347 MCCCCCVI, GIUGNO. feva la dieta; et erano venuti molti liongari, a dolersi di todeschi di le dipredation fanno; e il re li ta-sentava, dicendo si vendicheria e provederia. Item, in Bossina è preparamenti di turchi etc. Di Zara, Sibinico e altri lochi in Dalmatia. Si ha questa adunatiom di turchi in Bossina ; e si dice, per esser il re di romani e il re di Hongaria in-guerra. Da lioma, eli V orator nostro. Di le noze concluse di madona Felice, fia dii papa, nel signor Zuan Zordan Orssini, fo fiol dii signor Virginio, con .dota ducati 15 milia ; e il papa non à voluto far dimostra-tion, per esser sua fiola, come fè papa Alexandro, ma fè dar la man in caxa dii nepote, Cardinal San Piero in Vincula, e poi la menò tuor di lioma, a Brazano, loco dii dito Zuan Zordan Orssini, a far le feste. Item, a Perosa il Cardinal..........eh’ è legato ivi, par habi privato li X di la balia, che governavano, e non voi più sia tal governo, e questo è stà di bordine dii papa, et Zuan Paulo Bajon, qual 160 feva questi X, è restà senza reputatione. Item, il papa si à dolto, con letere, di uno suo rebello cesellate, qual sta a Rimano, pregando la Signoria non lo tegni. E cussi fo scrito, per colegio, lo dovesse levar, videlicet il retor nostro di Rimino li facesse saper l’andasse via. Item, dii vescoa’ di Creinomi, per lo adatamenlo si Irata, par il papa voria, il vize canzelier, suo nepote, havesse il titolo solum per "20 zorni, e poi lo renoncieria a l’abaie di Borgognoni etc. ; et scrive coloquij de hoc. Da Napoli, di Lunardo Anseimi, consolo. Come il gran capitanio va temporizando di andar in Spagna, atende a far ligar zoje per grani valuta. Item, il consolo è stato da lui, a dolersi di li corsari hanno preso il barzoto dii Prioli. Qual li rispose si doleva ; et che armono lì senza piezaria ; et che si ’l potesse far provision di la recuperation faria. Da Corfù, di sier Hironimo Contarini, provedador di V armada, e di rectori, e dii Zante e di Zefalonia. Zercha le fuste di turchi etc. Fu posto, per li savij, dar provision a Lactantio da Bergamo, capo di balestrieri, era col ducha di Urbin, ducati 15 al mexe, per esser valentissimo homo ; et fu presa. Fu posto dar a certo cao di stratioti è in Dalma-tia, o vero a Sibinicho, cresser di più al mese; e fu presa. Fu posto, per li savij, liitti quelli hanno auto doni da la Signoria, videlicet patroni di galie, debino in certo termine tuor li soi debitori, e passato, restino per conto di la Signoria nostra. In questo pregadi, è da saper, sier Hironimo Querini era, qual refudò avogador, et sier Antonio Trun, consier, lo fè chiamar, dicendo a la Signoria, non podeva star im pregadi, havendo refudà l’ofieio, ma ben chi compiva a l’ofieio potea venir do anni im pregadi, e visto la leze, fo termina, per la Signoria, che l’andasse zoso di pregadi ; e cussi a mezo di lezer di le letere se ne vene zoso con gran vergogna. È da saper, sier Antonio Trun la volse render, che dito sier Hironimo lo fece intrar consier da basso, et lui volea restar in colegio savio grando, dicendo el voleva observar le leze. È da saper, in questi zorni a Roma fu fato, per il capitolo zeneral, da poi privato il zeneral di frati di San Francesco, che era, per oposition fatoli; et bona causa di tal privation, fo maistro Antonio Frombola da Padoa, qual era vicario di 1’bordine. Et il papa non volsse lui fosse electo a chi de jure dovea esser, ma fo electo uno altro, che non si pensava, videlicet rezente dii convento di Vene-tia, maistro Renaldo da Codignola, ministro di la provintia di Bologna ; unde ai fra’ menori fo sona campane e fato lumiere. A dì 4. Fo conseio di X. A dì 5. Fo pregadi, 0 fo dito, fo secrotissimo. A dì 6. Fo conseio di X con zonta. A dì 7. Fo gran consejo. Fato consier, sier Nicolò Dandolo, fo cao di X ; avogador sier Tadio Contarini, savio a terra ferma ; et Jo caziti auditor ve-chio, da sier Christofal Morexini, cao di 40. Adì 8 zugno. Fo pregadi. Fo lele assa’ letere, 160* questo è il sumario : Da Corfù, dii provedador di V armada, e rectori. Come le 7 fuste di turchi, armate a Modon, par volevano tuor il Zante o la Zefalonia, si haves-seno potuto, per la inteligentia 1’ havea in la Zelalo-nia, ma, visto il provedador di 1’ arma’ con 3 galie lì, scorseno di longo, e veneno verso Corfù, per passar a la Valona, et unirse con alcune altre. E mandò quel capitanio a dimandar ai rectori di poter smontar ; li risposeno smontaseno pochi e non fazino damno. E par dimandaseno ad alcuni, si la Signoria ariano a mal, si le passasse im Puia ; li fo risposto creder di no ; et alia, ut in ea. È da saper, è col provedador galie 14. Item, scrive di corsari. Di Zara, Traù et Sibinico. Zercha l’ingrossar di turchi di sopra in Bossina. Di Franza, piò, letere. Come è stà fato le noze etc. Da Milani, di sier Cabriel Moro, orator, va in Spagna, di 4. Dii zonzer lì, et li lionori fatoli.