525 MDXXII, NOVEMnRE. Sier Sebaslìan Zigogna fo al dazio dii vin, qu. sier Marco......102. 91 Sier Hironimo da Mula ili sier Aguslin. 112. 76 Sier Santo Zane fo al dazio del vin, qu. sier Alvixe........89. 97 Sier Francesco Pisani qu. sier Antonio, qu. sier Marin.......106. 80 Sier Piero Juslinian fo avochato grando, qu. sier Alvise.......83.102 Sier Alvise Zigogna fo zudexe al Mobile, qu. sier Bernardo......89.103 f Sier Andrea Malipiero fo castellali a La- vrana, qu. sier Polo.....121.61 Sier Lorenzo Diedo qu. sier Jacomo . 76.112 Sier Piero Salamon di sier Filippo . . 109.81 Sier Zuan Donado qu. sier Piero. . . 82.103 Sier Zuan Andrea da Mosto qu. sier Francesco.........95. 95 Sier Benelo Griti qu. sier Zuane, fo al dazio dii vin........98. 90 Sier Nicolò Boldù fu zudeze de Fore- stier, qu. sier Hironimo .... 103. 90 Sier Marco Moro fo camerlengo a Pa- doa, qu. sier Bortolomio .... 108. 91 f Sier Zuan da Canal qu. sier Polo. . 1 129. 63 È da saper: sier Marco Bembo rimasto Savio ai ordeni non era in la terra, andato a l’iove di Sacbo a compagnar sier Vicenzo Diedo podestà; però il dito restò ad inlrar . . . a dì... dito. A dì 26. La matina, nulla fo dito di novo. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta, et preseno una parie, aleuto li Cai di XL metcno parte in Pregadi di acrescer salario a odici, qual poi si con-vien meter in Gran Consejo e vien prese, però sia preso, che de ccetero li Gii di XL non possano meter alcuna parte di tal sorte, si non con lutto il Collegio dacordo. Et questa parie è sta posta, perchè li presenti Cai di XL messeno dar ducati IO di salario ai Calaveri eie. Fono capi del Consejo di X per Dezeinbrio : sier Andrea Foscarini fo consier, sier Hironimo da cha’ da Pexaro, et sier Hironimo Loredan. Da Bergamo, lettere di sier Hironimo Bar-barigo podestà e sier Alvise Barbaro capitario. Come el signor Prospero Colona con tulle le zenle spagnole et il marchese di Peschara erano levali, e vanno a la volta de Alexandria di la Paia, perchè più risona la venula de francesi. A Milan continua la peste, ut supra. A dì 27. La matina, nulla fu da conto da far noia. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonla per esser sopra monede. È lama veleno bandir quelli da bezi 5 todesebi, et quelli da 12 et cussi le parpagiole; sichè la terra è interdila, et si stenla a spendar lai monede. Tamen nulla fu fato, e non è tempo di far movesla di monede al presente, aleuto la carestia di biave, etiam di vino. Val la farina in fontego L. 8, soldi ... e di gran menudo L. 8, soldi.. .. Fo lelo uno brieve dii Papa, scrive a la Signoria, zerea le cose di frali di Corizuola, over di san Zorzi Mazor, persuadendo la Signoria, avendo dife-rentia con dili frali, si melino in iudici ecclesiastici. 1522 a dì 26 Novembrio, in Consejo di X 323 con la Zonta. L’anderà parte, che confermali tulli li ordini che parlano di questa materia, el a la presente delibera-lion non rep'ugnanli, de ccetero non si possi in alcun Consejo metter di crescer salario ad alcun re-zimento, oflicio over consejo, se prima la parie non sarà posta nel Consejo nostro de Pregadi per ti Consieri, 3 Capi di XL, 6 Savii del Consejo, et 5 di terra ferma, la qual non se intenda presa se non l'averi i Ire quarti di dello Consejo congregalo da 150 in suso. La qual parte essendo presa, poi sia messa nel nostro Mazor Consejo, dove la non se intendi presa se non l’averà i Ire quarti de le balóle del Consejo congregalo da 1200 in suso. Et cadauna deliberation fusse falta contra il presente ordine sia de niuuo valor et vigor, sotto pena a chi presumesse contra-venirli di privalion immediate de l’oflicio che liia-vesse, et de ducati 500 d’oro; di <]ual sia subito nolato debilor sopra li libri che se lieneno avanti la Signoria nostra. A dì 28. La malina non fu nulla, el poi disnar 325v fo Collegio di Savii. A dì 29. Da poi disnar, fo Pregadi. Fo dito esser chiami perché li Savii ai ordini voleno meler 3 galie al viazo dii trafego; ma nulla fu messo, e termina indusiar. Di Franza, dii Badoer orator nostro, fo lelo Ictere di 5, da Bles. Come il He ringralia la Signoria di le bone operation eie. Item per altre drizate a li Cai di X. Si ha il voler al tulio venir a l’impresa di Milano, e li preparamenti si fa e vien in persona, el oferisse a la Signoria nostra, volendola ajular, di darli Cremona • % (i) Le carte 323* 324 324* «odo bianche.