411 UDXXII, 259 * A dì 11. La matina non fo dillo esser lelerc da conio, ma solum grandissimi caldi, che non si poi star al mondo. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonla. A dì 12. La malina vene in Colegio lo episcopo di Scardona domino Thomaso Negro dalmalino, come orator del Papa novo a lutti li potentati del mondo chrisliano destinalo, et ha letere di credenza universal. Disse come questo Zugno fo in Spagna dal Papa, al qual expose li eminenti pericoli turche-sci» a ruma di la christianilà. Unde comosse mollo Soa Santità, proludendo quando el sarà a Roma farà ogni cossa. In questo mezzo I’ ha fatto suo orator a tutti li principi el Signorie christiane, exorlandoli aiutar il re di Hongaria contro turchi eie. Il Doxc li disse, per nui non ha manchato, né mancha, ha-verno fato una armata di 50 galle, il Zeneral è fuora, ma non bisogna nui siamo li primi a comenzar. El lui exortò a far union conira il Turcho. È sialo in Franza dal re Christianissimo. Da poi disnar, fo Colegio di Savii ad consti-lendum. Fo menalo al ponte di la Paja la galìa dii Provedador Vituri va in armada, nuova,