353 MDXX, MARZO. Item, scrisseno certe lelcre in Cipro e Ceno altre cosse etc. In questa sera, se intese el Doxe slava meglio, e li medici li voi dar da malina mana con cassia ; ta-men non la deteno. A dì 16. La malina, non fu nulla da conio, e il Principe sta meglio. Da poi disnar, fo Pregadi et loto le teiere di Homa, ut in antea scrissi. Di Franca, di l’Orator nostro. Solicila il suo sucessor. 11 He va a Bles et poi a Paris per esser a parlamento con quelli dii Parlamento; et ha auto li capitoli. Item, scrive zercha la liga Irina, ut in lit-teris. Di Milan. Come sguizari fanno una dieta a Lucerna, et si lien saranno col re Christianissimo; nè allro di novo scrive. 200 * Di Treviso, di sier Priamo da Lece podestà et capitanio. Come, essendo intrato nel suo rezi-menlo, et visto la fabricha et li ducati 300 deputali al mexe, scrive è pochi, e non poi far quello ha fato li soi precessori, perchè manca le piere di le mine ; però si provedi aziò possi fabricar. Di Corphù, dì sier Domenego Capelo prove-dador di Varmada, fo leto queste ìetere venute questi corni, il sumario di le qual tutte scriverò qui solo. Letere di 16 Fevrer, date in gaìia apresso Corpliù. Come, essendo venuto in quella malina de li uno christian era lurco, nominato Mustafà, venuto per ritornar a la fede, el fu preso a Modon, era con la galia di sier Valerio Marzelo, el qual parte da San Dona loco meza zornada lonlan di la Parga, dice come a di 3 di questo partite dii campo dii flarn-bularo di la Janina, qual havea con lui pedoni 3000 christiani, ulaclii, et cavali 2000, fra i qual ne erano 140 schiopetieri; il qual campo a di 12 andono per investir albanesi over masarachii di Colireo; il qual campo fo roto da li prediti masarachi, morii 600 turchi et 600 ulachi, presi schiopetieri 60 et cavali 200 ; sichè dito llambulo è resta solum con cavali 500 li a San Donado, il resto è andati a far li fati soi. Dice, come erano venuti do corieri di la Porla a far comandamento tutti slesseno a l'erla, et quando zonzese l’altro corier, tutti cavalchaseno dal Signor turco. Item, che l’armada era a Constanlinopoli preparata e in ordene ; ma non si sa el camin voi far. Item, scrive dito Provedador, come e ti am ¡ter letere dii capitanio di la Parga si ha aviso di la dila rola fiala a’ turchi. Dii dito, di 23, date in galia apresso Cor- I Diarii di M. Sanuto, — Tom. XXVIII. t phù. A vi sa come, per il patron di una caravela vieti di Cataro, ha aviso esser venuti tre corieri di la Porla a tutti quelli timarati, che sine mora debano andar a la Porta, et liaver imposto tansa di aspri 8 per caxa per subsidio dii campo. Item, manda alcune deposilion, il sumario di le qual è questo : Nicolò Mixin marangon, et Piero da Cataro ca-lafao, abitano a Corfù, vien di Constanlinopoli, erano sul schierazo di sier Zuan Zuslinian, et è tornati per terra qui a Corphù, parli a di 7 Zener, dice il Signor esser in Adrianopoli el etiam il nostro Bailo, et che l’armata era in ordene, e il Signor mandò a dir a Mauucho bassa, qual è quello alenile a dila armada e a le artelarie, metesse in ordene 10 galie; el qual mandò a dir al Signor le avea in ordene, et mandò per il proto, dicendoli « fale sia in ordene. » Quello li rispose le galie sono, ma non è sufficiente per nave-gar e bisogna riconzarle. linde mandono a Syo per maistranze, e tien che, a judicio suo, per (ulto il mexe che vien le non potrà esser in ordene. Dice si alendea a le artellarie, et che ogni dì quelle prova-vano, e la mazor parte erano passavolanli. Item, che le 20 vele ussino di Slrelo per corsari, erano ritornate a Constanlinopoli; qual si riconzavano, et che erano sta mandali corieri per il paese a tuor turchi, quali veniseno a Constanlinopoli ; e che in l’Arzipie-lago era solum 5 fusto, et era stà poslo una angaria per ogni caza di aspri 14. Zorzi da Corphù, vien per terra di la Vadia e golfo di Stives, referisse come partì a dì primo Fevrer de lì, et dice scontrò 4 olachi a Constantinopoli, et intese che a Constanlinopoli si conzava a furia l’armada et adunava zenle per far campo, et che dovea il quinto olaco di brieve venir col comandamento dii Signor che tulle le zenle andasse suso. Dice cusì ha inteso a Negroponte, che do olachi erano stali per tutto a far tal comandamento, et aspelavano il terzo, solo pena a li flambuli, che quelli non anderano siano lajati. Dice che, per tutti li christiani et tutti si dice dita armata farsi per Puja, e dia passar per i canali di Corphù. Martin di Nicolò, di l’isola de Mezo, vien con uno navilio di Lepanto cargo di formenli per Ca-stelnovo, qual è zorni 12 parlo, dice l’armata a furia si conzava a Constanlinopoli, et si lavorava zorno et noie. Pàsqual di Gregorio, di l’isola di Mezo, mercha-dante con la caravela patron Piero di Zuane di Zu-pane, vien di Alexandria, partì a dì 6 Dezembrio di Alexandria, dice ludo era pacifico de lì et di mer-chadantia nulla si facea; solum una nave zenoese, 23