461 MDXXII, SETTEMBRE. 46*2 portar i bosoli a Gran Conseio siehè in lutto 30. La qual terniination fu fata con li Cai di X sier Zu-liun Gradenigo, sier Andrea Muda/.o, sier Dome-nego Capello qu. sier Carlo. 287* A dì 26. La ma t ina, fo lei ere di Roma di l’Orator nostro, di 22. Come il Papa slava meglio di la febre, tamen niun poteva andare in pa-lazo, e si slava con gran guardie, perchè la peste pur proseguiva et niun Cardinal andava da lui, et chi voleva qual cossa da Soa Santità li scriveva le-lere. Et che lui Orator andò a palazo et fo admesso da Soa Santità, et li lezè le teiere nostre, et ringra-tiò quella dii bon voler verso la Republica nostra, et coinè melevano a camino li -i oratori destinati a Sua Beatitudine. Quella rispose, sempre che i ve-gneriano sariano aceptadi aliegramenle. Scrive come le nave si aspectava per mandarle a Ithodi, dieno vegnir di Zenoa, non è ancor zonte; ma ben li fanti spagnoli erano preparali. Item, il Cardinal Sedu-nense slava meglio. Scrive de l’inlrar a dì . . ditto in Roma con gran pompa il signor Sigismondo di Esle fiol primogenito dii ducha di Ferara, vestilo d’arzenlo, con bella compagnia. Ave audieulia dal Papa, qual li fe’ bona ciera dicendoli non era di star a Roma per il pericolo di la peste. Li rispose, mai si parlirìa de lì (ino non havesse la gralia da Soa Beatitudine. Noto. La religion di Rhodi ha armato do nave lolle a Zenoa di bote 3000 l’una, e l’altra 2000, con darli lauto al mese di salario e cauzion di le nave in caso fussino da turchi prese o brusate. Le qual armano con fauli 1000 per una, et cargano di vituarie et monilion per mandarle a Rhodi. Di Pranza, fono ietere da Paris dii Da-doer orator nostro, da Paris, di 7 Avosto. Come era il Re zonto lì, et che l’era molto aslrelo di sopra, sì di Spagna, come etiam d’ingalterra, et havia venduto la gradella di San Lorenzo, che era tutta di oro mazizo in .... per ducati 50000, per haver danari. Di sier Zuan Vituri provedi tor di V arma-da vene Ietere di 15 di questo, date al Mortcr. Come erano cinque fusle di lurclii in Golfo .... le qual erano rcdule verso Budua ; tinde aciò la Dal-malia non habbi qualche danno deliberò audar Gno lì, e far redur la galia Pagana, et alender i lungi nostri non patiscano danno alcuno. Di altri rectori di Dalmatia fono Ietere di queste fuste. 288 Da poi disnar fo Pregadi, et leto molle Ietere fin tardi. Poi fo leto il parlido di far uno Procuralor con li modi qual noterò di solo, non nominando chi, et il Consejo mormorò inolio; unde li Savii non voi-seno meter la parte. È da saper. Fo posto un parlido a la Signoria per sier Zuan da Leze di sier Michiel, qual voi esser fato Procurator et prestar ducati 8000, con questo non babbi ad inlrar Procurator lìuodil 1530, et in questo mezo andar in li Consigli, come li altri Procuratori vanno et melando bulota. Et voi certo cauzion di haver li soi danari, videlicet ducali 2 nulla di zoic adesso in le man, e di altri ducali 6000 esser satisfate ili lutti li danari di la Signoria nostra, el voi entrar, o vachi o no, al tempo dillo Procuralor di la cliiexia di San Marcito. A dì 27. La malina fo Ietere di Constanti-nopoli, di sier Andrea di Prioli baylo nostro, di 29 Avosto. Come de lì la peste feva gran progresso, cl che ogni zorno giongeano olaclii de lì dii campo eh’ è sotto Rhodi, et non se ragionava de Rhodi alcuna cossa. Che la galia soracomilo sier Lodovico Querini con il suo precessor Baylo sier Tomà Coniarmi era per levarsi. Da poi disnar fo Pregadi, et prima si reduseno Consejo di X con la Zonta, et preseno una parte a requisition di sier Girlo Morexini voi esser procuralor, ma voi cauzion di haver li soi danari. Et preseno che 'I Procuralor sarà elcclo, che non si pagando di depositi dii ial dii 27 et 28, ovcro non suplendoli, possi esser pagalo da poi l’ubligalion fata a sier Andrea Lion procuralor dii Iralo di la pallà dii Moranzan, el quella possi far vender per soa salisfalion. Fu posto, per li Consieri, che li Auditori nuovi radino in sindichà da terra ferma per contento di populi nostri. Li quali sono sier Piero Morexini qu. sier Lorenzo, sier Beneto Barbarigo di sier Francesco, el sier Mariti Zustignan di sier Sebaslian el cavalier. Fu presa, 178, IO, 8. Fu posto, per tulli di Colegio, hcssendo venuti a la Signoria oratori di Padoa et di Treviso, che si continui quelli sora li exlimi; pertanto sia preso che li dilli debano continuar ancora per do mexi. 171,29. Fu posto, per sier Alvise da Molili el sier Vi-cenzo Grimani provedadori sora il colimo di Damasco una parie molto lunga zercha le cosse di co-timo, clic li merchadanti non possano decoetero de qui pagar colimo, come fu preso del 1517, perchè fa gran danno al colimo. E la parie sia revochada cl si observi, come si feva per avanli, ma li merca-