Ml'XX, GIUGNO. 638 ¡1 fradello don Ferando e la illustrissima olim Raina di Napoli, fo moglie di re Ferando vechio di Spagna, eh’è moglie dii marchese di Brandeburg. Scrive come doveva partir il Re per andar a Bruxelles, dove si teneria un parlamento di Nau et Artoes et Gantes et quelle terre per darli un donativo ; si tien sarà mollo grande. 368 Copia di una ìetera venuta di la corte di Franga, data in Montarmi a dì 30 Mago 1520. cipio monsignor di Lutrech. Fallo questa veduta, mi viene dito da bono loco, che sarà subito expedito per Milano. In Monterov a dì 30 Mazo 1520. Copia di teiere di la corte di Franga, seri te ad Ardrcs a dì primo Zugno 1520. El re Christianissimo arivò eri in questo locho de Ardres, et il re d’Ingalterra a Cales incontinente, et mandò verso il re Christianissimomaistro Volante in posta, el qual è stalo ambasatore dii dito re d’in-gallerra di qui al mio arivar a la corte, per far intender al re Christianissimo come l’era arrivato a Cales insieme con le dame, e perciò che ’1 si atrova -va laso e lormentalo dal mar, et etiam le dite dame, che non si havia potuto trovar a Guiñes el dito zor-no cussi come l’avia promesso ; ma si ’1 Re non si contentava di questo, li fece saper che ’1 si veneria incontinente sopra cavalli di poste. Alora il re Christianissimo spazò San Marzeo al dito re d’Ingaltera insieme col dito Volante, insieme con molle bone e oneste parole, e simelmente che ’I non voleva ponto che ’1 dito Re prendesse questa falicha di venir a Guiñes per il zorno di eri, ma che lo pregava che ’1 non volesse punto falir di trovarse el zorno de la veduta al luogo che è sta per questo ordinalo. E il re d’Ingalterra li manda ozidì il cardinal di .lorch, zoè Eboracense, verso il re Christianissimo, et ari-verà qui infina una hora, che non è puocha demonstraron, perchè el dito Cardinal governa cossi paci-fìchamente et integramenle el reame d’Ingalterra come el so’ proprio vescoado; donde ve ne ho voluto advertir. Il re Calholico è slato in Ingalterra tre over quatro zorni, et arivado forte mal acoinpa-gnado, et se n’ è partilo zà tre zorni. Questa letera era in francese, scrita a Roma et translatada. Sumario di letere di sier Francesco Corner el cavalier, et sier Antonio Surian doior et cavalier oratori nostri, date a Conturbarì a dì 28 Mago 1520. furono eri queste Majeslà, Cesarea et de Ingaltera a la messa, con tanta comitiva dì signori et donne richissimamente vestiti ; et finita la messa disnorouo insieme in la caxa dove era alozata la Cesarea Ma-jestà, con la qual sedeteno a tavola questo serenissimo Re. le Regine et la sorela, et il reverendissimo legato cardinal Eboracense. Et per quanto inten-deno, el convito fu lautissimo con balli et piaceri Illustrissimo signore, fratello honorando. Molte mie harete auto date in questa terra, et le ultime furono de la gionla dii Calholico in Ingeltera, al quale la sera vene il Cardinale a incontrarlo, el la matina d Re. Di la bona ciera fata ad epso Catholi-co per il re d’ingaltera, la signoria vostra el poi immaginar ; come mi Irovarò più tempo ve ne scriverò più al largo ; la posta è per partirse. Resta che la corte dii Catholico si può dire abiectissima et patita, et di questo ne fa riporto el Secretano de l’amba-sador veniliano, qual era partito di qui et andato per veder Inghìltera, e trovandosi a la giunta di questo Re ne l’isola, partì da Contur beri per andare a vedere questo Re, et incontrandolo per camino, lo passò non cognoscendolo per la bella et gran compagnia aveva. Beri, overo oggi, per el più tardo partite al camino suo. F.1 re d’Ingaltera parte di compagnia, el dimane senza niuno fallo sarà a Cales. Questo Secretario referisse quanto bello homo et aiegro è questo re di Ingaltera, et come era gioiosa la corte de epso Re el simile. Hoggi parte la corte de qui. El re Christianissimo va a dormir a due lege; dimane se redurà a Ardes, loco deputato a fare lo effecto. Dimane ogniuno sarà a li alozamenti ordinati per fare questo effecto, et de lì sarete advi-sato del lutto. Grossissime spese fono facte da lutti questi signori, et cussi sponte non inanellando dal solito. Referisse questo Secretario, dii cardinale d’Ingal-terra, che ha 200 gentilhomeni vestiti di velluto cremesin con grossissime catene, 100 arzieri per le guarda; lui è el più fiero par suo che mai se trovasse; lui tutto vestito di raso cremesin, il fornimento tutto d’oro; più al longo credo sape’ vu scrivere et presto. Lunedì proximo, era el primo dì di la re-duta, et pensasi al tutto durerà 15 dì. Monsignor di Baius gionse Mercore passalo a Paris. Mi vien dito, per chi vien di là et ha parlato al conte . . . ......che volevano riposare li soi cavalli 4 o 5 dì ; non po’ tardare sì pocho che non sarà al prin-