243 MDXXir, MAGGIO. 244 (li prenderli e condurli a Rhodi ; li qual ferieri è zorni 15 partirono di qui per Italia. La fusta è ritornata a Rhodi, el questo ha dito di novo, che havendo il Gran Maestro inteso di la preparalione di l’armata lurehescha, subito licenliò il nuntio dii Signor turcho et lo mandò al Fliseo; el qual, come per le altre scrisse, era andato de li per rechieder dovesse mandar uno suo ambassador ai Signor che faria la pace. Et che licentiato dito nuntio, erano stali in consulto quel Gran Maestro zercha il mandar di lo ambasador dimandato, el al partir di essa fusta da Rhodi non era sta fata conclusione alcuna. 158 Adì 15. La matina, nulla fo di novo, nè letere di campo. Da poi disnar, fo audicntia di la Signoria e Sa-vii, videlicet, il Serenissimo, Consieri e Savii, et Cai di XL. Feno quel castola!) popolar a Malvasia con ducali 12 al mexe di salario, insta la parie presa nel Consejo di X con la Zonla. Posti a la pruova numero.... citadini, rimase Hironimo Padavin. Item, fono sopra uno partido è sta porlo al Co-legio per Andrea Pin scrivan sora le Camere, qual voi dar ducati 12 milia a la Signoria senza meler angaria; ma voi lui haver 5 per 100 di quello si scoderà di lai raxon. Et cussi in Colegio fu balotà darli le ditte 5 per 100, e lui disse il modo, qual è che le caxe di Procuralie, Scuole e hospedali si danno ad pias causas, che per una volta pogino tanti danari quanto la caxa pagava di filo a la Signoria, et loro possino post eius mortem lassar ditta caxa per habitar a chi a loro parerano, e non dagando questi tal che sono in le caxe li danari die vorà depositar per loro, lo poseno far. El fato per lui la descrition, trova tanto numero di caxe di tal raxon, che la Signoria haverà zeroba ducali 12 milia. A qùeslo li Procuratori è contrari, dicendo è iurisdi-zion sua; et cussi ozi in Colegio fo aldito li Procuratori et consultato di tal materia, qual alcuni Savii V asente. Item, la Signoria in Colegio ha terminalo far uno altro lotlio di ducali 12 milia, videlicet G000 di zoie et 6000 di contadi. Quello seguirà noterò di soto. Di campo, fo letere di sier Andrea Griti procurato)-, provedador zeneral, date a dì 14, hore .... a Varoìa Gisa. Come li francesi sono in Cremona, hanno tanto fato che da cremonesi sono de lì, che gran numero è fuora mandali por so-spelo, haverano et zà hanno hauto danari che polra-no dar una paga a le so’ zente. Item, che monsignor di Lutrech è con CO cavalli in zercha sul brexan a Manerbe. Il Gran Bastardo di Savoia e monsignor di la Palisa erano in Broxa, havendo hauto salvo conduto da grisoni, è partiti per andar a Lion. A dì 16. La matina, fo letere diiproveditor 158* Griti da .... di 14, hore 24. Come il signor Prospero era al locho solito, mia 3 di Cremona, et havia mandalo il marchexe di Pescara con le fanla-rie yspane verso Zenoa per far voltar quel Stado e quelle altre cita che si tien per Franza, videlicet, Novara etc., e lui con li lanzinech ora lì vicino a Cremona. Al qual, monsignor di Lescut ch’é in Cremona, li havia mandato do francesi per capilular di darli la terra, con questo, che tulli loro francesi con loro robe possino andar securi a la volta de monti per andar in Franza; al che il signor Prospero vi alendeva, ma voleva etiam haver il castello; tuttavia si tien contenterà di lassar francesi andar via. Item, par che il signor Theodoro Triulzi governa-dor nostro havia mandalo il signor Camillo Triulzi suo nepotc in Milano per aconzar le cose sue con il Ducila, et die ’I sia contento di tuor Triulzi a grafia, che fi serano {¡defissimi. Et par che quel suo era in Pizegaton quando si rese, ave di poter galder il suo in Milan. Item, monsignor Memoransi, qual voi venir in questa terra, per esser amico dii marchese di Mantoa, è andalo a Manloa. Altre cose scrive, ut in litteris. Item, fono letere dii dito in fi Cai di X eie. Noto. Ancora è in questa ferra quel signor di la Morda che vene. Item, è stà dito come monsignor di Lutrech havia venduto li soi arzenti in Brexa, e volendo lassar a la comunità di Brexa i loro cariazi, quella non hanno voluto tuorli, etc. Nolo. È certe pratiche, intervenendo il signor Prospero Colona e la Signoria nostra et il duclia di Milan, qual si tratano nel Consejo di X con la Zonta. El unum est, è stà fato proclamo nel nostro campo e cussi in quel dii signor Prospero, che alcun non vadi a molestar, né far danno su ambi teritorii. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla. A dì 17. La matina se intese la continentia 159 dì le letere dii Baylo nostro di Constantinopoli sier Tomà Contarmi, date in Fera, a dì 10 et 16 Aprii, mandate aposta per messo fino a Ragusi e trate di zil'ra, benché mal si habbi potuto trar ; ma scrive come il Turco fa grande armala, averà da 100 e più galie e solicilava a compirla. Per dove voy mandarla non si sà : ben è vero le zenle da montar suso dilla armada, zoé asappi, non è ancor zonle. Tamen é bon star in bordine e far preparation. Item, come il Signor manda uno schiavo a la Si-