fi7i) MDJÌX, ora gran motion di arme Ira el signor ..., che governa la Mirandola, et. . . Fo scrilo ai retori di Padoa, che Nicolò di Stagno bombardier provisionalo sia casso di libri aleuto la disobedienlia sua. Nolo. Eri sier Andrea Grili procurator, va Ca-pilanio zeneral di mar in excculion di la parte presa, mandò suo.....sier Michiel Malipiero, fo patron a l’Arsenal, a segnar la soa galia c farla compir, et è in grandissimo pensier di luor armiraio, perchè in la terra non ne sono homeni di fazion ; pur a la fine tolse .... 833 Se intese esser letere di Zenoa, di. . . , quel Garzerai! spagnol disse averle viste, come zonta l’armala yspana a Zerbi, et a certa polita aparse alcuni mori per obstarli il dismonlar, per il che quelli di l’armada smontono, e mori fenzando retrarsi li re-duse dove erano imboschadi da 10 milia de’ diti mori barbareschi et turchi, e fono a le man con spagnoli c li rebaleno, ma il resto di l’armata smontoe et li cleteno adosso ; sichè ne amazoe 4000 di ditta canaia, et il resto fuzileno. Per il clic la terra si mandò a render. El capitanio di l’armada, don Ugo di Monchada, dimandò Ire cosse : dolile 300 milia, non volendo la terra fnsse messa a sacho ; el dominio di la cita di Zerbi e altri lochi sottoposti a quel Siecho (Seicli) senza altro combater, et la libera-lion di li christiani tutti è pr'esoni in Barbaria. A questo mori risposeno: a le do esser conienti, ma la terza, non hessendo in suo poder, non la poteano far eie., ut in litteris ; la copia di la qual lettera, potendola aver, noterò qui avanti. In questa malina, in Quarantia criminal rcdula in Gran Consejo fo menato li 4 ladri: Bertuzi da Canal e compagni, e per la gran brigata voleva aldir, conveneno redursi di suso in Quarantia novissima. Parlò sier Francesco Morexini l’uvogador; a Berluzi e quel Lunardo da Monle, homo di 70 anni, et Do-nado barcaruol non c’è remedio. Tadio da Canal so’ fiol, li avochati voleno difender, zoè sier Alvise Ba-doer avochalo, e sier Zuan Antonio Venier, dicendo l’à fato per ubedir al padre e merita misericordia e la povertà grandissima ge 1’ ha fato far. Questo Tadio è maridato in la fia naturai di sier Piero Barbaro qu. sier Nicolò ; tamen il suocero non se im-paza, ni Lelio Amai, eh’è fio di soa suor; sohm sier Alvise Loredan qu. sier Polo, et sier Francesco Mo-rexini l’avogador a chi locliò il Colegio, inlroduse il caso e li menò volendoli tutti 4 farli apichar, et compite, ne altri parloe per loro. Et par che '1 dito Tadio da Canal babbi mandalo GIUGNO. !)80 da li Capi dii Consejo di X a dir si voleno perdonarli la vita, acuserà una cossa grandissima e di summa importantia zercha il Stado; et cussi a di 4 dito nel Consejo di X fu preso che, acusando tal cosa, et sia la verità, li sia perdonalo la vita a lui et confinato. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta per 33 trovar danari per mandar ducali 4000 in Candia e armar il resto di le galie, et preseno tuor ad impre-stedo ducati 10 milia di l’imprestedo, et ducali 10 milia di quelli deputa a la frachalion dii Monle nuovo, con ubligarli li danari di le prime angarie che si melerà no. lteni, fono sopra il scansar dii Monte novissimo per il parlido zà fo dito, che sier Domenego Trivi-xan, sier Lunardo Mozenigo et sier Andrea Grili proveditori sopra il Monte nuovo.....recuperarlo et non con più prò. Fo gran dispulazion ; ni-hit conclusum. Itera, fono sopra il capitolo di alcuni dii Gixi ; el sier Marco Minio, stato oralor a Roma, fe’ la re-latione dii parlido ha Iratado con questi comessarii et fradello fo di Agostin Gixi mediante il reverendissimo Cornelio, che voi per uno anno poter vender li alumi al predo; et passalo, li alumi si troverà in Yenetia poterli vender e non pagar nulla. Le zoie è recuperate in man di sier Alvise Gradenigo orator nostro, e loro hanno auto in contadi li ducati 20 milia; et sopra questo fu parlalo e disputalo assai. Fo parlato di l’acusa fata per sier Tadio da Canal, vien menado per ladro, qual voi acusar alcuni voleano rubar la sacrestia di San Marco, et fo esaminato da li Cai di X. In questo zorno, achadete cossa nolanda, che hessendo Consejo di X per andar suso, l’orator di Francia andò in camera dii Doxe a dolersi di uno caso sequito questa matina a Uriago di grande im-porlantia. Par che do francesi, homeni di condition et richi, nominati 1’ uno monsignor capitanio Mo-riaches, et l'altro era Berlon parente di l’ambasador è qui, quali erano venuti in questa terra per andar con le nave in Jerusalem in peregrinalo, et volendo andar a Padoa a solazo, a Uriago, si dice per uno suo can che tolse una gaiina de un corlivo o fusse per altro, villani a son di campana martelo si reduseno insieme, e fono li Scagianli eh’è bandizadi di Me-strina, e altri da le Ga.mbarare, et fono a le man con diti francesi et li amazono; et li corpi fono portali in questa terra et sepulli l’uno a San Rodio, l’altro a San Stefano, dicendo ditto orator questa