567 S1DXX, MAGGIO. 568 Fo senio al rezimenlo di Cypro, come si manda con queste nave 8 boni bombardieri, se li ha dato do page, e de li averano la terza. Fo scrilo a li reclori di Verona, a di 28 mandino lOOhomenidi la gardesana per meterli sopra le galie si arma. Item, scrilo al Provedador di Salò mandi altri j 00 di quella Riviera di brexana. A dì 29. Fo scrilo a sier Francesco Donado el cavalier, Luogotenente in la Patria di Frinì, atento li excessi comessi per quelli di Cromons conira li subitili nostri di la villa di Santo Andralo, fo scrilo per la Signoria a li agenti di Yspruch di questo ; di qual eri si ave risposta, come non è intention di la Cesarea Majeslà, et mandavano a inquerir eie. A dì 30. Fo scrito a sier Zuan Moro capilanio di le galie bastarde, se li manda ducati 3000 per le nave, da dar sovenzion a le galie è con lui. Fo scrito a sier Piero Trun e sier Nicolò Zorzi rectori di Brexa, mandino de qui homeni di quel territorio per meterli in galia. Item, elezino do So-racomiti de lì, et che in lago de Ise credemo si troverà zurme apte a montar in galia, pertanto se informi con Julio da Bruna etc. Fo scrito al conte di Pago, volemo armar una galia de lì, però si fazi elelion dii Soracomilo, qual vegni a tuor la galia. Fo scrito al rezimenlo di Cypro, come sopra la nave patron Gabriel da Monte si manda a custodia 326* Jj quelle terre 500 provisionali, zoè il Borgese dal Borgo con provisionati 200 schiopelieri, ai qual se li ha dato do page, e la terza si darà de lì ; et sopra la nave Simitecola, vien sier Zacaria Loredan provedi-lor con 300 provisionati solo Bernardin Bedogno e Matio Ronchon, ai qual è stà dato le page, ut supra; sichè non senio per manchar eie. A dì ultimo dito. Fo scrito ai rectori di Zara volemo armar una galia de li, fazi elelion dii Soraco-mito non essendo eleclo, et lo mandi de qui a tuor la sua galia. Fo scrito al rezimenlo di Candia, come si manda de li domino Gabriel da Martinengo capilanio di tulle le fantarie, con 20 boni contestabeli et 20 capi di schiopelieri et 30 altri provisionali schiopelieri, aziò l’habi a istituire disciplinar quelli fìdelissimi nostri ; ai qual è sta dato do page, eia terza se li darà de lì, qual se li manda in uno groppo, e vera-no con la galia si arma a Veja. Et sier Sebastian Ju-slinian el cavalier, vien Provedador zeneral de lì, vien con la galia si arma in Cao d’Istria ; sichè non semo per mancar di ogni provision eie. Fu balata in Colegio che li cremasehi apareno creditori sopra i libri di rasonati aver imprestado dii 1512 al podestà di Crema, eh’è ducali 1127 in tulio, siali pagati da la camera di Crema di danari si trarà di la rnità di la fiera, di’è di la Signoria nostra, fino ad integra satisfazion di (al credilo; l’altra mità di la fiera fo donado a quelli di Salilo Anzolo : 19, 0, 0. Da poi disnar, fo Colegio di Savii. Questo è il stimarlo di la deposition di quel venuto da Constantinopoli nominato di sopra, mandata a li potentati. Come, per una persona fide digita, parli da Constantinopoli a di 16 Aprii, si ha che a Constantinopoli si atrovavano in ordene galie 100 tra grosse e sotil e bastarde, quale lui relator ha contale, et faste 21, barze 3 di 700 bolle bellissime, el da 6 in 7 brigantini, li qual tutti navilii erano in ordene de poter ussir ; et a Galipoli, per quanto aveva inteso, con cerleza erano similiter galie 100 in ordene. Che lui haveva visto el zorno avanti del suo partir passar de su l’Anatolia a Constantinopoli home-ni 15 inilia da remo per montar su le galie. Item, che era stà ordenalo per tutto el paese grande quantità di biscoto. Che erano stà fate casemale 5000 de legnami, qual sono come gabioni da presentar artellarie. Che erano stà ordenale per la via de Mar Mazor 327 fasseno porlate piere di bombarde in gran numero. Che l’agà di janizari era passa su l’Anatolia con janizari 4000, e che lutti li sanzachi de la Grecia ca-valchavano per andar su l’Anatolia, e che dii signor Sophi non si diceva altro. Che publica voce era tra turchi che questa armala si faceva per Rodi, et che de l’ussir non se sapeva el tempo cerio, ma si judichava a mezo Mazo; et che venendo da Constantinopoli a Ragusi l'aveva scontrato per strada li sanzachi di Samandria, Scopia et Bossina che cavalchavano a Constantinopoli. Che ’1 Signor havea fato levar de tutti soi casleli guasladori et cavali de basta in gran numero, che andavano in campo. Questa relation vene a dì 30 dito. Avisi auti per teiere da Constantinopoli, di 2 Mazo et di 15 Aprii, scrive il medesimo. Come l’armala era in ordene di grandissimo numero de navilj tra l’una et l’altra sorte, el erano preparate molle casemate, over gabioni et de altra