99 MDXIX, NOVEMBRE. 100 deputali di la comunità di Padoa eognossi et judichi tal cossa. Etiam eognossi la diflerenlia di coman-dadori, marangoni, murari, portadori di vin e altri dove debano contribuir eie. Quanto a li zentilho-meni e citadini nostri, che pretendono esser exempti di pagar daie, li Savii in Rialto debano aldirli e ju-dicharli, possendo esser presenti do citadini da esser deputati per la comunità di Padoa; et tu presa. Ave 134, 23, G ; e fo balolà li 8 è sora ditto estimo, di quali rimaseno cinque, zoè : Sier Francesco Querini qu. sier Polo . 92. 04 Sier Francesco Barbarigo qu. sier Nicolò ..........97. 73 f Sier Jacomo Boldù qu. sier Ilironimo . 108. 50 f Sier Bertuzi Zivran qu. sier Piero . . 104. 57 f Sier Piero Diedo qu. sier Zuane. . . 133. 34 f Sier MalhioMalipieróqu. sier Domenego 105. 53 Sier Jacomo Corer qu. sier Marco . . 07.102 f Sier Zorzi Gontarini qu. sier Lorenzo . 100. 52 52 Fu posto, per sier Andrea Foscarini, sier Andrea Baxadona, sier Sebaslian Justiuiun el cavalier, e sier Sebastian Moro eonsieri, non erano li altri do, una parte di conzar l’Arsenal, zoè li Patroni darli più autorità esalarlo di ducati 10 per uno con molte clausole, ut in ca: opinion dii Basadona e Moro. Etdo-menle la si lexe per Bortolo Comin secretario, il Consejo le’ gran rumor, nè li piaceva ; unde si tol-seno zoso di mandarla e meglio consultarla. Fu posto, per li Savii d’acordo, certa conlirma-tion di provision di stratioti. 52* Fu posto, per sier Zuan Dollin, sier Francesco Bernardo, sier Andrea di Prioli, sier Bironimo Querini savii sora la Merchadanlia, absente sier Micbiel Morexini suo quinto collega, una parte lecla per Domenego Vendramin loro nodaro, qual non è di Pregadi: cum sit che in l’isola di Candia sicargano su diversi navilii vini, formagi e altro, et veneno in Golpho, e tamen non capitano in questa citìi ma vano a Segna, Fiume e altrove, però sia preso che niun possi cargar sopra dila insula di Candia malvasie, vini, formagi, carne salade, nè roba alcuna per Golfo se prima non darà una suficiente piezaria di condur quelle in questa cità al dazio dii vin sotto pena di contrabando, et a questa inslessa condition siano i vini di Candia, quali fusseno sta cargali per altro loco e non havesseno le sue contra letere e date le piezarie ; le qual conira letere di 0 mexi in 0 mexi siano mandate di qui al dillo officio dii dazio dii vin o dove perlenisse mandar. Etiam sia a que- sta condition quelli cargerano le robe soprascrile a Napoli di Romania, Zanle, Zefalonia, Corphù e altri lochi di la Dalmatia. Ave 100, 4, 0. Fu posto, per li dili, una altra parte, zoè per in-formazion auta di Verona e Ruigo in risposla di soe letere, il legname e altre merchadantie, qual per via di l’Adexe vien da Trento per transito, passano per Verona e vanno poi a la Polesela, demum passano per altri lochi alieni, et a Ruigo et Verona pagano una pochissima cossa di dazio; per tanto sia preso che tutti i legnami e altre merchadantie, quale passeraio per transito di Verona per via di l’Adese e capitano a la Polesela, el de lì passano in lochi alieni, de ccetero pagar debano a Verona sicome pagano el dazio; ma a la Polesela pagar debbi justa la limita-zion nolada in la parte; e volendo li dazieri presenti questa parte comenzi ad essi, si non a li incanti del futuro dazio. Ave 153, 10, 4. A dì 29. La matina, non fo alcuna lelera, ni 53 altro di novo. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, e intrò in dillo Consejo sier Lazaro Mocenigo in loco di sier Alvise Mocenigo el cavalier, qual eri ussite per la consejaria. Fo fato li Cai di X per Decembrio: sier Micbiel Salamoi!, sier Luca Trun, stati altre fiate, e sier Vi-cenzo Capelo, fo capitanio in Cypri, nuovo. Erano do nuovi, che non è‘più stati, zoè sier Nicolò Trivixan, e sier Lazaro Mocenigo, et non poleno esser fati. Et sier Micbiel Salamoi) intrò in loco di sier Alvise Mocenigo etiam Cao. Fu leto molte parte et gratie, fra le qual una di sier Lunardo Micbiel qu. sier Mafio, andò frale, voi certe balestrarle per gralia per poter viver, per non haver niente di facultà al mondo eie.; tamen niuna fo presa e alcune non mandate. Fu posto, per li Cai di X, certa parte di elezer per sourtinio di questo Consejo di X con la Zonta, per questa volta, e poi per Gran Consejo, do Prove-dadori sora i fuogi, quali habino grandissima auclo-rità eie, vengino do anni in Pregadi non melando balota, stiano do anni e sentano a San Marco dove è l’oficio di Provedadori sora la sanità, con altre clausole, ut in par te; la copia di la qual sarà nolada qui avanti. Fu presa di 3 ballote, e a questo era caldo sier Zulian Gradenigo Cao di X et il Doxe, posta a requisition di far sier Vetor Morexini, qual ogni matina è in camera dii Doxe e in Colegio fin si sona terza ; ma non li andò facla, che tolto el scur-tinio lutti tolseno li soi per numero 24 e niun pasoe. Non vi era sier Antonio Grimani procuralor, ch’èdi