93 MDXSII, MARZO. 94 gnoria e andar Sopracomiti, et cussi fu proso, di acelarli, con questa condilion che li fosse ubligà la restitution il deposito del sai dii 1327, et che, o vo-lesseno prestar li ducali 500 a la Signoria in termine ili zorni . . . , over donar ducali 250, sicome in la parte si contien. Et poi fono baloladi a uno, et ca-zele sier Zuan Malhio Bembo (|u. sier Alvise e sier Pelegrin Bragadin qu. sier Arimondo, sier Andrea Michiel di sier Francesco, sier Zuan Jacomo Pisani qu. sier Nicolò. Et li rimasti sono questi con le ba-iote primi a armar: Sier Stefano Trivixan camerlengo e caslelan.a Veja, qu. sier Nicolò, qu. sier Toma procurator. Sier Francesco Griti di sier Homobon, qu. sier Batista. Sier Alexandro Bondimier, qu. sier Francesco, qu. sier Zuane. Sier Almorò Moresini fo podestà a Piove di Sacho, qu. sier Antonio. Sier Francesco Dandolo fo patron di nave, qu. sier Zuane. Sier Vicenzo Zuslignan, qu. sier Nicolò fo .. Sier Andrea da Canal, qu. sier Bernardo, qu. sier Zuane. Sier Domenego Zorzi, qu. sier Alvise, qu. sier Polo. Sier Jacomo Badoer di sier Ilironimo. Sier Zuan Batista Zuslignan, qu. sier Polo. Sier Andrea Contarini, qu. sier Thcodosio. Sier Zuan Batista Grimani, qu. sier Domenego. Ilcm, fu posto una gratia di sier Antonio Alberto qu. sier Jacomo rimasto Savio ai ordeni e non l’à età, voi imprestar ducali 50, la reslilulion come altri, et possi aver la età di anni 30 e inlrar Savio ai ordeni. E non fu presa. Fu preso una gralia di sier Nicolò Bondimier di sier Andrea, qual dimanda di poter andar Soraco-milo in loco di suo padre, qual poi ritornar Sora^ comito volendo, e voi esser il primo armi da poi li elecli per Gran Consejo, et voi prestar adesso ducati 400 da esserli reslituidi a la cassa dii Consejo di X fin anni do. Fu poslo la gralia di sier Lion Venier qu. sier Andrea el procurator, qual fo per li Avogadori in Quarantia chiamato per aver tolto danari a le Ca-zude di la Signoria per mal modo, eie., el bandito et have certa gralia di pagar di Monte nuovo, al 56 * presente voi donar a la Signoria ducati 300 et esser asollo dii bando. La qual parie è sta posta una altra fiata e non presa, et fato Cao di X in loco di sier Nicolò Venier è cazado per questo solamente sier Marin Corner. Ilor ozi non fu presa, ma si prenderà uno altro Consejo. In questa matina, vene il Legato di la Chiesi;» episcopo di Puola in Colegio, el monslrò una lelera à scrito il Papa al reverendissimo Cardinal di Medici, qual fo leta ; la copia sarà qui avanti. A dì 28. La matina fo letcre di campo, Crema, Bergamo et Brexa, il sumario di le qual è questo qui sollo scrito, zoè : Di Brexa, di sier Hironimo da dia’ da Pe-xaro provedidor zeneral di terra ferma, date a dì 25, liore 4. Come, per uno venuto da Hezo, di veduta si ha, domino Zanin di Medici Domenica, che fu a di 23, passò per quella cità con zerca cavalli 600, e per quanto senti dir potevano esser parie a la li-ziera et parte homeni d’arme, e bandiere 10 di fanti qual lui numerò, non sapendo altramente distinguer il numero; qual zelile andavano a la volta dii duca di Bari. Item, come da Bagolili hanno fato mandar uno a Trento, qual à referito a quelle bande, da poi partì il Duca esser slà facto alguna nmtione di gente. Item, per uno milanese vernilo a scuoder taglie di brexani presi a Milano, ancor che mollo riservalo babbi fato relation, diceehe ’I signor Prospero non si lassava intendere che 1’ havia facto far monilion di viclualia per 3 zorni a tutte le zonte, de l’ordine dalo che al son di una campana tulli fessemi la sua faclion ordinala, e dice come il Ducila aspectava Zanin di Medici con 200 lanze, 400 cavalli lizieri et 4000 fanli. De campo, si ha che francesi haveano conduto li sguizari erano a stipendio di fiorentini, che poleno esser da 1200, quali haveano a passar per questo brexano, eie. Di Bergamo, di sier '/Man Vi turi, podestà e rieecapitanio, di 24. Come francesi voleno Milan per assedio, el la cosa anderà a la longa si ben il populo menulo patisse di fame; tamen à liauto per via certa, in Milano esser assaissime vituarie, et li villani di ftiora sono con Milano e fariano ogni (Sterminio per ajularlo conira francesi; el milanesi voleno gran mal a la Signoria nostra e a nostri subditi più di quello voleno a francesi, perchè dicono la Signoria tien francesi in Italia ; et milanesi hessendo sta preso qualche uno de li nostri soldati el altri suhdili, li hanno[coniprati el amazali, il chè inteso il signor Prospero ha prohibito questo. Sichò hanno mal animo conira de nui, e per francesi vien favoriti quelli dii Morde di Brianza, che sono li pezor che sia: la causa non sa, si non qualche grosso Iri-bulo che habino da loro. Itevi, scrive, ozi è venuto