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MDXXII, GIUGNO.
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    in Ingaltem a Dobra, et era montalo con prospero tempo. Tamen di 1’ Orator nostro nulla si ha.
       Di Crema, di sier Andrea Foscolo podestà et capitanio, di 9, et di Bergamo, di rectori in conformità. Come il socorso di Pranza vien, et per uno explorator di Crema slato a Lion, passò Susa e andò fin a la Fereta, riporla che al Brianzoli, di là però di le Alpe, erano zonti 12 milia fanti, 400 lanze et pezi 17 de artelleria, eh’è l’anliguarda, e il He veniva driedo con il resto di le zente. 11 signor Prospero era andato con le zente su quel di Saluzo. Di Zenoa par habino nova, come l’armata che con-dtise Piero Navaro in Zenoa, chiamata Guascona, con la inlelligentia di Fregosi erano in la terra, esser intrida in porto di Zenoa e fata voltar quella terra a la devution di Pranza, et amazalo il Doxe signor Antoniolo Adorno, et preso Hironimo Adorno suo Iradello, et laiato a pezi quelli fanti napolitani overo lanzineeh restati a quella guardia; et questo ¡stesso si ave dii provedador Grili, il qual solicila si mandi danari et danari.
       Tamen, zenoexi hanno mandato do messi l’uno driedo l’altro, e tloveano tornar subito con teiere di aviso, et non è tornali, che si danno gran meraviglia, quali dicono le (Ione erano in li monasteri e li iloti in li frali ascosi, con ordine farli vestir frati bisognando. Tamen, la dilla nuova di Zenoa non fu vera, et mancho dii socorso di Pranza, che non si vete elfelo alcuno.
180 In questa malina achadele, che essendo venuti quelli avadagnono eri il palio dii schiopelo a Lio juxta il solito in Colegio, era uno pillo a le colo-netedil palazo per vederli venir, il quale caschò zoso, •dele in terra et morite.
        L’orator dii lurcho ha compralo assa’ panni di seda e di lana di danari li donò la Signoria, et questa sera partì con do brigantini et una barella, e con lui è andalo Alvixe Sabadin secrelario in Dalmalia, come fu preso di mandar, per far restituir quelli subdili dii Signor venuti in le nostre terre; al qual secretano fo dato la commission per Colegio.
        E da saper. In le lelere di Roma è uno aviso, come erano venute de lì assa’ lelere di zenoesi di cambio a pagar de li a spagnoli certi danari, che si lien habbino conzo, per non esser sachizali. Unde l’orator ispano si doleva di questo, dicendo, li spagnoli essendo indebiti sì partirano, et a questo modo il campo si risolverà.
        Di Verona, di rectori si ave dii zonzer lì dii Viceré va a Napoli, nominato Don Carlo di Noè fia-mengo, venuto per la via di Alemagna con cavalli
.. . . 1*] con lui il conte di Cariati, qual torna a Napoli; et è di primi dii Consejo dii lìe. Scriveno, in execulion di le lelere di la Signoria esserli andati
contro, et honorato assai, et alozato......et faloli
presenti. Scrive coloquii auli, e con diio Viceré e col conte di Cariati, qual dico ha commission di la Cesarea Maestà, bisognando, di far 10 miglia fanti.
Dito Viceré stele in Verona zorni ... poi partì per Mantoa e va a Napoli.
    Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla in materia pecuniaria, et fono su serar li Monti et camere per poterli ubligar a quelli impresterano per aver ollìcii. Altri non sente, et voi ubligarli do depositi dii sai di la Signoria, che restano liberi, zoò dii 24 et 25 ... . Siché fo gran disputazion, nulla concluso. Tamen poi se inlese aver preso che ’1 Colegio habbino libertà di poter ubligar ditti do depositi per ducali 50 milia, o per comprar oilicii o per al Irò.
    Fono fati do di Zonla dii Consejo di X, in luogo di sier Zorzi Pixani dotor et cavalier è inlrato Cou-sicr e di sier Marcho Gabriel è fuora per le leze per aver compilo Governador e non venir in Pre-gadi. E l'alo il scurlinio, rimaseno sier Domenego Trivixan el cavalier, procurator, savio di Consejo, che prima non poteva esser e si cazava con sier Andrea Trivixan el cavalier, era Consier, e l’altro fu sier Piero Landò fo’ Consier.
    A dì 12. La malina fo lela la nuova nolada di 186* sopra, che Zenoa era lornà sotto Pranza, che non fu vera.
    Eri fo dato licentia per il Consejo di X a do nave nostre, zoè la Tiepola c la......nolizate per
spagnoli, andar in Puia a cargar fermenti e condurli
o	in Spagna overo a Zenoa, dove vorano, et per la Signoria fu sospeso l’andata per intender qualcossa di l’armata dii Turcho. A la fin fo dato licentia se parlisseno. Et cussi si levono; hanno di nolo ducati
   Dii Zantc, di sier Piero Oriti proveditor, di 23 Mazo. Di armala turchescha, per avisi, par non ussirà si non 100 vele.
   Da Sibinidio, di sier Andrea Baiastro conte e sier Francesco da dia' Taiapiera provedador zenerai in Daìmatia, di... Come haveano mandalo uno presente al bassa di Scardona, il qual l’ha -vea acelà con aliegra ciera, dicendo non dubitasse-no fosse dà alcun danno su quello di la Signoria, per eh’ el Signor voi manlenir la paxe; et che expedito queste cose, voi andar con le zenle verso l’Hongaria; el che uno turcho havia lajà uno oliver sul noslro,