183 MDXXH, APRILE. et lelo le lelere. Fu posto per i Savii d’ «cordo una lelcra n sicr Andrea Grili procurator, provedador zeneral e sier Polo Nani capitauio di Bergamo, in risposta di sue questa malina recevute, che non contentandosi sguizari star, et non passar Lodi e aspectar la loro paga, dili Provedadori con le nostre zente et Governador zeneral nostro vengino a Crema et stagino a 1’ erta. Et fu presa. Item, una bona teiera a POrator nostro in Fran-za, debbi parlar a la Christianissima Maestà et ju-slifichar quanto ha verno falto, el li desordeni se-quenti per qualche dissension è nel campo suo, et come, volendo monsignor di Lutrech andar a Novara ad aspectar Soa Maestà, è sta il meglio che le nostre genie vengano di quà di Ada per asegurar il Stado nostro, etiam dar spalle a Lodi e altri lochi di Ge-radada si tien per la Christianissima Maestà Soa, et li havemo scrilo volendo restar li sguizari, qual dicono palarn voler lornar a caxa per non has'erauto la paga, etiam le nostre zente restino a Lodi e de li intorno. Concludendo, non senio per manchar. Item, fo scrilo una altra lelera a monsignor di Lulrech in questa subslantia, con dirli quanto è sta scripto per il Senato al provedador Griti etc. per Colegio. Fu posto, per i Savii di Colegio, che il Savio et il Provedador sora le aque che ozi si farà, e quelli de ccetcro sarano electi, debano aver contumatia; et hessendo rimasto in altro officio, si fazi in loco suo ut in parte, saldi le casse ogni 4 mexi. Et sier Ma-rin Morexini savio sora le aque andò in renga per contradirla, et fo rimesso di mandar la parte. Et tolto il scurtinio con bolelini di un Savio sora le aque in luogo di sier Donà da Leze ha refudado per intrar savio di terra ferma, tolti numeri 13 rimase sier Hironimò Trivixan fo ai X savii qu. sier Domenego, qual procurò assai : et il scurtinio sarà posto qui avanti. Fu posto, per i Consieri, una gratia a Luca Antonio dii Zonla poter stampar il commento dii cardinal Caielano sopra la terza parte di la Summa di S. Thomaso. Ave 158, 12, 3. Fu posto, per li diti, una (aia a Padoa, come apar per letere di 8 dito. Ave 168, 4, 2. Fu posto, per li dili, concieder a uno pre’ Zuan Piscator, poter alivelar ut in parte. Ave 112, 4, 8. Scurtinio di un Savio sopra le aque in luogo di 119* sier Donado da lese, intrò Savio di terra ferma. Sier Sebastian Marzello qu. ;>ier Anto- ilio da San Pantalon..... 100. 86 Sier Andrea Zuslignan, fo provedador al sai, qu. sier Unfrè..... 100. 91 Sier Piero Valier, fo podestà e capitauio a Ruigo, qu. sier Antonio. . . . 81. HO Sier Nicolò Pasqualigo, fo di la Zonla, qu. sier Vetor....... 101. 87 Sier Piero Boldù è di Pregadi, qu. sier Lunardo........ • 97. 103 Sier Hiroiiimo Basadona, fo di Pregadi, qu. sier Filippo....... 86. 120 Sier Zuan Minoto, fo al luogo di Procu¬ rator, qu. sier Jacomo .... 56. 142 Sier Piero Bragadin, fo provedador sora le camere, qu. sier Andrea . . . 103. 89 Sier Zuan Dolfìn, fo di Pregadi, qu. sier Daniel.......... 116. 77 Sier Piero Mocenigo, fo provedador sora i dadi, di sier Lunardo, qu. Se¬ renissimo......... 82. 110 Sier Piero Venier, fo di Pregadi, qu. sier Domenego....... 89. 97 t Sier Hiroiiimo Trivixan, fo ai X Savii, qu. sier Domenego. ..... 127. 65 Sier Gabriel Venier, fo avogador, qu. sier Domenego....... 9«) 96 Noto. È nova in merchadanti todeschi di Fonte-go, come hanno di Lisbona indiani haver brusalo tulli li castelli de portogalesi, sichè, de ccetero, mal potrano haver specie et portarle a Lisbona ; la qual nova se è vera sarà oplima a questa terra, perchè le specie rilornerano a venir per la via di la Soria, et le nostre galle dii merchà le leverano et fornirano terra todescha. Havendo inteso la Signoria nostra venir in questa terra, et esser zonto a Trevixo uno orator dii Serenissimo re di Hongaria, chiamalo........, il qual è preposito di Cinque Chiexie, et va poi a Roma, fu terminato prepararli Io alozamenlo in cha’ Rimondo, eh’ è caxa vuoda a San Felixe. Et chiamati. .. zenthilomeni in Pregadi per mandarli conira fino a Margera ; il qual vien doman. Et cussi zonze. È di età di anni 45. A dì 2i, la malina non fo alcuna lelera da con- 120