9 MDXXII, MARZO. IO inteso certissimo la Cesarea Maestà anderia in In-galterra per far apuntamento con quel Serenissimo re, e torsi concluder le nozc di la fiola di quel Re in Soa Maestà, e però poi passeria in Spagna, hessendo lioramai quelle cosse de lì quiete. Dii Papa novo nulla se intende. Scrìve coloquiì hauti, si come in ditte letere si contien ; il sumano forsi scrìverò di soto. Scrive, la partita di la Cesarea Maestà per An-glia sarà a dì 15 dii mexe di Marzo presente. Di campo, dii proveditor Grifi e sier Polo Nani, da Roman, di primo, liorc.... Come francesi haveano passà Ada a Rivolta Secha et leniva fosseno conzonti zà con sguizari. Replica, in Mi-lan sì fortifichavano, et pur era voce il ducila di Bari con zente alemane era per calar zoso. A dì 3, Limi. La matìna, fo in Colegìo 1' ora-lor yspano, dicendo aver letere di la corte, di 19, parlando justa il suo solito. In questa matìna, in Rialto, fo cavà molti lothì, et cussi da poi disnar; sìchè non si alende ad altro che a diti lothi. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla in materia di trovar danari, e fo parlato di la materia. Item, preseno tuor ducali 6000. La sera fu fato una festa di compagni Zardineri in cha’ Contarmi da Londra a Santa Justina; fo 50 done, tutta in arzenti. Fo signor sìcr Gasparo Contarmi qu. sier Francesco Alvise. Le done con bele foze in vestitura. Fu fata certa comedia a la vilanescha, per Ruzante et Menato dì Padoa. Noto. A dì primo di questo mexe, fu posto per li Consìeri : atento che sier Donalo Marzelo qu. sier Antonio pretende esser refato dal Colimo di Alexandria dii danno ha auto uno fator, etc.; però sia contessa la ditta causa a li XX Savìi, qual habino a esser diadi li Proveditori di colimo di Alexandria. Ave: 110, 16, 11. Et fu presa. Et cussi in questo mexe ave il Conseio, et li fo fato contra. 3 Di Bergamo, di sier Zuan Vi,turi podestà et vicecapitanio, date a dì ultimo Fevrer 1521. Come lì lanzinech venuti, per queste gran neve che son state corno dicono quelli hanno pratica di lochi per dove sono venuti, par che habino fato miraculi. Item scrive, li sguizari che sono con li signori francesi, se atrovano zà do zorni a Monza, dove era il campo de li yspani, Imitano da Milano mìa 10. Li yspaui da piedi et a cavalo, et lanzinech, sono retrati in Milano nel borgo di Porta Renza alozali, e mon-strano di voler aspetar questi exerciti, e Milano è lutto in arme, e non bisogna star in speranza de populi de Milano, perdi.: se i stessono uno mexe che li soi exercilii non li valesse,moririanoda fame. Scrive, heri liave unii letera dii Gran Bastardo di SaVoja et una di domino Floravante di Castilione per nome di monsignor di la Pelissa, et manda la copia, quali hanno gran desiderio de intender se el ducha di Bari cala con zente; dii die tiencno grandissimo conto. Et monsignor Gran Maestro etiam heri expedi lì a Bergamo do soì nuncìi a boclia, facendoli grande instantia che ’I volesse farli intender quello se ha de dito ducha de Bari. Uno di essi messi ritornò adrielo a sua signoria con la sua risposta, e l’altro disse voleva andar a la volta di Trento per certificarsi di tal venuta, e lui Podestà li dele guide e lo radrizoe a Lovcr a persone fidate, die lo farà condur per intender ogni progresso di quelle bande. Scrive dii tutto ha dato aviso al clarissimo Griti, il qual li ha rcscrito meravigliarsi che, siando bora le strade aperte, che i non se riduzino còli monsignor di Lutrech et etiam con lui ; sichè per questo si poi comprender questi signori sono in grandissime con-corentie, di sorto clic uno si fida podio di l’altro, etc. Li exercili dii re Christianissimo e il nostro domali si leverano, zoo il nostro dii bergamasco e an-derà a Rivolta Secha per passar Ada, e monsignor di Lutrech con li francesi, qual è in Geradada e cremonese, anche loro passerano a Rivolta el a Lodi. Di sucessi aviserà. Copia di una letera dii Bastardo di Savoja scrita al Podestà di Bergamo. Magnifico amice carissime. Ifavendo cerli advisi che ’I ducha di Bari è partito da Tronto con certo numero di lanzinech per venir a la volta de Milano, mi è parso scrivervi le presente, cum pregarvi, se de questo uè haveli cosa 3 * alcuna, me ne vogliati dar subito adviso. Etiamdio se sapete il numero el lo camino per il qual veneno, el dove adesso se ritrovano, e se fano diligenza overo veneno a picole zornate, et ultra il servilio fareli a la Christianissima Maestà, el qual ne Io ha-verà a memoria, me farete grandissimo a piacere; dal qual ve ne haverò grande obligo, el a vui mi racomando. Scripta in Monza, a li 26 di Fobraro. Solloscrila : el tutto vostro bon antico Et Bastardo de Savoja.