191 MOXX, GENNAIO. 192 Zenoa domino Otavian di Campo Fregoso. Come dubitava di questa adunation l'ala per lo episcopo di Ventimiglia, pur Fregoso, de la parte soa contraria, et che etiam lui stava previsto con zen te. Scrive altre particularilà, come dirò più di solo. Di Verona, di sier Francesco da cha’ da Pexaro orator nostro, di 16. Come erano stati con li agenti cesarei, quali li hanno dato una risposta a le pelizion nostre date; sicliè non voleno far nulla di darne lochi, e le possession dii Friul era solo la Cesarea Majeslà al tempo di le trieve, et per li capitoli le dieno tenir. ltcm, sopra i beni di fo-raussili voleno ducali 10 milia a l’anno per il quarto di le loro inlrade, perchè tanto ha di spesa il Ile suo in ditti foraussiti ; et l’Orator nostro dice ducati 6000, e l’orator di Pranza voria conzarla in ducati 8000; sichè stano su queste pratiche. Po parlato zercha li ducali 20 milia è a Roma, reavuli da Agustin Gixi. Chi voi farli venir in questa terra, chi voi l’Orator li porli con lui quando repa-trierà, chi voi protesti il Gixi e vedi di adatar la cossa ; sichè li Savii lerminono tratar questa materia ozi nel Consejo di X con la Zonta. Da poi disnar, lo Consejo di X con la Zonta, et sier Antonio Bon, eleto dii Consejo di X in luogo di sier Vicenzo Capelo, in loco dii qual è lato perchè l’intra Consier, fino per tulio questo mexe starà, cussi poi intrarà di sora in loco di sier Sebastian Justinian el cavalier aceto capitanio a Verona. Fono sopra una materia de le zoje ha Agustin Gixi a Roma, et fu preso cometer la cossa al reverendissimo cardenal Corner l’ha dati. Item, feno uno maistro a lavorar la Zecha col Consejo di X semplice, et spazono alcuni eontraban-dieri a com parer. A dì 19, la matina, fo letere di Ilonia di 14 ; di Napoli, di Hironimo Dedo secretano, che ha di Messina di Jacopo Spota fora conso- lo, di 22 Dezembrio, il sumario di le qual scriverò di solo. Vene in Colegio Malalesta Bajon condutier nostro, instando la sua expeditione, et voria, poiché la Signoria non li par di romper la parie presa zercha el pagar di le zenle d’arme, che li sia radopiala la provision, dove ha ducali 1000 a 1’ anno per la sua persona, li sia dato ducati 2000; et a la fin si aquietò di far i so’ conti. In questa matina, in Quaranlia ci vii Novissima fo tajà una letera di la Signoria alias intromessa per sier Alvise Bon el dolor olirn Avogador di Co-mun, per la qual la Signoria col Colegio comanda a li podestà di Torzelo, Muran et Malamoco*, che li contrabandi trovavano di vin li oficiali dii dazio dii vin et le so’ barche, debino esser expedito dito contrabando in questa terra al dazio dii vin, e non per loro podestadi. Tamen questa termination dii Colegio è contraria a le loro comission, che voleno che spazino loro tulli li contrabandi solo le loro pode-starie. Hor disputata la causa, fo expedita ozi: 10 bona et 16 taja. Da poi disnar, fo Pregadi. Et prima si andasse in Pregadi, si andò a uno parenlà di una ila fo di sier Hironimo Foscanni, fo di sier Alvise dotor procu-rator herieda, maridata in sier Jacomo Barbarigo di sier Andrea da San Trovaso, El la noviza havia una veslura di veludo cremexin inquarta di restagno d’oro con alcuni fiori di restagno d’oro belissimo. sichè non si observa più parte, ni leze per non vi esser se non uno solo Provedador sora le Pompe, ch’è sier Jacomo Contarini dai Crosechieri, qual compirà presto, e voleno disfar dillo oficio acciò si lazi più pompe che mai in adornamenti di done; cosa danosa a la terra e conira le leze. In questo Pregadi, fo leto letere di Roma, di 9, il sumario è di sopra, et di 11 et 13. Di coloquii à auli l’Orator nostro con il Papa zercha la Cesarea Majeslà, qual li ha dito non aver voluto concluder a le pelizion richieste per quella Majeslà, et le à inandà 10 altri capitoli Soa Santità ; et che la Signoria non se dubiti, che quando ben il Re lo compiasese, cateria altre cosse per non venir a la conclusion, et è bon interlenirlo; et cussi ha fato scriver al re Chrislia-nissimo che non dubiti, che in ogni caso il re di Romani volesse far movesta, Soa Santità si mostreria con nui e non con esso re di Romani, pregando lai cossa sia secretissima. E come si aspeta uno orator, che vien di Spagna, homo pratico di Stado, nominato Zuan Hemanuel. Item, il Papa ha letere de lo episcopo di Pisloja suo orator a’ sguizari, come si dovea far certa dieta. Item, scrive esser stato a visitar il reverendissimo Medici, qual è indisposto, ma non con mal, ha doglia di selleria, nè si parte di camera ; et ivi era el signor Alberti da Carpi orator dii re Christianissimo. Scrive coloquii auti con esso Orator nostro zercha far la liga col Papa eie. Conclude dillo Orator nostro, il Papa non è acordato; e l’aviso vene, fo zanze. Item, di 20 milia ducali dii Gixi auli, et come lo i tien con pericolo, convenendo cavalchar dal Papa quando el va a la Magnana o altrove, però la Signoria comandi eie. Fo lelo ima letera di sier Marco Corner podestà e capitanio di Crema, di 28 Novembrio.