251 MDXX1I, MAGGIO. 252 lar. Et cussi a di 20 di l’instante messeno la poliza fuora a ducati 10 per bolelin, a dì 22 di l’instante. Questa è nota avanti. A dì 19. La matina fo lelcre di Crema di sìer Andrea Foscolo podestà et capitanio, di 17. Come, per do spie rivate in quella bora state di sopra Milan per intender qual cossa dii Christianissi-mo re, riporta come erano gionti di quii di Saluzo fanti 8000 francesi, pezi 20 de artellarie et 400 ho-ineni d’arme per venir a socorer francesi è in Cremona, et che ’1 re Christianissimo era a Zenevre e veniva di longo, et 3 muli cargi di danari, quali andavano per pagar sguizari e farli ritornar a la impresa. Tainen di l’oralor nostro sicr Zuan Badoer dotor cavalier è molti et molti zorni non è letere. Lui ha scripto, ma è sta intercepte. Di campo, dii provedador Griti da Varo-la Gisa, date a dì 17, hore 13. Come il signor Prospero non era ancora levato per andar verso Saluzo : questo perchè le zente voleano una paga prima che si levasseno; el qual havia tolto tempo per tutto liozi a responderli quello voleva far. Il marchese di Peschara andò a Pavia per passar a far voltar Zenoa; ma si tien che lui col signor Prospero se unirano et anderano a devedar il socorso'vien di Franza. Monsignor di Lutrech è pur a Gedi, nè è partido ancora. 163* È da saper. In questi zorni, el ducha di Milan fece publice proclamo come ci perdonava a tulli milanesi e altri soi subditi quali li fosseno stali rebelli, et ex nunc venisseno a galder i loro beni che a tulli perdonava. Noto. Si ave li capitoli futi fra francesi et il signor Prospero, la copia di quali scriverò qui avanti potendoli aver. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta ; fo il Principe. Fu fato 4 di Zonta al Consejo di X che manchava, in luogo di sier Piero Querini intrò Con-sier, sier Andrea Griti procurator e provedador in campo, sier Valerio Valier si caza con sier Francesco Valier, qual è ozi intra dii Consejo ordinario, et sier-Alvixe da Molin procurator è amalato. Fato il scurtinio, rimaseno sier Francesco Bragadin fo savio dii Consejo, qu. sier Alvixe procurator, sier Nicolò Coppo fo Consier, qu. sier Jacomo,.sier Andrea Ba-sadona fo Consier, qu. sier Filippo, et sier Marco Gabriel fo Consier, qu. sier Zacaria. Do novi non più stali, videlicct Copo et Gabriel et......E nota, fu fato 2 ordinarii et do extraordinarii, vide-licet in luogo di do Procuratori fino che i polrano intrar. Item, scrisseno a Roma a 1’ Orator nostro zer-cha I’ orator anglico domino Guielmo Panzeo si ha oferto far bon oficio al suo Re, intervenendo la Signoria nostra, ringraziandolo etc. Item, scrisseno una lelera in Franza a l’Orator nostro, dolendosi di l’acordo fato per francesi col signor Prospero senza alcuna nostra saputa ; però parli al Re. In questa matina, 1’ orator di Ferara fo in Cole-gio, et monstrò letere dii suo Signor. Come a li zorni passali, havendoli scrito monsignor di Lulrech poi la perdeda di Lodi che ’1 voleva venir con le zente a salvarsi in Ferara, al che li rispose questa era cossa di farne gran consideralion, perchè tutta la indignation cesarea si conciteria apresso et con-tra di lui etc., per ¡1 che par Lulrech habbi haulo molto a mal usando stranie parole conira di lui ; per il che esso Ducha li comete parli a la Signoria che lui ha fato a bon fine, tamen si paresse altramente a la Signoria, l’è per meler il Slado e la propria vita; con altre parole. Unde per il Doxe li fo dito che non bisogna dir altro, poiché i hanno capi -tulato col signor Prospero. Fu termina in Colegio, havendo l’autorità di Pregadi, che Hercole Dimisoli qu. domino Beneto dolor, cavalier di'Pago, qual si à oferto armar una galla, presto sia aceptà la soa oblalion. Ave: 21, 8. Di campo, fo letere dii provedador Griti da Varola Gisa, di 17, hore 19. Scrive in conformità Io aviso hauto per via di Crema dii socorso vien di Franza, qual è zonto di quà da Saluzo, haulo sì per via di Crema, come per uno vien di Novara A dì 20, fo san Bernardin. Messe bancho do Soracomili in execulion di la parte presa, sier Polo Pasqualigo qu. sier Cosma e sier Luca da cha’ da Pexaro qu. sier Alvixe. Et sier Domenego Trivixan el cavalier procurator, savio dii Consejo, rimasto Zeneral, che molli credeva volesse rcfudar, par si habbi risolto di voler andar a servir la patria, licetsia di elà di ani... et non praticho in cosse marilime; et cussi aceterà. Di campo, fo letere dii provedador Griti, 164 di 18, hore 20, da Varola Gisa. Come li lanzi-nech, non havendo voluto andar di longi senza aver danari di le loro page, par ¡1 signor Prospero habbi provisto e datoli danari e vanno di longo, e le zente andavano verso Zenoa è sorastate, et insieme si unirano di là di Po per andar verso Saluzzo; con altri avisi, etc. Di Vicenza, di sier Andrea Lion podestà e