57 Mccrcciv, • alciino li venisse dato alcun fastidio; el, secondo scrivono li fiorentini sono là, questa è stata una grande deslrution che hanno facto costoro, mazoi* assai de quelle fece l’almirante l’altro viazo, concludendo, piacendo a Dio, queste nave de bona rasoi) potrano esser qui per luto lo mese d’agosto, e poterono portar de tute specie in sino a la summa de ‘2500 cantari, et la mazor parte sarà peveri. Le tre nave veramente, e do charavelle, che restarono là per andar d’armata in corso, per via de homeni proprij, che forono in esse, se ha inteso, che hanno scorso tutti quelli mari, da la costa de la Media fino al Mar Rosso et roborono infinitissime nave de’ mori, ritornando de là tanto riche e chariche, che bufavano la roba in mar. E, ritornando un giorno da le diete parte per la costa de Calichut, se ridu-seno ad una insuleta, per conzar una caravella che facea aqua, et stando sopra l’ancora, se fece una gran fortuna de vento e di mare, e per le male sartie che haveano, do d’esse seo.rs.se per la testa, de le qual se perseno 50 homeni, e anche se perse una caravella, la terza nave, con l’altra charavelia, se salvò et se ne vene, con la sua gente, a le altre a Calichut, et li trovò queste altre, e determinò de se ne ritornar in qua, con la nave che gionse eri, et cossi, navigando por qui, se ne andò a fondi, ma ben se salvò tuta la genie. Et in vero dicono, che ’l fo una grandissima perdila, perchè la veniva richissima. Questo hè quanto se ha inteso iu sino a questo ponto, a la giornata se intenderà la cossa più particularmente; et di quello sarà degno di aviso ne dirò la verità a la magnifioentia vostra, a la qual de continuo me ri-comando e offerisco. De Lixbona, 16 de julio 1504. Johannes Franciscus Affaitatus. Magnifico et excellentissimo cloctori, domino, domino Retro Pasqualico, oratori veneto dignismno apud serenissimos reges Castella. Zonta a Venecia a di... avosto 1504. 53 Copia di alcuni avisi de Sophì, abuti per le tere di Cypri, de 8 zeiier 1504, zonte qui a dì . .. avosto. Capitolo donna letera de la excelentia de maistro Andrea da Cividal, phisico in Damasco, de dì 15 mazo 1504. Per molti nostri sono stà mandà panni rossi a vender in Alepo, por la gran rechiesta, clic hanno , agosto. 58 da quelli de la charavana gronda, che sono venuti con sede, con lo qual sono venuti molti, con bona stimma de danari, por comprar panni rossi por cl Sopbi, lo qual, secondo altirma quelli che in questi zorni sono vouuli con la caravana de Bagadello, liti obtenuto molte terre grosse, lontau da Bagadello cercini zorni tre. Lo signor de Bagadello ha gran paura, el fa gran preparamenti per resistor, tamen tutti erede, clic ’l ditto Sophì, facilmente el in breve tempo, htiverà in suo dominio, non solum Bagadello, ma tutti quelli paesi che confina con l’India, adeo che serà grande signor. F.l se divulga, che ’l ditto So-phì, da poi obtenuto predillo Bagadello, halli a venir verso Damasco. Copia de relation li a hit ta da i armeni venuti con l’aqua da le cavalete. Dicono, ditto* Sophì da mexi 7 in qua ha prexo i luogi soto nominati, et se atrova ad una sua citi nominata Gumma. I luogi sono: Tauris, cita grossa, la qual era de Alvan; item, uno altro paexe, nominato Sultania, el qual era del dillo Alvan; item, uno altro paexe, nominato Serva, e pini el paexe nominato Cassam, el el signor del dillo loco se chiama Murnechan; item, uno altro paexe grande, nominato Alathan, el qual era del ditto Murachan; item, uno altro paexe, nominalo Spacham, pur del ditto ; itevi, uno altro paexe, nominato Coras, etinm era del ditto; et fin qui comanda ditto Sophis, le qual sono a la volta di Levante. Dicono etinm, die ditto Sophis andava a campo ad uno castello, nominato Kesugella ; et dice, se non l'usse quel castello, vegniria de lotigo a la volta de Armenia. Ex litteris Georgii Nigro, secretarli, redeunti ex Constantinopoli, de die julii 1504. De le cosse de Sophis, ho trovato, che l’à dado ne la Persia, ad uno, nominatoCalambeì, aderente dii signor turcho, una rota ili 3000 persone, de la qual cossa se tegniva grandissimo scilentio. Copia de una letera, scrita per el signor turclio 23 * a la Signoria nostra, ricevuta a dì...... Sultan Bajasil, per la Dio gratia grande et potente imperador de 1’ Asia et Europa etc., a lo illustrissimo el excellentissimo et dign'tssitno doxe de la excellenlissima Signoria de Venecia, domino Leonardo Lauredano, salute el la conveniente demon-