4-23 MDXXJI, ACOSTO. 424 cosse de turchi, pertanto a requisilion dii ditto san-zacho li sia fato salvo conduto per armi 100. 151, 5, 13. Fu posto, per li Consieri, una taia al Podestà di Asolo ut in parte. Ave 174, 11. 2GG A dì 26. La malina, vene in Colegio l’orator anglico, al qual fo leto la risposta dii Senato. In questa malina, in Colegio, fu termina, che sier Nicolò Zustignan va Baylo e capilanio a Napoli di Romania, sier Francesco Michiel, sier Francesco Memo vano Consieri, atento non hanno pasazo, non li cori il tempo. Et fo conira le leze. Inlroe Cao di XL a la bancha, in luogo di sier Francesco Foscarini acelò castelan dii Scoio di Napoli di Romania, sier Piero Alexandro Lippomano, qu. sier Nicolò, non più stato. In questa malina seguile uno caso, che un Salvador da Loro slava a ... richo, fo in leto amazalo non si sa da chi ; ma datoli molte ferite, toltoli danari el ori di caxa. Il qual è zorni 6 si havia mandalo in una da cha’ Signolo de puovolo, ma non sposada. Vene l’orator di Mantoa con letere, il Papa esser zonto a dì 10 a Zenoa, dove stele solo una hora. Il ducha di Milan el il signor Prospero Cotona erano lì, li basono il piede, et parti per Livorno. Poi si dice vera a Pisa, Fiorenza et Bologna per causa del morbo è a Roma. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonla. 266* A dì 27. La malina, fu preso do triestini in San Francesco di la vigna. Si dice è quelli ha mazà Salvador di Loro. Fo esaminati eie., ma non sono in colpa et fono relassali. Di Roma, di l' Orator nostro sier Alvise Gradenigo, di 23. Come il Papa a dì 19 era zonto a le Speze, e si aspetava a Civitavecchia. Lui Orator iusta i mandali il dì sequenle si partiva per Civitavecchia et exeguiria etc. Cardinali et altri vanno conlra. Veneno in Colegio l’orator cesareo et anglico insieme, dicendo che la Signoria scrivi in Franza voy lassar le forleze al ducha di Milan. Vene l’orator dii re dì Franza, domino . . . ....... da . . . ..... Da poi disnar fo Consejo di X semplice per spa-zur presonieri, et li Savii si reduseno a consultar di scriver. 267 A dì 28. Fo Gran Consejo, fato Patron a I’arsenal e niun passoe. Il resto di le voxe tulle pasoe. A dì 29. Da poi disnar, fo Pregadi. Fu posto, per i Savii, balotar li 6 Oratori vanno a Roma, e chi bavera più balote resti ordinario in luogo di sier Alvixe Gradenigo. El cussi baiotali rimase sier Marco Foscari il più zovene 144, il Zustignan 84. Fu fato scurlinio di 6 sora la reformation de la terra, in luogo di sier Francesco Donado el ca-valier è andado capilanio a Padova, sier Marco Orio e sier Piero Trun vanno reelori a Verona, sier Antonio Sanudo va podestà a Brexa, et sier Ferigo da Molili è intrudo savio a terra ferma, et uno altro che mancha. Et rimase sier Polo Donado, fo podestà a Padoa, qu. sier Piero, sier Marin Corner, fo cao di X, sier Lorenzo Corcr, fo consier, sier Polo Valaresso, fo cao di X qu. sier Ferigo, sier Toma Mocenigo, fo savio a terra ferma qu. sier Lunardo el sier Piero Contarmi, fo savio a terra ferma, qu. sier Alvixe. Fo leto la (etera..... Fo posto, per li Consieri e Cai di XL si baloli li 5 oratori che vanno a Roma, exceplo sier Piero da Pexaro procurator, e chi bavera più balole resti lì orator ordinario. Ave 173, 12, 1. A dì 30 ditto. Da poi disnar, fo Pregadi per expedir la materia di eri......... Fu posto, per li Consieri, certa confìrmation di livello à fato, overo vendeda, le monache di San Rocho e Santa Margarita. 151, 14, 7. Fu posto, per li diti, una taia a Verona di certo caso sequito la note in caxa dii conle Nicolò di San Bonifazio. Ave 161, 1. Fu posto per li Savii sora le aque, vacando uno oficio di stimador, quello se babbi a vender per il ditto officio. 147,29. El redulo il Consejo di X, feno Cai sier Zulian Gradenigo, sier Andrea Mudazo e sier Domenego Capello, stati altre fiate, per il mexe di Septembrio. A dì ultimo Avosto fo letere d'Ingoi terra 267* di sier Antonio Surian dotor et cavalier, orator nostro, di 12. Como le galìe di Fiandra ancora non erano stà licentiale. Imo non voi etiam per terra si mandi robe di qui, fin non zonzi la nostra risposta. Scrive coloquii col Cardinal, qual voria acordar la Signoria con l’Imperador e ne desse la investitura de le terre con darli ducati 500 milia. L’Orator disse è troppo: la Signoria ha speso tanto et spende in armar galìe; con altre parole ut in lil-teris. Scrive englesi non voria più guerra con Franza, et voria se aquietasse le cosse. Da poi disnar fo Gran Consejo, fato do avoga-dori di Comun in luogo di sier Alvixe Mocenigo el