MDXXII, DICEMBRE. 548 neliani, i qual ducali veneliani in levante core lire C soldi____I’ uno; nè si spende nitro dia questi ducali e ungari, et moneda veneliana si la é, el lornesi di rame. De le corone si perde grandemente e altri ori, adeo di quelli di la nostra armada in Caudia hanno Tutto assà mal per la sorte di ori e rnonede haveano; ma sono tanti lornesi, ch’é una cossa stupenda. Ho voluto descriver di queste monede per farne memoria. 337 A dì 18. Fu compra per la Signoria la paiada de san Zulian, che have al lotho Antonio Vardabas-so caxaruol per li 5 boleti ni have da Grassello co-mandador con darli il quinto di quello li tocheriai hor fo compreda per ducali 700U, videlicet darli ducali 5000 contadi el ducali 2000 scolili in dacio di grassa ; 1« quul a lui li sta per ducali 10000, el fu contentissimo a darli. El la Signoria farà uno altro lotho, e la melerà per ducali'10 milia. Al qual Antonio Vardabasso par una note per alcuni iotoni li sia stà dà pegola a la porta, et stridor a la caxa ; ch’é una mala cosa, et si voria far provisione. Etiam la Signoria nostra ha posto uno altro lotho, zoè le do palude, quella de Sionzello et di la Granza vano per Sii a Treviso, videlicet l’angaria di le barche, burchii, zalre eie,, novamenle posta, qual non si sa ancora quello si traze a l’anno, ma l'hanno lato capo ducali 15 milia, a dar ducati 3 per bolelin, et stirano piexi numero.......con boletini...... milia. Et fo principialo a secar per Lodovico di Oratio bolognese sunBvr de cambii, el con furia ogni dì si va serando; siclié la Signoria nostra è su questi lolhi, che mi par vergogna. Da poi disnar, fo Collegio di Savii, ad consu-lendum. A dì 19. Si have lettere di Crema et Bergamo. Come li spagnuoli, erano al soldo del ducha di Milan, erano assà di loro parlidi, el andavano a la volta di Luca per haver ducali 40 milia, che par luchesi promelteseno dar in aiuto dii Ducha nitrato in Stado clie’l fusse, e voleno haverli. Ancora si have questo aviso per via di Brexa. Et l’orator di Manloa vene in Collegio a dir tal nova, el di una nave di zenoesi partita con una altra per'nome di la Heligion per mandarle a Napoli ad armar et levar fanti e andar al soccorso di Hhodi, per fortuna si à rola. Siché par le stelle a sio socorso sia contrarie. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonla, el fu preso la gratia di sier Davil Bembo fo niandà zoso di Consejo per haver procurato, el di sier Almorò Dollln qu. sier Alvise, da Sani’ Anzolo, per haver tolto più de una ballotta al capello, poi fo assolto per il Consejo di X. A dì 20. La malina, si have replication di nostri rectori dii partir di spagnuoli, el etiam lanzi-nech, quali vanno a Trento per andar a caxa loro. Crema et Brexa scriveno in conformità. Di Boma, fo lettere di l’Orator nostro, di 15. Come il Pontefice si havia doleslo la Signoria non ubidiva a li soi hrievi mandati iercha alcuni possessi, pregando la Signoria li fazi ubidir. Item, la peste è quasi cessada ; il Papa fato concistorio, ma solum 6 Cardinali se ritrova in Homa, il resto sono fuora. Da Napoli, di Lunardo Anseimi consolo 337* nostro. Avisa di la nave zenoese che veniva lì per armarla per conto di la Religione e andar a soco-rer Rhodi, esser per fortuna rota; l’altra vien di longo. Item, che di la nave nostra Semilecola, quul quelli volcano armarla et mandarla a Rhodi .... Da poi disnar, fo Pregadi per scriver a Roma. Et vene lettere di Brexa, di 18, di sier Antonio Sanudo e sier Loreneo Bragadin rectori. Come haveano da domino Marco Antonio Martinen- go condutier nostro, era.....che lanzinech 1500 erano partiti et zonti a Codiai e ritornano a caxa loro, et rechiedeno vituarie per i loro danari et haver dd pesse, nè faranno danno alcuuo sul nostro; ttnde li provedeno de viluarie. Fu leclo il sumario di la scriptura lexé in Collegio domino Hironimo Adorno oralor cesareo, in materia di quello si trala. Et non volse fusse tolto copia. Qual è di questo lenor ...... Fu posto per i Savii una lettera a l’Oralor nostro in corte zercha queste malerie et acordo si trata, e li oratori non voi t’honesto. Fu posto per i Savii tutti, per asecurar le terre de D.limali«, Zara e Sibiuico, sia obligà ducati 2000 dii trato di le pallade di Sii, eoli questo si spendi in fabriclie eie. 147, 4, 2. Fu posto, per li Consieri, una taia a Udene. 143, 9, 4. Item, una a Treviso. Ave, 130, 9, 3. Fu posto, per tutti di Collegio, dar il dazio, eh’ è zercha ducati 20, di alcune zere bianche lavorade che l’oralor dii marchexe di Manloa manda per queste feste di Nadal ul suo Signor. Et il Consejo mormoroe di questo, unde sier Francesco Morexini savio a (erra ferma andò in renga a dir al Consejo il bon oficio leva dito oralor in avisar la Signoria zerca sle malerie, e non fu lassato compir e vene zoso. E la parte fu presa. 161, 32, 1.