249 MDXX, FEBBRAIO. 250 137 * suo Catholico et Cesareo Re di restituir li beni a li foraussiti, perchè etiam Soa Maiestà restitueria le possession dii Friul a’ nostri ; de che esso signor Ja-nus rispose non è di raxon, et è molto disforme richiesta, et che queste restitulion si faria al concluder di una bona paxe, e che si trata adesso di finir li capitoli di la trieva. De che esso Oralor traze dilli agenti hanno qualche cornissione secreta, licet dicono di no; et che hanno mandato la scritura ultima li fo dala a Yspruch al Consejo, el aspetano la risposta di dito Consejo. Da poi disnar, fo Pregadi, et leto questa letera di Verona, et di Roma, di VOrator, di 4. Come par el signor Renzo dicesse esser malcontento dii Papa dii stipendio 1’ havea per aver compilo la ferma, e volentiera el veria da la Signoria nostra, dicendo voi venir a inchinarsi a quella, come li à dito Francssco da Fiano suo segretario, e che li avanza do paghe col Papa ; al che esso Orator non rispose allro, solimi che la Signoria l’ama assai. Di Napoli, di Hironimo Dedo secretano, di 30. Zercha ripresale etc. Et come a dì 29, la note, a bore 8, era stato de lì teramoto, ma la matina poi non si sentì altro danno ; se quietò. Di Spagna, fo leto le letere notate di sopra, numero .... Et in conclusion, il Re solicita il suo partir per venir a passar in Fiandra, et va a San Ja-corno di Galicia e in quelli contini a tenir le corte. Et le letere di 22 scrive, doman partiria il Re. Et come l’orator, è a Roma, havia inteso il Re lo voleva mandar a la Signoria; par non sia reussito etc. Fu posto, per sier Andrea Foscarini, sier Nicolò Venier, sier Sebastian Moro consieri, sier Zuan Antonio Memo Cao di XL in loco di Consier, come si ha dà licenlia di portar arme in questa città e per tutte terre e lochi a li sottoscriti fioli e parenti di domino Guielmo di Guarienti dotor, che a Verona fu morto, come fu dato taja ; li quali fono : Paxe e Marco fioli dii prefato qu. Guielmo, Alvise l'radelo, Francesco zerman fo Boi di Paxe, so cusin, con do servitori per cadauno di loro, quali li acompagne-ranno, da esser per loro nominali, ut in parte. Ave 171, 11. Et nota. Paxe predilo et Alvixe Guarienti, erano in questa terra, fono in Colegio per far dar tuia et aver tal licenlia. Fu ballotato il scurlinio di un Savio dii Consejo, che mancha, fato più volte, e niun ha passato, et cussi ozi niun passoe. Sier Zorzi Pixani a tante a tante; il scurtinio è qui solo. Voleano far eletion di Soracomiti, ma non fu tempo. Scurtinio di Savio dii Consejo. Sier Zuan Badoer dotor e cavalier, fo am- basador in Franza.......93.118 Sier Zuan Venier, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Francesco......83.123 Sier Antonio Condulmer, fo savio a Terra ferma, qu. sier Bernardo- .... 40.177 Sier Hironimo Justinian el procuralor . 68.177 Sier Alvise Gradenigo, fo Cao dii Consejo di X...........53.163 Sier Zorzi Pixani dotor e cavalier, fo savio dii Consejo.........108.108 Sier Marco Antonio Loredan, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Zorzi . . . 46.171 Sier Gasparo Malipiero, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Michiel......50.159 Sier Daniel Renier, fo capitanio a Verona, qu. sier Constantin......100.118 Fu poi inlralo in la materia di capitoli di zudei, videlicet posto per sier Antonio Grimani procura-tor, sier Piero Capello, sier Andrea Trivixan el cavalier savii dii Consejo, confermar et condur ditti ebrei con certi capitoli, videlicet presti a tutti a raxon di 15 per cento, e li boletini siano noia in latin, e pagino a la Signoria ducati 8000 a l’anno possen-do far strazarie, tenir banco, dar a uxura e star in Ghetto. Et sier Antonio Trun procuralor savio dii Consejo, voi che per uno anno sia confirmà i loro capitoli, come è al presente, e poi vadino tulli fuora dii Dominio nostro; et che si fazi in questa città nostra un Monte di Pietà, e che il Colegio in termine di uno mexe debano venir con le so’ opinion per trovar il danaro per far el dito Monte di la Pietà. Et sier Daniel Barbaro, Cao di XL, voi la ditta parie con questo che poi 1’ hanno i vadino a star a Mestre, e lì possìno fenerar, et si atendi a far il Monte di Pietà, ut supra; in la qual opinion intrò sier Antonio Trun predito. El sier Pandolfo Morexini savio a Terra ferma, messe voier li capitoli di 3 Savii dii Consejo, ma voi i pagi ducati 10 milia a l’anno; in la qual opinion entrò li 3 Savii dii Consejo ; et cussi fo mandate le do opinion. Andò prima in renga sier Antonio Trun procu-rator, dicendo non è da lenir zudei, perchè chi li | tien non fa mai ben, et voi far un Monte di Pietà,