373 MDXXj MARZO. 374 Zen a veder l’organo di cana ; si dice voi venir a veder Gran Consejo eie. Noto. In questi zorni, essendo compito li vólti fabrichati di danari di Bernardin di Martini...... qual la sua comessaria scoderà di le botege da drio a raxon di 8 per 100, lo per li Provedadori sora le fabriche, sier Carlo Coniarmi el governador di l’in-Irade, sier Moisè Venier, e sier Polo Trivixan, l'alo far rumar il tesou grando, che fu falò per il luogo ; siché Rialto vien a romanir spazioso in mezo. El banco di Pixani resta apresso la cbicsia di San Ja-como, dove prima era; ma il banco di Prioli è tirato indrio dove era il banco di Lippomani. 213 In questo zorno, essendo venuto a la predica in chiesa di Frati menori uno zovene chiamalo sier Theodosio Corner qu. sier Domcnego, sta a Sanla Malgarita, vestilo da donzela con vesta e capa, et nescio quo modo, fu mandato per Novello capitanio, il qual vene lì in chiexia, e visto cussi, e quello tolto di chiesia et menato fuora, et alcuni suoi compagni li andò drio e lo lolse di le man, dicendo: «Che pena è? » In queslo zorno, nel Consejo di X con la Zonla fo expedili li Zechini vicentini menali per sier Marco Antonio Coniarmi avogador, e preso di procieder conira di loro. Bernardin fo condanaio esser confina per anni 10 a Relimo, et Zuan Maria per anni 10 a Zara. Di mar nulla si ha; tamen in questi zorni è stà ìetere di Fevrer, da Constantinopoli di un fot naturai di sier Andrea Gritiprocurator. Scrive zercha arrnada, che tien questo anno el Signor farà armada. A dì 25, Domenega, fo il zorno di Nostra Bona, tamen doman si fa la festa di nostra Dona, per esser ozi Domenega di Lazaro. Redulo il Co-legio, fono sopra far di galle, qual sier Hironimo da Canal patron a l’Arsenal voria si facesse a certo modo novo, videheet le galie di viazi, et Lunardo Brexan protho è di questa opinion, ma li altri proli fono contrarii, el voleno far secondo il consueto; et questa cossa si termenerà in Pregadi. Fu posto bancho per sier Bortolo Falier e sier Hironimo Lion soracomili, essendo partiti in questi zorni sier Piero Gradenigo qu. sier Anzolo, et questa noie sier Daniel Contarmi qu. sier Alvise, col qual è andato sier Andrea Contarmi qu. sier Ambruoso, va Baylo a Napoli di Romania, con la sua fameglia; et il primo poi fo il Lion qual parli la setimana sanla. El cardenal di Ferara fo ai Frari menori a ve- der il sangue miracoloso; e poi a la Scuola di San Rodio a veder quel corpo et il Christo miraculo-so, qual quotidie fa de’ gran miracoli. Era con soa signoria lo episcopo di Baffo, sier Alvise Bon dolor et sier Marco Antonio Venier dotor; el qual Cardenal ¡ntrò in la Scuola di San Kocho. Da poi disnar, fo Colegìo di Savii, ni altro fo di novo. In questa malina, acadete che, predicando el pre-dicador di San Zane Polo in la soa chiesia, fo uno che dele di uno fuselo a uno altro; sichè fu falò sangue, el el predichalor convene vegnir zoso di pergolo, ni per quella malina fo dito messa ; et si convene di novo farla sagrar. Fo dito, come a San Catoldo era roto 3 riavete et a Otranto 4, qual carge di ojo, mandole eie., andavano in Alexandria. Si dice è una, videlicet il cargo, di sier Santo Contarmi e fratelli, una di sier Fantin Contarmi qu. sier Polo, tamen con cer-teza fo ditto queslo per il corier vene di Roma, el par sier Alvise Pixani procurato!“ dal Banco habbi tal nova. A dì 26, Luni. Fo, per ordene di la .Signoria e dii Palriarcha, ordenalo si lazi la festa di Nostra Dona, qual vene eri, e la Signoria fo in chiesia, vicedoxe sier Andrea Foscarini, con l’orator dii Papa e quel di Ferara a messa. El Cardinal è ancora qui, voi veder Gran Consejo, e doman, licet sia ogni zorno, si farà Gran Consejo a requisition di soa signoria reverendissima. Da poi disnar, si predicò a San Marco per il pre- 213 * dichador di San Zane Polo, maislro Aguslin da Ver-zei. Vi fu la Signoria, jusla el consueto, vicedoxe sier Andrea Foscarini con il Legato dii Papa et l’o-rator di Ferara. Da poi compiuta si reduse i Savii. Fo letere di Milan, dii secretarlo Caroldo. Quel monsignor di Telegni ha mandato una patente a Cremona in exe-culion di le letere à ’ulo di Franza, suspende quelle innovatimi voleva far cremonesi sora Ojo, e le cosse stagi come le sono per adesso. Avisa nove di Zenoa, come, essendo andate tre fuste a Corsicha di turchi per depredar quella insula, par che zonzese li do brigantini di Zenoa, quali, essendo smonlà li turchi fono a le man, ne amazono 23 et presi .... ; sichè preseno le fuste etc., et quelli è restati in terra saranno amazadi da quelli di Corsicha. Di Franza, di sier Antonio Justinian ora-tor nostro, di 11 et 14, di Angulem. Come queslo Mazo certissimo il Re si abocheria con il re de ingaitera, e cussi è stà posto ordine. Item, il Re