6d mdxxii, letere di campo da Binasco, che nostri haveano pa- lilo di viluarie perchè le strade erano rote, et che hora sarano assegurale per le bone provision fanno. A dì 20, letere di Brixelle, dii Contarmi orator nostro, di 5 et 8 Marzo. Come erano venule lelere dii papa Adriano da Viloria, di 15. Come, havendo per lelere di la Cesarea ¿Maestà inteso la soa crealion al papato, e benché prima 1’ havesse inteso per altre letere, pur che, havendo l’Eterno Iddio datoli tal dignità, volea atender a pacifichar chrisliani per poter atender conira infedeli; e che le cose di Toledo e di Spagna erano aquielate, et persuadeva l’Imperador a passar in Spagna, e che ’1 (acesse preparar galie a Barzelona per condurlo a Roma, ltem, ha confìrmato confalonier de la Chie-sia il marchese di Manloa, overo capilanio; nè altro se intende di lui, solum che ’1 se ritrova in Bischaia. 39 Di Hongaria, fo letere di sier Lorenzo Orio dotor et cavalier, date a Istrigonia, a dì 28 Fevrer. Come la Maestà dii Re e di la Regina e altri de la sua corte erano parlili di Buda per andar in Bohemia, e cussi etiam lui Orator era partito; e che turchi zà comenzavano adunarse a Belgrado et fe-vano assa’ barche per butarle nel Danubio, tmde etiam loro hongari fevano assa’ barche per esserli a l’incontro; e che si stendeva a scuoder la exation imposta; e che erano rimasti quelli signori al governo di Hongaria, e che hanno grande speranza in lo njulo li ha mandato a prometer la Cesarea Maestà di 20 milia fanti et 300 pezi di artellarie et la persona di don Ferando suo fratello, etc. Scrive etiam altre particolarità; come dirò di sotto. Fo parlato in Colegio di far ozi Consejo di X con la Zonta, e tratar il modo di dar la restitution a quelli vorano esser Procuratori et presterauo ; et cussi fu ordinato. Noto. 11 lotho fa la Signoria non è ancora compito. Dicono sarà compito per Sabado, ch’é vergogna stagi tanto. Le zoje e denari e li deputadi se reduseno solo la loza apresso l’olicio di Exlraordi-narii, e tulli vedono le zoje. In questa malina, in Rialto, per deliberalion dii Colegio di lo Excelentissimo Consejo di X, qual ozi si reduse, et visto che madama Mariella Camello moier di sier____Moro, fo fia di sier Alvixe Corner da san Benedetto voleva non apresenlarsi per star in prexon, ma ben esser examinata e poi andar a caxa, dando segurlà di danari eie., cose che non si suol far; unde parse a sier Francesco Bragadin consier, sier Andrea Mudazo Cao di X, sier Donado Mar-zelio inquisitor et sier Alvixe Mocenigo el cavalier I Viarii di M. Saboto. — Tom. XXXIII. marzo. 66 avogador, di farla ozi proclamar. El cussi fo proclamata la dita incolpada aver falò dar la pegola a do caxe in questa terra di zentilhomeni, non nominando chi, ma si sà Dieda e Veniera, che in termine di 8 zorni debba aversi apresenlà, altramente si procederà contra di lei, la soa absenlia non ob-slante. Etiam fo chiamato uno Nicolò Albanese so famejo, incolpado haver dato la pegola ut supra, si apresenti, aliter, etc. El a questo modo è risalvato l’lionor di queste do donne Dieda e Veniera, quale per non haver voluto andar con ditta Caravella a un festin fé in pa- 39* lazo sier Marco Grimani nepote dii Serenissimo questo carlevar intervenendo il vescovo de Ivrea studia a Padoa, questa dona ordinò fosse a esse donne data la pegola, etc. Si dice non si apresenterà; ma ande-rà a Zervia a star dove à le sue possession, etc. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zor.la el fu il Principe. Di campo, da Binascho, fo letere dii Oriti et Nani, di 18, hore .... Come, havendo inleso il ducha di Bari, qual era a Pavia con zente assai dover venir a Milan per la via di Marignan, haveano mandati cavali e zente a quella volta et in diverse strade per intender la verità, el hanno inteso come voleano ben venir, ma che sono ritornali in Pavia dubitando in camin non esser assaltati, ltem, come monsignor di Lulrech havia mandalo il capilanio Carbon suo locolenenle con zente di là di Tesili verso monsignor di Lescu clic vien con bon presidio. ltem, le stafete corono in Franza solicilando la Chrislianissima Maestà vengi presto. ltem, solioita danari, etc. Fu poi Iralalo di trovar fondi a li Ire Procuratori preslerano danari, et poslo di obligarli la resli-tulion su certe cosse clic va al Monte verino; et disputala la materia, non fu presa. Fo posto, poter ubligar li deposili 1526 et 1527, considerando molli dii Consejo che non si troverà chi voj prestar, per esser la reslilution longa; etiam non la preseno. Fu posto la gratia di sier Antonio di Prioli qu. sier Marco, qual dona a la Signoria ducali 500 e voi uno castello in Istria chiamato Piamonle a livello perpetuo di ducali 300 a l’anno, sicome vien afiladoal presente per la camera di Caodislria ; et balolada, non fu presa.