127 MCCCCCV, GENNAIO. 128 di altri sier Nicolò Pasqualigo, fo ai X olicij, quondam sier Vetor. Fu fato etiam castola in a Brisegele, in luogo di sier Zuan Francesco Trivixan, à refuda-do, sier Sigismondo da Molili, fo a la messetaria; castelan a Tusignan sier Nicolò Bon, quondam sier Domenego, fo rebalotà con sier Andrea Marzello, fo camerlengo a Crema, quondam sier Fantiin, el tutti do aceptono. Fu posto, per li savij, far do oratori honorgveli a Ferara, a dolersi di la morte dii ducha, et rale-grarsi di la soa creation, i qualli siano electi con pena, con 15 persone per uno. Et il principe, consieri, e cjiì di 40, feno lezer quello fo[observato a la crea-tion dii duca Hercules, che fo mandato procuratori primarij ; et perhò a l’incontro messeno di elezer do oratori, possino esser tolti di ogni loco et ofieio et olicio continuo. Andò le parte: questa 120, quella di savij 30; e fu presa la prima, et fato il scurtinio, come qui di sotto apar. El Jo fui tolto, me nolente, ma creteno, chi mi tolse, andasseno zoveni; et sier Domenego Trivixam, el cavalier, procurator, non si lassò balotar, dicendo esser electo oralor a Roma. Electi do oratoì i a Ferara a l’illustrissimo don Alfonxo ducha. Non. Sier Domenego Trivixam, el cavalier procurator, per esser electo orator a Roma,........ f Sier Thomà Mozenigo, procurator, fo savio dii consejo,...... 112. . Sier Marin Sanudo, fo savio ai orde¬ ni, quotulam sier Lunardo, . . 20. . Sier Zacaria Contarmi, el cavalier, fo savio da terra ferma, .... 78.75 Sier Anzolo Cabrici, fo auditor nuovo, quondam sier Silvestro, . . . 18. . Sier Hironimo Donado, el dotor, fo savio dii consejo,...... 104. . Sier Marco Dandolo, dotor, cavalier, savio a terra ferma, .... 47. . Sier Alvise Mozenigo, el cavalier, è di la zonta, quondam sier Thomà, . 47. . Sier Marin Zorzi, el dotor, fo savio a terra ferma,....... 41 . . Sier Alvixe Bon, el dolor, quondam sier Michiel,....... 20. . t Sier Nicolò Michiel, dotor, procurator, fo savio dii coQsejo,..... 12C. . Et chiamali a la Signoria, tolseno tempo a ri- sponder a la matina. È da saper, questi vano a spexe di la Signoria etc. Fo leto letere di Elemagna; et si ave avixo, che le galie di Barato, eapetanio sier Antonio Morexini, vien carge di tormento. È da saper, in questi zorni fo in Rialto procla-mado: tutti chi à danari a’ exatori vadino a darsi in noia, aliter, non hessendo conzi su li libri, poi sariano suo danno. Si dice, sier Antonio di Mezo à ro-bato ducali 3000 di tal raxon a le cazude. A dì 29. Fo ditto, Piombili aver levato le insegne di Spagna, perhò che ’l papa lo voleva tuor. In questa matina il luogo compì di brusaril fon-tego di tedeschi. È da saper, eri, poi licentiato pregadi, si reduso consejo di X, perchè diman è zuoba di la caza, et suol andar assa’ maschere per la piaza, e fu proposto di dar licentia, per questi 6 zorni, poter farsi maschare, et di una ballotta fu preso di no. Et fo fato capi di X, sier Antonio Loredan, el cavalier, sier Zacharia Dolfìm fi sier Pollo Capello, el cavalier. Da poi disnar, juxta il consueto, fo fato la caza su la piaza di San Marco, e tajà la testa a li porchi. Vi fu P orator di Franza, domino Zuan Laschari, et do oratori di Poiana. Poi compita, il principe vene, con ditti oratori, nel suo palazo, dove era alcuno donne invidiate, fè ballar et poi una collalion. A dì 30. Da poi disnar fo pregadi, et io lete queste letere : Di Ferara, di 27. Di le exequie fate al signor ducha Hercules, qual è stà sepulto a Santa Maria di Anzoli, portato con 1500 dopieri, 350 corozosi. Item, è stà piiblichà il testamento: lassa a don Fe-rando ducati 1000 di la camera a Panno, et tante possession, li dà ducali 4000 d’intra’ a Panno; a don Julio certa intrada, di ducati — a P anno, parte di possession e parte a la camera ; al Cardinal 3 ro-cheti ; a la marchesana di Mantoa una peza di tella di Rens ; a do fìoli fo di so fia e dii signor Lodovico, quali sono in Eiemagna, uno cavalo per uno di ducati .... P uno. Item, a 12 monasterij in Ferara lire 200 di bolognini im perpetuo a Panno; a la chiesia dii domo lire____di bolognini d’intrada ; a la nuora 100 braza di tella, videlicet a madona Lu-grecia, fo fia di papa Alexandro; a don Sigismondo .........Et avisa esso vicedomino, che ’l ducha si recomanda a la Signoria. Et è da saper, P orator suo qui era morto e Zuan Alberto feva P ofieio. Fo letere di Roma e di Eiemagna. E nota, si trata noze di la fia dii papa nel principe di Salerno, eh’ è in Franza. Item, la fia dii marchexe di Mantoa nel