109 MDXIX, DICEMBRE. 110 lo Piero Diedo de rnissier Zumi Francesco fo presente al dito protesto. Io Lorenzo Sanudo de rnissier Zuane fo presente al sopradilo prolesto. 58 Di Franza, vene lelere, essendo Pregadi suso, di VOrator nostro, date a Bles a dì 23, qual manda le ter e di 1’ Orator nostro in Spagna e di l’ Orator in Angìia. Avisa come el signor Marco Antonio Cotona, partito dal Re, à ’uto ordine di andar a Manloa e Ferara a far entrino in la liga nostra, perchè ’1 si dubita di Manloa per el parentà ba in Germania. Item, cbe persuadi el Papa a prender qualche acordo con Francesco Maria olim duca di Urbin, o persuaderlo el vadi in Franza. Item, che a dito signor Marco Antonio li sia dato a Milan 6 pezi di artelarie et 1000 corsaleti. Da Milan, dii Caroldo secretano, di ... . Come, aspetando lì dito signor Marco Antonio Cotona, al qual Lulrech li diede pezi 12 artelarie, nominale in le letere, videlicet falconeti, cortaldi eie., et 1000 corsaleti, col qual signor Marco Antonio esso Secretano farà bon ofit'io, justa le letere di la Signoria nostra; el qual ringratia molto et è servitor di la Signoria nostra. Item, di sguizari, à inteso di uno ha gran pralicha con toro, come in questa dieta farano: non si risolverano in esser con Franza e con la liga si trata, ma più presto vorano star neutrali. Scrive di quel Ardizon Crivelo, che fu preso a Bre-xa bandito dii Siado di Milan, et per li rectori è sta mandato de lì, el qual ha confessato a la tortura, tra le altre cosse, che ’1 voleva amazar el Christianissimo re quando l’era a Milan, e andava stravestito; sichè sarà fato decapitar. Fu posto, per i Savii tutti d’acordo, tuor ducati 1000 dii fitto di magazeni per comprar biscoli per le galie è fuora, ut in parte, zoé, atento che per letere di Corpliù e dii Provedador di l’arinada si ha la gran penuria di biscoti et non esserne per aver per la via di Cypri, però è da farne provision, pertanto sia preso cbe ’1 sia tolto ducati 1000 dii fitto di magazeni di vini et malvasie, et di tempo in tempo quelli mandar al Provedador di l’armada per comprar biscoto; el qual cargo sia di Provedadori sora l’armar. Item, atento che ’1 sia sta fato un mereado con sier Zuan Contarini di dar biscoli, sia preso che, dando el dillo li biscoti al tempo 1’ è ubligato darli per il merchado, lui sia antian a esser pagato, ut-in parte. Ave 1G4, 8, 0. 58 * Fu posto, per li Savii, non era sier Zuan Trivi-xan savio a Terra ferma, una letera a sier France- sco da dia’ da Pexaro orator nostro a Verona, zer-eba la provision Si ducati 20 milia recidesti, videlicet dirli che senio ben contenti di darli, et si co-menzi a tratar il resto etc. Item, una altra letera a parte, posta per i Savii excepto sier Antonio Gri-mani procurator savio dii Consejo, cbe vedendo ditti oratori alterarsi di tal risposta et esser per partir, li dagi le letere di cambio de’diti ducati 20 milia da esser pagati in Augusta ; le qual letere le man-demo etc., et tunc date debino seguir il tratamenlo di le altre cosse. Sier Antonio Grimani procurator savio dii Consejo, voi si scrivi la prima letera prò nunc eie., ut in ea. Parloe primo ditto sier Antonio Grimani procurator, dicendo se li darà li danari e non sarà altro. Li rispose sier Andrea Trivixan e! ca-valier savio dii Consejo, era in selimana, dicendo la ubligalion si ha per li capitoli di darli, e non acade usar questi termeni etc. Parloe poi sier Antonio Condulmer, fo savio a Terra ferma, qual non è di opinion se li dagi adesso. Li rispose sier Francesco Bragadin savio dii Consejo. Poi parloe sier Zuan Badoer dotor el cavalier, è di la Zonla, per il Cole-gio, dicendo è da darli omnino dili danari. Andò le letere. In quella di Savii intrò sier Andrea Foscarini el consier, per andar prima: 2 di no, 8 non sincere, 32 dii Grimani, 153 di Savii; et questa fu presa. Fu posto, per . . . ., una parte di uno stratioto È da saper, in questo Pregadi acadete cossa no-tanda, che lezendosi le letere vene suso la scala uno popolar nominalo Zuan Maria Lemanti, e siete a la porta in piedi, udite lezer do letere e tutti el vedeva ; poi vene zoso. Vnde inteso dal Principe questo, in colera chiamò il Canzelier grando, mandò drio, et inteso el vene credendo la Quarantia fosse redula ; sichè cussi va le nostre cosse, che fino li comanda-dori, quali dieno star a la porla di Pregadi, abbandona le porte e vanno via. A dì 6, fo San Nicolò. La Signoria, vicedoxe sier Francesco Foscari, fo, justa il solilo, a messa in capella di San Nicolò in palazo ; poi si reduse il Co-legio di suso a lezer le letere venule eri sera. De Angìia, di sier Antonio Surian dotor e cavalier orator nostro, date a Londra, a dì 12 Novembrio. Scrive di quelle occorenlie; il sumario dirò poi. Da poi disnar, fo Colegio di Savii justa il consueto. A dì 7, fo Santo Ambruoxo. Vene il zeneral 59 maistro di frati minori Marco Antonio Marzello co-