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J1DXX1I, APRILE.
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          Da poi disnar fo Colegio di savii.
130	A dì 30 Aprii. La mal ina vene l etere di campo dii provedador Griti e sier Polo Nani capitanio di Bergamo, date sul bergamasco, a dì 28 di sera, a . . .. Come, a dì 27, visto francesi che venendo ben li danari per dar la paga a sguizari che
      li	mandavano a luor, al lutto sguizari erano deliberati di ritornar a caxa ; unde deliberano loro capitani far una ponta e con tulio il campo andar a trovar li inimici alozati poco lunlano di loro fino sopra
      il	loro stecati. Quelli però provoehali ussileno fuora, et sbarono le artellarie el furono a le mano, et morti di tutte do le parte molte persone. Visto nostri, zoè francesi, inimici slevano saldi et erano disposti di intrar in Monza, fu terminato di levarsi, el francesi et sguizari tendesseno a la volta di Novara, dove de li sguizari anderano a caxa loro, et che le nostre gente passasseno per il ponte fato Ada. El cussi fu fato; et par che francesi nel combater hanno fato, habino preso uno nepote dii marchese di Peschara, et certi cariazi de inimici. Sichè le cosse passano a questo modo, francesi va verso Franza et nostri vien sul nostro.
        Di Caodistria, di sier Piero Mocenigo podestà et capitanio, di.....Come havia hauto
      aviso che 10 milia cavali di turchi erano ritornali di Bossina, et hanno tolti do castelleli dii conte Bernardin Frangipani, ut in litteris.
         Noto. Le letere di campo è, che solum sier Andrea Griti procurator provedador zeneral era passato di qua di Ada su uno cavalo lurcho, e che havia lassato le gente nostre con francesi et sguizari, et se dubita molto che non habino in le codaze qualche danno dii li inimici per venir disquadarnale, come vegnirano; el che li sguizari acompagneriano francesi et nostri fino a Lecho et de lì lenderano in Novara. Unde esso provedador Griti dubita che, passale di qua le zenle francese, zoè Ada, non si metino ad alozar sul bergamasco, ancora che habino dillo, passato Ada loro voleno andar a Lecho e de lì poi a Novara per la volta longa. ltem, che il Governador nostro havia dito a monsignor di Lulrech, come lasserà Cremona et Geradada che si lieti per il re Christianissimo. Li rispose, missier Andrea Griti melerà 1000 fanti in Cremona, e cussi lasserà fanti in Trezo, e il Griti disse quello non poteva farlo senza ordine di la Signoria nostra; con altre parole, ut in litteris.
130' Di Bergamo, di sier Zuan Vituri podestà et vicecapitanio, di 28, hore 21. Come in quella hora lì è venuti alcuni soi messi partiti dal ponte di
 Trezo, dice di veduta il clarissimo Griti con lo exer-cilo nostro passar di quà di Ada, et che li sguizari etiam passano, e tien che per la via dì Lecho anderano a caxa loro. Sichè più volle dice aver scrito che li sguizari non siariano si non tino a li 28 di questo mexe che compiva la sua ferma. Per altre darà aviso più particular. Conclude, non si aselando con l’Imperador, questi francesi ne tarano precipitar, e fin che starano in Italia si haverà poca pace, et essi francesi non hanno a grato il servicio che li vien fato et usano di gran parole sichè, si mele il Slado a periculo, si spende li danari et loro non hanno nò grato nè gratia ; e di questo lui è certifichato.
     Da poi disnar fo Pregadi, el vi fu il Doxe, et ordinalo Consejo di X con la Zonta. 11 qual Doxe di raro vien in Pregadi.
    Di campo vene letere verso nona dii Griti et Nani, date a dì 28, hore 3. Da poi le altre di quà di Ada sopra il bergamasco, dicono le nostre I gente erano passate Ada, salvo le arlellarie et cerli fanti, et che francesi passavano con sguizari ; li qual sguizari ritornino a caxa. De’ francesi non si sa con certeza quello vogliuo far etc.
    Di Brexa, di rectori e sier Hit mimo da cha’ da Pexaro provedador zeneral, date eri. Come era zonto lì uno fìol dii signor Janus di Campo Fregoso, qual è stalo in campo a tempo di la zornata. Referissc fo in questo modo, che essendo venuto il signor Prospero ad alozar vicino al campo di francesi apresso Trezo sora l’aqua di Lambro, francesi terminono venir a le man perchè erano troppo vicini, et cussi sguizari comenzono a sbarar l’arlellarie in gran furia a l’incontro di inimici et mai il signor Prospero si mosse, ne fé trazer le soe fino non fusse sbarale tulle quelli di francesi, e poi lui, prima fato sonar campana martello a Milan, e per tulle le ville aziò lutti venisse in campo iusta 1’ ordine dato per far la zornata, l’eze lui sbarar lo artellarie verso sguizari, di quali ne fo morti da numero 3000, dice, di francesi 40 e di nostri 30, et poi ussite fuora ditto signor Prospero, et cussi tra arlellarie el combaler si bave tal rota. Fo morti
 etiam di fanli spagnoli.....Et dice che hes-
 sendo quel nepote dii marchese di Pescara aparlalo con cerli cariazi, fu preso da francesi. Et cussi si fo a le man, et francesi reirati a Trezo feno il consulto di passar Ada, andar a Lecho, e il clarissimo Griti di venir sul bergamasco.
    Di Candia, di sier Marco Minio ducha e 131 sier Sebastian Justinian el cavalicr, capitanio, et Consieri, di 30 Marzo. Come hanno da Con-