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MDXXIt, MARZO.
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    Vene I' oralor dii duella di Ferara per cose par-lieular di confini con Loredo, alcuni subdili ferare-si, eie.
     l	o terminalo, per li Savii, far ozi Pregadi di grande imporlanlia, e scriver in Anglia a quanto à scrì-to l’Orator nostro è lì, et etiam a l’Oralor nostro in Fiandra ; le qual lelere sono drizate al Consejo di X, et però fo ordinato Consejo di X con la Zonla a bona bora in Pregadi, et non vene il Prìncipe. Fi redulo ¡1 Pregadi, fo comenzà a lezer le letere et lo chiama il Consejo di X con la Zonla, et preseno di aprir la materia al Pregadi, con gran credenza.
    In questo mezo, dovendosi far scuriimo di 20 Savii sopra lì eslìmi dì padoana et Irevixana justa la parie presa, per il che molli zenlhilomeni di man-elio titolo che di XL sì Pano luor el lano grandissime procure, el ozi erano a le scale assà che procurava, et erano lì fanti dì Avogadori, quali è successi in loco di Censori, che li admoniteno alcuni a non procurar cussi a l’aperta, linde loro dìgandolì vìla-nia, per il che ditti fanti li anonliono a sìer Nicolò Dolfin e sìer Marco Foscari avogadori, non era venuto ancora sier Alvixc Mocenigo ¡1 cavalier, i quali redutosì in l’Avogaria, feno processo, et venuti con furia in Pregadi, feno publichar per Alexandro Bu-sìnello secretano, come loro Avogadori haveano mandato a la leze facendo l’oficìo di Censori tre zentilhomeni che stavano a le scale a procurar, vi-delicet : sìer Batista Zane fo podestà a Parenzo qu. sìer Andrea, sìer Piero Diedo fo zudese di Mobele qu. sier Anzolo, sier Francesco Balbi fo podestà a Piove di Sacho dì sìer Alvise, i quali sarano privi per do anni del Mazor Consejo, slar mexi ... in presoli e pagar ducati . . .
    Dì campo, vene letere dii proveditor Grifi c sier Polo Nani capitanio di Bergamo, date a Cazan a dì 13, hore . .. et 14, hore ... in zi-fra, qual si stele assai a trgzer di la. Scriveno
il	levarsi di dove erano prima alozali et venuti lì, nè haveano potuto andar avanti per causa di le vilua-rie, e che erano alozali lì, sìcliè il retroguardia era do mia vicino a Milan, el che sguizarì mostrano esser mollo gajardì e voler obtenìr l’impresa, e tanto più zonzendo monsignor di Lescut con quelle zente che si dice venir ; qual si aspetta vengi. Iteni, scriveno che quelli di Biagrassa haveano mandalo oratori a darsi a la Chrìstianissima Maestà, dove erano assà viluarìe. Item, che sì doveano levar e andar nostri alozar a Binasco; il reslo dì le zente alozerano lì a presso e vicino più a Milan per devedar non entrino viluarìe. Item, che quelli capitani francesi frequen-
fano il scriver in Franza; lien sia per soleeilar il He vengi ayanti. Item, scrive il partir dii campo dii nostro Governador per Crema, e zercha li fatili, nostri voleno danari ogni 3G zorni eie.
   Di Crema, dii Foscolo podestà e capitanio, di 15. Manda una letera haula da Lodi da domino Bassan da Potile, dì quel zorno, qual lì serive come per uno suo venuto ila Piasenza à questo avìso, che eri fo compido di dar la meza paga a li fatili venuti col ducha dì Bari, ¡1 qual è lì in Piasenza alozalo in caxa di conti Anguisoli et di Landesi. Il qual Ducha voleva passar Po e venir a Pavia, ma ila dilli colili fo adverlido che li exercili erano su la strada, sìcliè non poiria passar, et era meglio ìndusiar che Zanin di Medici zonzesse, qual si ha il suo zonzer a Bologna con 2000 fanti et 200 lauze e vieti in suo ajuto, overo che in quella sera dovea zonzer. Item, scrive come, eri la compagnia dii Gran Bastardo over Gran 32* scudicr liavia acompagnato missier Visconte, qual và in Franza per le poste, eie.
   Di Brcxa, di sier Hironimo da dia’ da Pc-xaro provedador zeneral, di 15, hore 4 et hore
7.	In la prima, advisa come à haulo lelere de li Pro-vedìlori di campo, manderano una grossa cavalcliala per assigurar le viluarìe anderano dì Brexa iti campo. Item, per quella di hore 4, scrive esser sopra-gionto uno brexano partito beri matina da Milano, el qual ritornando dal nostro campo, dove el fu a vender pan et fu preso a Giavri, spoglialo et menato in Milano, hebbe mezo con cerla laja di esser rclassato et essendo stà cognossudo da cerio con-dulor hebbe mezo dì otenir una palenle da domino Ilironimo Moron de non esser molestato per andar a tuor viluarìe per Milano per il bergamasco, dove non ha haulo impedimento alguno, fino nel bergamasco, dove poi è venuto li a Brexa. Referisse, lì in Milano haver sentito a dir che se ritrovava 15 milia persone pagate, olire le comandate di adoperarsi a uno segno dì una campana; et che si dìcea che ’1 Ducha dovea esser a Pavia, et che ’1 noslro campo era de verso Lodi et la strada de Pavia, non sapendo altramente parlìcularizar, excusandosì haver (emulo a dimandar simel cose. Scrive, liozi è lerzo zorno non hanno haulo letere di campo; sicliè le strade sono rote, per il che sarà gran danno a le vi-tua rie.
    Et venuto fuora di cheba il Consejo dì X, vice-doxe sier Nicolò Coppo per esser sier Piero Capello più vechio consier amalalo,
    Fu posto, per li Consieri, una gralia a uno pre’ Francesco Ricio di poter stampar una opera coni-