15 MDXIX, OTTOBRE. 1C 11 suo secretano Andrea Rosso da monsignor di Chievers a dirli la risposta del Senato, et li piacque a esso Chievers, dicendo il Re mandava domino Andrea Dal Borgo con uno altro, da esser electo per il Consejo di Yspurch a Verona, ai qual daria comission che, expedite le cosse di foraussiti e altro, etiani tra-tasseno inlelligentia particular con la Signoria nostra; con altre parole, ut in litteris. Scrive, la corte è per partirsi e andar in Calhelogna. Item, che l’ar-mada di 80 barze et galie .... era a Jeviza et doveva tuor la volta di Africha si non mutasseno bordine di mandarla in Sicilia, atento l’armata francese si ha esser pur preparata a Zenoa. Scrive di le ripresaje, come quelli dii Consejo di Ragon haveano ditto haver raxon etc., per il che voleano fusse refor-mà le marehie e ripresaje. Unde lui Orator mandò a dir che voleva esser aldito, e non haveano raxon in richieder questo. Di Pranza, fo letere di 24 et 25, da Bles. Come il Christianissimo re, hessendo andato a la caza di un cervo, dele in uno arboro, per il che si havia fato mal e infranta la testa, per il che non havia potuto esso Orator esser con sua Maiestà e mancho il Legato; tamen par babbi Soa Maiestà sotoscrito a li capitoli di la liga et expedito le letere a Roma a monsignor San Marzeo. Scrive altre particularità, ut in litteris. Dii Provedador di l’armada sier Domenego Capello, date in galia a Corfù, a dì... Septem-brio. Di quelle occorentie, e di certe fuste che nel suo partir di Cataro per venir lì havia visto in mar etc. 5 * Fu posto, per i Cónsieri, poi leto una 1etera di sier Piero Trun podestà di Brexa, di 20 Avo-sto, di uno caso sequìto a dì 22 Zener in persona di una donna Jacomina moier olim di sier Donato da Terno ciladin brexan, c di uno Franceschin suo fiol, quali per Marco e Hironimo fradeli doli di Ju-sto de Lanteriis de Paratico, hessendo in el suo leto fu feriti etc., bandirli di terre e lochi con taia lire 500 vivi, et 300 morti, e i beni confìscadi. 140, 0, 4. Poi, sier Sebastian Justinian el cavalier, Consier, stato Orator nostro al Serenissimo re d’Ingollerà, andò in renga per far la sua relatione, qual per non esser in Pregadi al presente non posso scriver minutamente, ma questo è il sumario, come intesi, et fo longo.............. Exemplum litter arum Serenissimi regis An- 7{) glice, sive litter cepatentes de ratificatione ligie habitee ab illustrissimo Dominio nostro. Ilenricus Dei gratia rex Angli;« et Francia; el dominus Hiberniae, universis et singulis ad quorum notilias prresentes litteras pervenerint, salutem. Cum in quodam articulo tractatus pacis et amicitiae inter nos et carissimum consanguineum nostrum Fran-ciscum regem secundo die Octobris ultimo preterito initi et conclusi, inter alia contineatur, quod in dicto tractatu pacis et amicitiee, pro amicis, alleatis et confcederatis nostris comprehendantur illustris Dux ac Dominium Venetorum, ac magnificentissi-mus princeps Leonardus Lauredanus Venetiarum dux per litteras suas patentes plumbeo ejusdem sigillo sigillatas, nobis per oratores suos prsesenta-tas, dictam nostram nominationem, connumeralio nein et comprehensionem sui et Domimi Venetorum in dicto nostro feedere factam grato et jucundo animo acceptasse, et se et dicium Venetorum Dominium pro comprensis in diclo federe haberi con-lenturn esse siguificaveril et declaraverit, nos hujus-modì significalionem et declarationem a dicto illustrissimo Duce et Dominio Venetorum de dieta nostra comprehensione nobis factam acceplamus, ac eumdem illustrem Ducem et Dominium Venetorum pro comprehensis in dicto federe habendos et re-putandos esse hiis preesenlibus litteris nostris manu nostra subscripts, magnum sigillum nostrum duxi-mus apponendum. Data in civitale nostra Londoniense, 20 die men-sis Julii, anno Domini millesimo quingentesirno decimo nono, regni vero nostri undecimo. Thocracte. Fu posto, per i Consieri, Cai di XL e Sa vii, aten- 8* to le fatiche portate in questa legatione per esso sier Sebastian Justinian el cavalier tornato orator dii Serenissimo re di Anglia, che la cadena che il reverendissimo Eboracense per nome dii Re li ha donata, di valuta di zercha ducati 450, li sia donata libere; con altre parole, ut in parte. Et non fu presa ; voi aver i quatro quinti. Ave 108 di si, 83 di no. Ite-rum balotata : 111 di si, 81 di no, et non fu presa. A dì 10. La malina, fo letere di Milan, di 8, (4) Le carte 6 e 6* sono bianche. (2) La carta 7' è bianca