430 UnXXli, SETTEMBRE. 440 275 A dì 2. La malina vene in Colegio, per il quale fo mandalo, domino Richard» Panzeo orator anglico, el li fo ditto la deliberalion fata eri in Senato, el voy scriver in consonante a quella Maestà et reverendissimo Cardinal voy concluder etc., il qual li piaque, et disse scriverla in bona forma. In questa malioa fo condulo in questa terra, preso in Cao d’Istria per il cavalier di sier Hironimo Zane podestà et capilanio de li, quello amazò in lello Salvador di l’Oro, qual è sta preso da li officiali di Cao d’Islria andavano zercando contrabando, e trovalo!! certi panni d’oro etc. Il qual andava a Trieste, è de lì, di età di anni. . . chiamato . . . il quale era parente, ha confessa il tutto. Subito li Avogadori lo examinono; si che s! atrova la verità, cussi Dìo volendo, avanti sia slà dato taja. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta. Noto. Eri in Pregadi fu preso expedir li Oratori vanno a Roma e darli li danari, videlicet ducali 100 per uno, per li manti, che monta ducati 600, per coverte ducali 30 per uno, monta ducati ICO, per 3 eorieri a ducati 10 per uno ducali 30. A loro Oratori per spese de bon conto ducali 2000, el a sier Marco Foscari rimanirà orator a Roma, per sovention di 4 mesi ducali 480 di oro in oro, el per li cavalli el menerà con se, ducali 150; et al suo secretano fo Daniel di Lodovici, in don ducaci 50, che summa ducali........ 275 * A dì 3. La malina nulla fo dì novo, e poi disnar fo Colegio di Savii ad eonsulendum. A dì 4. La malina etiam non s! disse nulla d! novo da conio, solum la villania dilla in Quaranta per sier Marin Grimani el vechio a sier Gasparo Malipiero governador di l’inlrade, qual, come Avo-gador in questo caxo, menava certa, intervenendo un merehà dii dillo Grimani usurario; la qual villania fo grandissima, e li disse, hcssendo in renga, fame* non è Sta fallo altro; che’I ditto sier Marin merita ogni punilion al pocho honor à fato a l’A-vogaria. Da poi disnar fo Pregadi per quelli di Verona dii sai, intervenendo li 4 deputad! ad aldirli. Non fo il Doxe e fono zcrclia 80. Parlò domino Rigo Antonio per li veronesi daziar! dii sai. Li rispose sier Alvise Radoer avochato, el mostrò certe intelligenlie secre-le filile |>er dilli dazieri con il vescovo di Trento, ioide vislo questo sier Nicolò Valier, uno di depu-ladi di lì, voleva dar le prove, andò a la Signoria dicendo s! toleva zoso. El così fu licenliato il Consejo, el eonvegnirano satisfar I! creditori di sconti dii sai. A dì 5. La matti» fo ktere di Rana, di l’O- rator nostro, dii primo. Di la incoronation fata dii Papa a dì primo bore 14 in san Piero. Le cerimonie non le scriverò riportandomi a una letera copiosa di Roma, sarà scrila qui avanti; ma solum l’Oralor nostro è in gran gralia dii Papa, col qual spesso s! ritrova. E poi parse al Papa d! chiamar li oratori e consultar zercha le cosse turchesche e socorer Rho-dì. L’orator anglico disse la Signoria ha 50 gulìe fuora armade, potria far questo effeclo. L’ orator polono rispose, non è baslante la Signoria sola conira tanta armada. Poi parlò il nostro orator sapientissime ut in litteris. Demun don Zuan llemanuel oralor cesareo disse esso nostro orator havia ditto la verità, e cussi confirmò il Papa. Era lì il prior di ......orator di la Religion di Rhodi. Hor il Papa chiamò il Cardinal Medici, come protetor dì la Religion dì Rhodi, el ordinò fusseno armate do nave con 1000 homini per una, el mandarle in soccorso di Rhodi. Scrive dii bon animo dii Papa verso la chrislianilà per voler riconzar la chiesi, e in concistoro usò alcune parole a li cardinali era mal a lenir cani tanti, e bastavali ducali G000 per uno d’inlrada,el molli di loro non erano docli; sichè voi mutino vita. Et fo terminalo in Colegio, per il zonzer dii 276 Papa in Roma far son ir campano in la terra, e in tulle lerre nostre, et far lumiere la sera per Ire zorni : e cussi fo fato. Da poi disnar, fo Consejo di X semplice et asol-seno quel .... Bon preso per ducali falsi, per aver acusalo do fevano scrili falsi, el zà ne haveano fati per ducali 7000, Ira li qual uno de ducati 3000, die pareva domino Alvise Donado prcle fo amazà a Piove di Sacco havesse aulo in salvo da uno dalnia-lin, et fe’ con inlelligenlia di uno certo padoan co-missarìo dii dillo Donado, qual lassò conzar ett'am sul so libro falso e tirar carie via eie. Hor fu preso, che questi do, quali erano slà relcnuli, et aulo la verità, uno padoan l’altro di Antivari, Marti poi nona a dì. .. siano impichati per la gola in mezo le do Colone. Item, quel padoan li sia......... Item, alcuni altri monetarii eavà ochii et man; sichè fo fato justilia granila. Zonse in questa terra uno oralor dii Signor tureho vìen di Ragusi, parte di la Porla dii Signor di solo Rodi a di 26 Luìo, vìen con . . . persone, et fo fato restar a Lio per quesla noie, preparatoli la eaxa da eha’ Gixi a san Felixe sul Canal grando. Ancora vene con lui uno oralor dii sanzacho di Bossina, qual porla a donar do cavalli a la Signoria. Da Constantinopoli si ave ktere dii nostro