21 «nxxii, MARZO. 22 la sua andata in Anglia più non si parlava, c dii' Papa novo nulla se intendeva; che si ineravelgiavano. 11 ' Item, clic era nova il venir in Italia di 20 milia sguizari a stipendi dii re Christianissimo ; et come quelli di li non dubitavano, dicendo liariano a l’incontro 22 milia fanti lanzinech et altri. Scrive altre particolarità ut in littcris. IH Anglia, di sier Antonio Surian dotar et cavalier orator nostro, date a Londra, a di 8 et 11 Fevrer. Di la morte di monsignor de .... orator dii re Christianissimo, qual non è slà liono-rato a le esequie, e solo lui Orator nostro vi andoe. Item, come era zonto uno altro orator dii re Cliri- stianissimo chiamato monsignor de....... qual è stato dal He e auto audientia, dicendo l’andava in Scozia a protestar a monsignor di Albania si levasse de li aìitcr saria in disgrazia di la corona di Pranza ; sichè acertava il He et Cardinal di la bona mente dii re Christianissimo verso quella Maestà zercha le cose di Scozia. Item, come havia auto la lelera di P lmperador a quelli regenti in Biscaja per la rcla-xalion di la galia nostra, qual esso Orator P havia mandala al capilanio di dite galie, qual l’à mandata in man dii patron di la galia eie. Item, il Cardinal non ha voluto expedir la letcra scriveva lui a P Im-perador per tal recuperation, dicendo voleva veder che exito haveria prima la lelera de P lmpentdor proprio; et sopra questo esso Orator nostro si la-ticoe assai ma nulla li valse. Fu posto, per li Savii ai ordeni, che le do nave vanno in Soria, patroni videlicet Bendo Hagazon, Malio Verga, debano indusiar tino a Zuoba, aciò va-dino unite; su le qual va sier Francesco Bernardo designato consolo a Damasco, el qual Ila capilanio di quelle; el fu presa. Ave: 151), 4, 4. Fu posto, per li Savii ai ordeni, P incanto di do galie al viazo di Barbaria solito con don ducati 3000 per galia, videlicet 2000 di 3 Savii sora i oflieii excepluando li debitori dii sai, ducali 1000 de li X olile». Debano aver messo banchoa di 10 Mazo, et partirsi il capilanio a di 25 c la conserva poi, ut in parte. Item, messeno la batalatiou di Dollini. Ave 152, 4, 3 eie., et fu una di sier Anzolo Jusliuian qu. sier Alvise credilor dii re di Tunis di ducali 12522 grossi 12, per carta soloscrita per il He. Fo certo contrasto, atenlo che sier Zuan Maria Zorzi savio ai ordeni volse che quella di sier Anzolo Juslinian fosse condilionata, videlicet si ’I He contentava il debito. E parlò prima dito sier Zuan Maria Zorzi, che più non ha parlalo. Li rispose sier Jaeomo Doltin savio ai ordeni, e ben andò le do opinion: 66 di Sa- vii ai ordeni, 87 di Zorzi e questa fu presa, 6 di non sincere, i) di no. Fu poi licenlialo li parenti di sier Zuan Emo qu. 12 sier Zorzi el proeurator e di patroni di le galie di Barbaria è fuora e caratadori, et quelli non melcno balola. Et introno sopra le parlide fate per li Prove-dadori sora li ollicii a li dilli patroni dii debito dii predilo sier Zuan Emo fato per li libri di Avogadori exlraordinarii, et questo per Pamontar di ducali. . El sier Zuan Dolfin e compagni olim avogador, in questo caxo, vul non habiuo essi tre Savii potuto far et che ’I pagi di contadi per esser latrocinio lior legitima il Consejo. Andoe in renga el dito sier Zuau Dolfin, et parlò per il caso, et li rispose sier Alvise Badoer avochalodi patroni predilli, e ben mostrando che per P incauto poleauo luor qual debitori vo-leano fati, et si faranno di P olicio ili provedilori sora i oflieii excepluando quelli dii sai, ergo hanno potuto ben tuor sier Zuan Emo c la risposta è che za la Signoria prima fosse fato le parlide havia tolto in sì il debito di sier Zuan Emo o postu^ il stahcle a l’incanto, sichè diti patroni non poteva luor quello clic zà la Signoria havia tolto eie. Ilor li avogadori presenti sier Nicolò Dolfin, sier Alvise Moccnigo el cavalier, et sier Marco Foscari et sier Zuan Dolfin olim avogador, in questo caso, messeno che dille parlide fate per l’oficio di provedadori sora li of-cii siano anullade eie. come mal, el indebite late ut in parte. Andò le parte: 16 non sincere, 63 di no, 81 di si, el fu preso de si. A dì 9. Domenega la malina fo leterc di campo, di sier Andrea Griti proeurator proveditor zcneral et sier Polo Nani capitanio di Pergamo, date a Cimisello, a dì 6, horc 3. Come quel zorno erano stalo in consulto con li capitani francesi el do sguizari lutti, e scrive chi vi è stalo in ditto consulto, el come haveano terminato slrenzer Milan da 4 bande, aciò non li entri dentro viluarie, el maxime da la banda di Pavia per dove li vico viluarie e cussi doveano acamparsi. Item, come sguizari e altri cavali lezieri coreno fin su le porte di Milan e scaramuzano con li inimici. Di Crema, di sier Andrea Foscolo podestà et capitanio, dì 6. Como, per uno suo parti a hore 20 di Milan, par che ’I signor Prospero Colona, il marchexe di Peschara e domino Hironimo Moron haveano parla a li citadini el populo di Milan dicendo loro zelile d’arme el fanlarie esser disposte, ma persi sole non polriano mantenirsi senza el voler dii populo e però voleano saper la opinion loro; al che per alcuni li fu risposo come voleano tre zorni 12*