605 UDXXIII, FEBBRAJO. 606 brichar, che sperano mediante dito ciecho, eh’ è ben voluto nel paese, di ritornar la terra con tempo in pristinum, vel quasi. Fuste de infedeli assai atorno questo regno da questi tempi sono, et prendeoo navilii con Tormenti vanno per Messina e per Malta. Ho scrito de le occorenlie de qui al continuo al clarissimo Zeneral, che se atrovava in Candia con galle assai, e la speranza di questo Regno, per Dio, è in l’armada di la Sublimità Vostra. Scriveno di Candia, el clarissimo Zeneral di dì in di esser ben avisato di le cose di Rhodi, e questi cavalieri vengono di quel locho, mollo si laudano di la prudenlia di Soa Signoria. In Messina dona ducati 4 al mexe e paga per 3 mexi a chi voi andar a Rhodi e non trova. Nostro Signor conservi dito locho, et exalti et prosperi Vostra Sublimità ad vota, in la cui gratia mio fradello el mi si racomandiamo. Tenuta a dì 12. Fin a di 8 nou era zonta l’armala di Napoli in Messina. 371 A dì 3. La matina, fo lettere di Bontà, di sier Alvise Gradenigo orator nostro, di 29 dii passato. Come el Viceré di Napoli havia monstralo la letera di Gabriel da Martitiengo, che da Galipoli li scrive il perder di Rhodi, e che il Papa lachrimò dicendo : « Tamen non la voglio anclior creder ». ltem, come il Papa havia eledi 9 cardinali, 3 per ordine, con il qual voleva far congregatóon sopra queste materie contra turchi, el havia ditto a li cardinali, che : ex mine lui non si curava di far spexa nel papato, daria la intrala e fin el suo regno e porteria una inilria cremcsina per spender il resto contra turchi, qual pretende la ruina de chrisliani, et che ’1 desiderava pace tra li potentati chrisliani; con altre parole, et colloquii hauti con esso Oralor nostro. ltem, la venula dii Viceré di Napoli è slà per le cose lurchesche, perché edam lui teme assai. Scrive come in Maioricha, havendo quella ixola falle molle motion contra il Re, quella Maestà li ha man-dà alcuni navilii e nave con zelile. Qual dismonlale in terra, hanno usato conira maiorchini gran crudeltà, amazando done erano in chiexia el pulì eie. ut in litteris. Conclude, il Papa ha bon voler, e li cardinali averli ditto, la prima cosa se dia far é pa-cifichar chrisliani. Di Napoli, dii consolo nostro Lunardo Anseimi, di 24. Come de lì era venuta nova dii perder di Rhodi, ma non la credevano; et altri avisi de lì non da conto. Fu dito sul lardi una nova, auclore inzerlo, per uno vien di Zara, come turchi haveano hauto Sibi-nicho eie. Da poi disnar, fo Pregadi, el Ielle le lettere tutte calive di la perdeda de Rhodi; ma di Roma il bon voler dii Papa. Fu posto, per tutto il Collegio, de elezer de presenti do Provedadori sora l’arsenal con pena, potendo esser tolti di ogni loco e officio, etiam continuo, e di quelli fosseno in officio, con pena eie. per tutto Septembrio, con l’auctorità di altri. Fu presa. Ave: 187, 3, 1. Fu tolto il scurlinio: rimaseno sier Andrea Griti procurator el sier Piero da dia’ da Pexaro procu-rator. Il qual Grilli procurava non esser. Fu tolto sier Hironimo da dia’ da Pexarp fo Pro-veditor sora l’arsenal, qu. sier Bendo procurator, e non fo provado per esser sora le ai tellarie per il Conscjo di X. Il scurlinio sarà posto qui avanti; i quali il dì drio introno. è Fu posto, per i Savii, che li 6 Oratori doveano andar al Pontefice si debano partir per tutta la prima settimana di quaresima, in pena di ducali 500 per uno, ut in parte. Fu presa. Fu posto, per i Savii di lerra ferma una parte, che cadaun che fa semenar e semena campi 100, debbi nel territorio trevixan far semenar campi 100 de canevi, et la Signoria sia obligà luorne 150 mie-ra, ut in parte, e il pagamento di danari di la cha-mera. Sier Alexandro Foscari e compagni Patroni a P arsenal, andono a la Signoria dicendo tal danari é ubligà a loro; messeno star sul preso. Parlò il Foscari; rispose sier Hironimo Querini savio a lerra ferma, e li Savii a i ordini messe indusiar. Ave la parte 55, et di Provedilori a l’arsenal 63, et 76 di Savii ai ordeui. Iterum balolala: 63 di Proveditori a P arsenal, Savii ai ordini 132. Da Selenico, fo lettere di sier Andrea Ba-lastro conte e capitanio, e sier Francesco da dia’ Taiapiera provedador zeneral in Dalma- tia, di 13. Come haveano, quel sanzacho dii..... dover corer de li, però si provedi di custodia, eie. Siché non é vera la nova fu dita questa malina, dii perder di Sihinieho. Fu posto, per li Savii (ulti, mandar a Sibinicho 200 fanli immediate sotto li capi parerà al Collegio, come però fu deliberalo, et 100 cavali lezieri di stralioti. Noto. Il Galiii di Bologna è lì con 100 fanli. I)a poi, sier Alvise Mocenigo el cavalier, consier, uno di Ire deputadi, per esser muda la Quarantia