143 XIDXXH, APRILE. 144 in aspectalion die l’Imperador l'aria romper alti confini de vemliani per divertirli di le cose di Milano. Il re d’Ingallera ha mandato a persuader allo 87 Imperador che per adesso soprasiedi di andar in lngaltera. Zanino di Medici, sachizato che hebbe Bassetto de Palavicini in parmigiana, passò a Cremona et aconciò con francesi, per il sdegno che l’ha hauto che ’1 Cardinal di Medici gli habbia proposto et mostrato più confidentia nel conte Guido Rangone che in lui. Si parla qua molto vituperosamente di esso Zanino. Il conte Hrunoro di Gambara è di opinion, che lo Imperador farà romper contro vcniliani per saper lui che esso Imperador molte volte si è turbato con li oratori veneti per lo adjuto che danno a li francesi, et minacciato che ’I farebe pace col magior nimicho che l’avesse al mondo per minar Venelia da li fondamenti. Il ducila Maximiliano ha mandato a dire al dueha di Bari suo fratello, che presto el lo aspecta in Pranza. Da Trau fo ¡etere in questi sorni di sier Domenico Pizamano conte et capitano di.... Qual scrive desiderando saper qualche nova di le cosse lurchesche, scrisse una sua lelera........ .........dal qual ave risposta, et manda la risposta, qual é questa : Polente signor Conte 1 Ho ricevuto la vostra lelera et inteso quello che mi scrive la gralia vostra, zoè se savesse qualche cosa di novo che io ne desse notilia ; per tanto, aziò sapia la gralia vostra che a nui beri vene da novo circha tre bore avanti che vene la vostra letera, vene da Ire amici nostri che l’altro zorno 1’ è stà menò 30 cavali a Signa, et che i sanzachi a cer-chà tre o quattro è per venir, et così me vene da novo, che si dice che viene adosso de nui, el che i porla bombarde da bombardar adosso de nui. El che bora mai l’è assa’ hoste sotlo Imoschii, la qual le vien avanti de li Sanzachi novi per scorta el si ne vien da novo ogni giorno, che i vien adosso de nui el cussi nui bavemo paura perchè ogniun dice, che i vien adosso de nui e così non sapemo adosso de nui o de altri. Tamen, e sapemo de certo che ’I serà exercito, ma non sapemo per dove o che li vogliano andar a fortifichar questi castelli, el aziò che sapia la gralia vostra, del mio homo ancora non è 87’ venulo dal Bassa, ma come el vegnirà, dìi lutto daremo notilia a la grafia vostra, et se altro sentiremo daremove a saper. In questo mezo la vostra gralia legna bona cnstodia ; che Dio ve contenti. A tergo : Al potente e magnifico signor Dome-nego Pizamano degnissimo conte el capilanio di Trau come al signor. Nola. Non ha posto il nome suo, o per oblivion over per qualche suo rispetto; nè le lelere dice di che son carge le cavale in esso nominate. A dì 10. La malina non fu lelere da conto, 88 sohm una di sier lirban Bolani proveditor di Peschiera, di do capitani tedeschi passali de lì, quali vieneno de............. In questa malina, il Colegio fo sopra le cosse di la Becheria, con li deputati al dito Colegio, et..... Da poi disnar, fo Colegio di Savii. Fo seguilo a cavar il lolho a san Zane Polo, cavalo assà bolelini numero .... e vene fuora do gran premii, uno di una zoja vai ducati 900,l’ave una mouacha di la Zelestia chiamata Soranza So-ranzo sotto questo nome nel bolelin scrilo : bondì, bon anno, questa ventura non sia invano. Itevi, la zoja granda primo precio, stimata ducali 2600 tochò a pre’ Lucha, è piovan a santa Maria di Brojo e compagni, il qual dice à poelia parte li toclia a lui, solum ducati.... Hor li puti lo intorniò in chiesa di san Zane Polo con tanti cridori e feste, che con gran stento si partì da loro, e non fo com-pido di cavar. A dì 11. La matina fo teiere di campo, date apresso Pavia, a dì..., dii Griti et Nani. Come erano venuti con lezente, cussi volendo li signori francesi, a l’impresa di Pavia et là poseno il campo da do bande, licet questa impresa era sia tolta conira la opinion dii Governador nostro, etiam di lui provedilor Griti; el che Lulrech havia voluto imprestedo dal prefalo Griti ducati 1300 per far uno efecto che li bisognava preslo et haria fato li thesorieri dii recever. Item, mandano lelere di Franza, c il Re vien a Lion et à provislo di danari per sguizari. Scriveno esser mirati in Pavia al dispeto dii campo da fanti 1300 erano in Milan. Item, scriveno dii bon voler hanno sguizari eie., ut in litteris. Ha scrilo a Crema el Bergamo si stagi oculati, aciò quelli di Milan non ussiseno. Di Franza, di l’Orator nostro, da Noion, a dì 27. Come il Re era zonto lì con la ¡lustrissima Madama et serenissima Regina, lontan di Lion do zornate, et come il Re era andato a caze e solazi. Item, à provisto di 100 milia scudi per li sguizari et li ha aviati. Item, à inteso che francesi erano inirali in Milan, poi ebbe la verità non esser vero.