153 MDXX, GENNAIO. 154 Christianissima Majestà etc. » Poi intrò in un lungo discorso, dicendo: « Se l’Imperador volesse venir questo altro anno in Italia, ne piace che la Signoria habbi ben fortificato Padoa, Treviso e Verona ». Poi parlò dii modo di haver fanti, dicendo di sguizari non bisogna far fondamento per esserne morti assae di questo morbo stato ; con altre parole. E l’Ora-tor disse: «In quel caso bisognaria Vostra Santità et Christianissimo re facesse el suo forzo per ajutar la Signoria come veri colegadi ». Disse: « Dite il vero, bisognerà meter in scritura la liga etc. » Disse come saria boa la Signoria avesse con lei el signor mar-chexe di Mantoa, perchè mediante el suo Stato poiria oponersi, e bisognaria far testa in veronese, aziò l’Imperador non passasse armato etc. 83 Dì Spagna, di V Orator nostro, date a Bar-zelona, a dì 11. Come, avendo auto letere di la Signoria nostra, e di Trapano, dii Gapitanio di galie di Barbaria per haver letere fusseno licentiade, un-de andò a la corte, eh’è fuora, otene letere, qual manda a l’Orator nostro in corte, di la sua libera -lione, et manda incluse la copia etc. Scrive di brevi si compirà le corte si tien, e poi el Re si partirà per Valenza ; et eoi Papa Soa Majestà trala streta prati-cha, qual non se intende, et va molto secreta, et se tien sarano d’acordo insieme. Item, il Re farà sole-citar le corte a tenir nel regno di Valenza per poter passar in Fiandra etc. Noto. Scrive etiam al Con-sejo di X, ut in litteris. Di Verona, di sier Francesco da cha’ da Pexaro orator nostro, vene letere, di 2, hore 3 di note. Come, havendo ricevuto le letere scritoli col Senato et conferito la risposta si ha a far a li a-genti cesarei zercha la proposition di la restilution di beni di rebeli, li parse era meglio tenirle 3 over 4 zorni e poi dirgela, et che domino Andrea dii Borgo havia parlato con dito orator dii re Christianissimo, el qual orator cussi ha consiglialo de indusiar.' Et instando lui domino Andrea che ’1 volesse scriver a la Signoria, volesse questo primo servicio compiacer il re Cesareo e Catholico, esso orator francese li rispose che se questa materia si tratasse in pochi, te-neria la Signoria li concederia; ma havendose a tra-tar tra tanti dii Consejo li par molto dificile. Item, scrive, lui Pexaro haver visto le richieste nostre castigate, et con ogni debita reverentia li par, auto con-seglio con domino Jacomo di Fiorio dotor, orator di la Patria, che in alcune si contradiceva, però ha sminuito alcune parole et manda inclusa; et cussi ge la darano a essi agenti cesarei aziò vedine le petizion nostre. Si scusa si ha couzato etc. Fu poi lelo una letera di sier Sebastian Contarmi el cavalier, podestà di Vicenza, di 13. Di certo caso seguito, videlicet di uno incendio falò . in una teza di Alvise da Porlo, in la villa di Chiampi, con dano di più di ducali 300 di ferri, biave, bestiame e robe, et non è da tolerar passi lai caso impunito. Et fu posto, per li Consieri, darli autorità di proclamar darli taja L. 1000 chi acuserà, con certe clausole: 157, 8, 2. Fo posto, per sier Zuan Dolfìn, sier Francesco Bernardo, sier Andrea di Prioli, sier Bironimo Que-riiii provedadori sora la merchadantia, absenle sier Michiel Morexini, ch’é amalato, Ire parte, il sumario dirò di soto. Fu fato scurlinio di un Savio dii Consejo, e niun passoe. Item, di un savio di Terra ferma, et passò sier Lorenzo Venier el dotor, fo avogador di comun, qu. sier Marin proeurator, qual è avogador extraor-denario; et rimase, di (J balolo, di sier Beaeto Gabriel, fo provedador a le biave, qual è indisposto. E è da saper, dito sier Lorenzo Venier rimase per 83* la renga fece l’ultimo Pregadi gajardamente conira la parte si meteva di far salvoconduto a sier Zuan Emo, come ho scrito di sopra, over che ’1 Consejo dechiarissa che si possi meter el salvoconduto predito. Et cussi per questa renga rimase; el qual era venuto zoso per non meter balota. Fu poi posto, per sier Andrea Baxadona el con-sier, et sier Marin Justinian savii ai ordeni, la parte di Patroni a l’Arsenal reformada, videlicet farli per 4 man di eletion, darli ducati 10 di salario al mexe lieti, levarli la contumatia et darli certa autorità, ut in ea. Et sier Antonio Trun savio dii Consejo messe a l’incontro de indusiar a un altro Consejo per aver mior consideration ; et cussi el Consejo fu contento, e non andò la parte. Fu posto, per sier Zuan Contarmi, sier Piero Venier, sier Fantin Zorzi savii ai ordeni, non essendo in opinion sier Marin Justinian, è absenle sier Zuan Francesco Mocenigo, una parte di elezer, per eletion de la bancha et 4 man di eletion in questo Consejo, 20 Soracomiti a 5 per volla, atenlo non ne sono tanti di electi etc. A l’incontro, sier Andrea Baxadcna el consier, messe siano electi a do per volta in el Mazor Consejo per 4 man di eletion, come voi le leze si fazi. Et andando le parie, quela dii Baxadona non haria auto 25 balote; et il Doxe principiato a balotar, sier Domenego Trivixan el cavalier proeurator disse è mal fato a far queste novità adesso, e volemo dar fama al Turco per far mover