di tal danni fatti conira la bona pace, et quella mandata a Ragusi con ordine trovi de lì messo idoneo la porti et procuri aver risposta. Et questa sera etiam voleno veder fra questi 13 turchi presi Ira loro ne elezino uno, qual con securtà de li altri, che rimaneranno, debbi andar a far provisione per il rescato loro et de li tre stratioti nostri che manchano; e a questo che andari, li darano letere al dito vicegovernator de Bosna et al capo de quelle gente sono state a depredar, facendoli intender, non restituendo la preda, sono per mandar a la Porta dii Gran Signor a farli inlender li portamenti soi. E dicti captivi si hanno offerto tra loro mandar uno et riporterà la risposta etc. Et per la deposition di essi turchi, sono sta guidati per un Dominìco Do-bretion crovalo, qual altre volte essendo castellano in uno castello de alcuni nobel homeni a questi confini, quello dete a’ turchi et fece depredar molte anime che in quelle erano; qual, per le sue pessime conditione, meriteria fosse laclo conira de lui qualche notabile provisione ad exempio de’ altri. Jadra, 7 Febraio 1519. Exemplum. 168 Sumario di una letera di sier Alexandro Zorzi conte di Traù, data a dì 20 Zener 1519, ricevuta a dì 22 Fevrer. Come eri, nel tempo de nocle, veneno nel teritorio de Traù in Campopicolo turchi pedoni numero -200 el cavalli circha 40, et se imboscono et sle-teno scosi fino tre ore de zorno ; et per 3 femine, che andava racogliendo olive, fu discoperti, le qual cridando che la brigata fugisse, li dicti turchi l’asal-torono et non possendola prender la ferileno. Ve-