MCCCCCVII, GENNAIO. 540 Fu posto mandar 2 arsilij in Candia, acciò restino lì con altri----che vi sono et ducati 6000 per armar, qual non siano mossi senza bordine etc.; fu presa. A dì 30. La matina andò in colegio sier Beneto Sanudo, vien capitanio di Candia, stalo mexi 28, venuto con le galie dii trafego, qual è sora .lesolo, stato do mexi a vegnir di Candia qui, con gran fortune; et pocho manchò la galia, patron sier Zuan Contarini, versso.........non si rompesse. Or referì, come è stato ivi capitanio et vice ducha mexi... ; et le fabriche fate, et altre cosse de lì ; et presentò ducali....., tuli venitiani, portati qui di vachantie dii ducha morto, li qual danari fo mollo acepti a la Signoria. Et il principe il laudò assai ; et fu electo subito dii consejo di X. Vene con optima fama. In questa malina le galie dii trafego intrò dentro, et la galia dii Zafo, patron sier Bernardo Boldù, qu;il trovò il padre ozi morto. El qual capitanio a dì 31 referì in colegio. Item, li fradelli dii vescovo di Vicenza levono scarlato, et fono dal principe alegrarssi, et cussi altri so parenti. Si aspela le bolle ; et dicitur si trata acordo col papa, videlicet dagi le bolle di Padoa e di Cremona, et etiam di quel sarà nominato di Vicenza ; e suo nepote, Cardinal San Piero in Vincala, qual il papa li dò il vescoa’ di Cremona, se li darà di penssion ducati 3000 a l’anno ; quel seguirà scriverò. Ozi fo tajà la lesta a una femena, havia robato, per assa’ valuta, la mojer fo di sier Mafìo Zen. Post fo consejo di X; feno li soi capi. A dì 31. Fogran consejo. Fato patron a l’arsenal sier Nicolò Pasqualigo ; post il colegio si reduse con la Signoria per letere aute di Napoli. 251 Copia de uno capitolo di letere di Hironimo Vianelo, scrite a la Signoria, date a Burgos, a dì 23 dezembrio 1506. El vene qui do navilij de la India, de la portione del re mio signor, li qual furono a discoprir patron Zuan Biscaino et Almerigo Fiorentino, li.qual sono passali per ponente et garbino lige 800 di là de la insula Spaglinola, che he da le forze de Hercules lige 2000; et hano discoperto terra ferma, che cussi judicano, perchè lige 200 de là de la Spagnola tro-vorno terra ; et per costa scorseno lige 600. Ne la qual costa trovorno un fiume largo in bocha lige 40; et furono supra el fiume lige 150, nel qual sono molte isolete habitade da indiani, vivono zeneral- mente de pesse mirabelissimi, et vanno nudi. I)a poi tornorono con alcuni de quelli indiani, et passo-rono per la costa de dieta terra lige 600, unde se scontrorno in una chanoa'de indiani, che a nostro modo è come un zopollo de uno pezo de legno ca-vado, andava a la velia, et passava a la terra ferma, con homeni 80, con molti archi et farge de uno legno molto lezier, come suro, ma fortissimo, et passavano a la terra ferma per prender indiani, che ha-bitano lì, de li qual non se serveno in alcun servitio, ma li mangiano conio nui altri cervi, caprioli et altri animali. Li nostri preseno dicli indiani, i archi de li qual sono de ebano, et sue freze, le corde veramente sono de nervi de bisse. Presa dieta chanoa tornorono a la dieta isola, dove li vene contra molti et molti indiani, zeneralmente con archi, et forno a le mano, li vinseno et introrono in dieta isola,Ja qual trovono mollo sterile. A la parte de mezo zorno, in uno piano, trovono tanta quantità de serpi et bisse et dragi, cbe era cossa de maraveglia, cridavano che parevano cossa molto admiranda ; tal drago era più grande cbe uno capo d’ oglio. Et è divisa la insula da un monte, 1’ una parte da septentrione, l’altra a mezo dì ; quella da septentrione è habità da questi indiani, 1’ altra da questi animali venenosi, unde qua dicono, cbe lhoro afirmano che mai passò niuno de quelli serpi a la parte habitada, immo che in tuta quella insula da quella parte non zè bisse nè altro animai simile. Visto questo, parlino dicti navilij et condu-seno 7 indiani, boni peoli de quella terra et costa ; et furono a uno loco, dove so dice Alsechij, et segui-teno 400 lige suso al ponente garbino per costa, et messeno in terra. Trovorono molli casali, de li qual usirono incontra molti indiani per acceplarli, et farli honor. Et dicono, che uno de essi avanti li haveva predicto, come era per venir certi navilij de levante de un gran re a loro ignoto, che haveria tutti lhoro per sui servi, et che tutti sariano dotati di vita perpetua, et le sue persone sariano adornati de varij adornamenti. Dicono, che, visto i nostri navilij, disse el suo re: Echo qui li navilij cbe za X anni ve dico. El qual re vene con uno pedo d’oro masizo ligato al pecto, con una catena d’oro, et una maschera, d’oro con quatro sonagli d’oro, de una marcila l’uno, a li piedi ; et con lui veniva XX indiani tutti con rna-scliare d’ oro a la faza, con nachare d’oro sonando, che pexavano da marche 30 l’una. Et quando veleno quelli de la insula con lhoro, incomenzorono a sde-gnarse et combater grandemente con saete advene-nade con li nostri. Erano lhoro da cercha 5000, el deli nostri smonlorono in terra 140; fono a le