323 MDXXII, GIUGNO. 324 f Sier Francesco Foscari, fo savio dii Consejo, qu. sier Filippo procuralo!’ 138. 66 Sier Zuan Venier, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Francesco.....87.108 Et il Foschari chiamalo a la Signoria introe, et sier Alvise di Prioli, prima eh’ cl fosse balolalo, andò a la Signoria, dicendo ha do offlcii con pena e non puoi atender, zoè Inquisilor dii Doxe defunto et sora P Arsenal. Tamen li Consieri terminò di balotarlo, e lui andò pregando non fusse voleslo, però ave si poche balote acciò l’atendi a 1' Arsenal. Fu posto, per tutti i Savii, che con il nome dii Spirilo Santo Mercore a di 2 Luio el zorno di la Nostra Dona, sier Domenego Trivixan cavalier procu-rator electo Capitanio zeneral di mar metti buncho, et poi zorni .... li sia dà il stendardo e vadi via. Item, sia armado altre 10 galie soli), et per adesso in questa terra 5 galie, sichè babbi il numero di 50 galle. Et fu presa. Ave: 182, 15, 1. Fu posto, per li ditti, il primo Gran Consejo e-lezer si debbi per scurtinio et 4 man di eletion in Mazor Consejo uno altro Proveditor in armada, hab-bi termine zorni 3 ad acetar, e poi acetado non possi refudar sotto pena di ducati 500, et possi esser electo di ogni luogo, officio et rezimenlo, ut in parte. Et fu presa. Ave: 197, 8. Fu posto, per li Savii a terra ferma, riconzar la parte dii far di Procuratori, in questa forma, che siano aceptà oblation da ducati 10 milia in suso et la reslitution sia il restante dii dazio di la masena % dii 23 et 24, non ubligato che più di la mità il resto da poi in li altri anni di dita masena, satisfali sarano li Procuratori antiani, ut in parte. La qual parte fu fata notar per quelli voleno esser, eh’ è sier Piero da cha’ da Pexaro, et sier Andrea Gussoni. Et a F incontro, li Savii di Consejo messeno star sul presodi ducali 12 milia, ut in parte. Andò le parte : .... di Savii di terra ferma 86, el di Savii dii Consejo 119. E questa fo presa. E poco da poi inteso li Savii dii Consejo nulla lmveano fato, et quelli voi esser Procuratori non voi dar ducati 12 milia. Poi messeno tutti i Savii d’acordo una altra parte, che quelli vorano esser balotà Procuratori presti da ducati 10 milia in suso, la reslitution, la mità su li denari di la masena 23 et 24, et il resto su li altri, da poi satisfali li altri primi Procuratori. E nota. A li altri 3 Procuratori fo dato solum il terzo su questa masena 23 et 24 ; sichè questo è gran parlido. El fu presa. Ave balote 42 di no, il resto di si, e fu presa. Ave 150, 44, 2; la copia di la qual sarà qui avanti posta, et se dia meler a Gran Consejo, altramente è di niun valor. Ancora fu posto, per li Savii, che al publico incanto in Rialto, per 1’ officio de le Raxon vechie, sia venduto il novo datio posto al Moranzan di soldi 8 per barella eie. ; il qual dazio si scuode per ditto o-ficio e lo voleano affittar, el venuti sopra l’incanto, mai poteno passar di fìtto a 1’ anno ducati 913; onde il Colegio terminò di venderlo, et non afilarlo. Fu posto, per li ditti, una nova angaria, che per una volta solamente tutti quelli stanno in le caxe da ducali 6 in suso di fitto pagino grossi 2 per ducati persi a l’officio di Governadori di l’intrade. Sier Faustin Barbo e sier Pandolfo Morexini savii a terra ferma voleno la parte, con questo, da ducali 25 di (ito in suso pagino grossi 4 per ducalo. Andò le do opinion; ma il Consejo atese a la loro spizialità, et fo mal fato. Li do Savii di terra ferma aveno 59, et il reslo di Savii 137, di no 3. Et questa fu presa. Sier Vetor Duodo, sier Anzolo Dolfìn Cai di XL, introno in la opinion di do Savii a terra ferma. Fu etiam posto, per li Provedadori sora l’armar, che quelli di le ville di terra ferma che sarano chiamati andar in armada, debano venir exenti e non exenti etc., et padre, fioli o fradelli per loro, et habino di comuni ducali 5 per uno oltra la paga li dà la Signoria e non più, ut in parte. Fu presa. Dii provedador Griti fo letere, in risposta di le nostre scritoli per il Senato, zercha mandar dal signor Prospero Colona a dirli dagino cauzion a francesi possino andar in Franza, aliter che non si porà far di meno di alozarli sul nostro. De lngaltera, fo letere di li oratori nostri Surian et Contarmi, date a Londra, a dì 7, 8. Come l’Imperador è ancora lì, aspelava la sua armada che non era zonta, qual vien di Spagna, et le galie venivano discargale, zoè le nostre, per armarle de anglesi con meter solum 100 homeni di le galie per uno, et par il Re habbi dillo che non parerà di nuovo a la Signoria questo, perchè altre fiate la Signoria si servì di 7 nave di le soe conira il Turcbo. Item, in la materia che si trala con li agenti 208* cesarei, scrìveno tutti do oratori uniti, che li capito- li dete esso sier Gasparo Coniarmi al Gran canzelier li erano stà resliluidi, et che il Cardinal Eboracense havia ditto lui voi esser quello fazi uno acordo et una liga trina, Imperador, il Re suo, e la Signoria nostra, e ch’el faria li capitoli, et ge li moslreriano a diti oratori; et che la Signoria è in la liga col suo