37 MDXX1I, MARZO. 38 45. Itcm, che ’I solecitava a far armala. Scrive saria boi) potesse remeler fanti in quelle compagnie sono lì a Corfù etc. Dii dito di 20. Come ozi era zonto lì sier Alvise da Coron ciladin eurtìoto, parie da Constanti-uopoli a dì primo Fevrer. Ucferisse di l’Orator nostro si dovea partir da Costantinopoli con la galìa Liona a dì 13, et havia confirmà la [iaxe con la Signoria nostra, e tra le altre cosse havia oblenulo che le nave nostre più non si facesse zercha a Garìpoli, etiam dilalazion di confini di Napoli di Romauia; et che zonlo a Negroponte, havia inteso da li ambasato-ri di Napoli di Romania come li comandamenti dìi Signor (ureo non erano slà aceptali, e che il Signor feva lavorar la sua armata in gran freta lino a lume di candela, havendo fato tirar in terra tulle le sue galle grosse, el che ogni selimana l’andava do volle in persona a veder lavorar dilla armala. Itemi, dice aver inteso, che il Signor havia mandalo a scriver li homeni da remo e falò far comandamento che tulli li spachi stessono preparali, sichè al primo comandamento dovesàouo cavalcar, nè sì sa per dove. 22* Item, che uno bassa con le sue zente doveva ca-valchar a le bande dì Hongarìa, fale le noze et feste di la sorella dii Signor turco maridada in Ferach bassa, eh’è uno di quatro consieri dii Signor turco; e che Perì bassa è quello governava et comandava el tulio; et come era slà fato capitatilo di Garipoli uno di Natòlia per li benemeriti di soi progenitori. Itcm, dice aver visto più volte il Signor cavalchar per Conslanlinopoli con (re o quatro cavalli, et che è mollo inimico di la italioti cristiana, e che havia tolto le provision a lutlì lì sui spachi cristiani sono in la Morea. Item, dice che per l’armata turche-scita era slà preso sopra l’ixola di Cìpri una barza rhodiota, patron Nizala, per Cholumbardo, carga di zenere, el che do nave syote se haveano rote per calivi tempi verso Stalimene. 23 Da poi disnar fo Pregadi per cottzar le galle di Barbaria, per mcler la parte di far Ire Procuratori, et fo il Principe. Fu posto, per li Savii ai ordini, alenlo le galie di Barbaria non babbi trovà patron, siali dato di più ducati. . . per galìa di 1’ oficio. Fu poslo, per sier Donado da Leze e sier Francesco Morexini savìì a (erra ferma, atenlo il bisogno dii danaro, che siano elecli nel Mazor Consejo uno Procurato!- per procurata a uno per Consejo, nè si possi acelar menor oblation di ducati 10 milia, pos-sino esser elecli cadami etiam si cazasseno in ditte procuralie; poi fo conzà exeeplo pare, fradello et fiol. La resliluzìon di quello prestano, siali fata di l’anno 1524 la mila el 1525 l’altra mila di le lattse si me-lerano; et da mo’sia preso che de preesenti sia posto una lansa da esser pagala la mila dìi 24 e l’altra dii 25 da far la restiluzion predilla. Et dilla parte non se intendi presa si la non sarà posta el presa nel nostro Mazor Consejo; la copia di la qual sarà qui avanti. Et leta la parie, sier Dona da Leze andò in renga, dicendo il bisogno di danari, che non si trovando danari sì farà mal, et che su Lio sono cavalli 54 di slralioli venuti da Napoli di Romania e per non aver danari non polcno esser expedili, poi questo Csinsejo vede il bisogno di mandar in campo. Item, le terre nostre non à alcuna custodia, però bisogna danari e danari presti, però à vululo meler questa parte alegando non è da observar lege in tanto bisogno per conservar il Slado, alegando certa hisloria dii Testamento vecchio clic volse coinbater il Sabato, eli’è conlra le leze, per vincer li soi inimici eie. Et poi li rispose sier Lunardo Emo fo Cao di X laudando il far di Proeuralor, ma non poner anga-rie per pagar chi sarà fallì Procurato!1, et si pagi di depositi dii sai non ubligati eie. Poi iterum tornò sier Dona da Leze suso, dicendo lui non haver questa autorità, et li padri primarii dii Colegìo non si voi sì fazi Procurator; però non trova la restituzìon; non voi si lochi li Monti per il suo ben proprio e che lui non havia altro modo, ma chi havesse di mejo metesse che lui entrerà, e niuit di Colegio nulla diceva. Poi parlò sier Mariti Morexini, fo avogador, lati- 23* dando trovar danari perche ’I bisogna; ma la resli-lution accade trovar il modo, però bastava a meler di far lì Procuratori e che ’1 Colegio sia ubligà in pena di ducati 500 venir con le so’ opinion al Consejo fra termine di zorni 4, zercha la restìtulion dii danaro di quelli impreslerano. El sier Francesco Mo-rexini savio a lerra ferma li rispose laudando la sua opinion et parte, senza zerchar altro. Andò la parte : 22 non sincere, 83 di no, 9i di si. Iterum balotala, 18 non sincere, 88 di la parte, 93 di si, et niuna cosa fu preso, perchè con eliclo la parte sta mal di far li Procuratori, ma di la restilulìon. Fu posto una parte per li Savii dii Consejo e lerra ferma, alento le presente occurentie, che de prcesenli siano elecli 3 Savii dii Consejo ordinari in luogo di sier Lorenzo Loredan procurator, sier Ili-ronimo Justìnian proeuralor e sier Luca Trun che compieno, elpossino esser electi quelli che polriano