353 MDXXII, le ubligalion zi fale, el ¡1 resto sopra il dazio del Moranzan fino integro pagamento ut in parte; la copia sarà posta qui avanti. Ave 2 non sinceri, 152 di no, 1320 di si, e fu presa. Fu posto, per il Consieri, Cai di XL, et per le-gitimar la bancha introno sier Nicolò Dollìn, sicr Marco Foscari avogadori in loco di Cai di XL, che una sentenlia di Consoli di merchadanti fata in favor di la comissaria qu. Christoforo Scaretti conira il banco di Garzoni et intromessa, li sia dato le do Quarantie, intervenendo sier Marin Morexini e sier Marin Grimani capi di creditori ut in parte. Fu presa. In questo Consejo lo andai, che dal Marti Sanlo in qua a dì... Aprii più non son stato, per la egritudine ho hauta. Fu fato eletion el tolti tre Procuratori, tra i qual sier Zacaria Dollìn fo savio dii Consejo, che suo zerman sier Antonio Zulian el tolse, che fece rider il Consejo, el sier Andrea Gusoni che non voi offerir alcuna cossa. Aduncha questi fo tolti. 1354 Eleto Procurator di san Marco a primo vachantc, justa la forma di la parte. Non Sier Andrea Gusoni fo di la Zonta, qu. sier Nicolò........... f Sier Andrea Lion podestà a Vicenza, qu. sier Alvise......915.454 Non Sier Zacaria Dollìn, fo savio dii Consejo qu. sier Andrea......... El sier Andrea Lion predilo con suo fradello e parenti andò a la Signoria, et oferse ducali 10 mi-lia, e li porlo tutti contadi. Et fu fato etiam dii Consejo di X, in luogo di sier Baplista Erizo, qual ozi è manchado senza mal volendo render et non potè et il cataro li abon-dò, sier Piero Sagredo, fo al luogo di Procurator, qual ave 664, 660; et sier Polo Nani fo capilanio a Bergamo dopio 609, 746 el uno altro; altre voxe fu fate non da conto. È da saper: a la Juslicia nova fu tolto Proveda* dor sier Andrea da Canal, fo consier a Corfù, qu. sier Zuane, e fo slridà in contumalia; qual chiamato prima a la Signoria, disse é sta per danari, e chi era eleli per danari non havia contumatia. Hor fo balotà Ira li Consieri che erano 5, inanellava sier Piero Querini. Termìnono ch’el fosse in contumalia, contra la leze espressa, el sicr .... da Canal di sier Crislofolo rimase in 3 oflicii, zoè rezimenti a I Diarii di M. Saxlto. — Tom. XXXIII. luglio. 354 un tempo, sier Antonio da Ponte caslelan a Napoli di Romania e consier a Corfù, et di altri assa’; sichò lerminono conira la leze. Ancora non voglio preterir questo. Ozi che non è festa, non fo mandalo zoso li otlicii, come sempre si manda, ergo eie. In questo Consejo vene uno accidente a sier Alvise Soranzo qu. sier Velor fo dal Banco, jusla il solilo che cade da quel male. Fo aiutato e fato revenir, ma prima gran parte si levò in piedi. Da poi Gran Consejo, vene una grandissima pio-za, qual durò fin sera, con qualche tempesta con l’aqua mesiada, e poi la note fu un tempo terribilissimo di pioza grandissima. In questo Consejo fu posto per li Consieri una parie, di dar le do Quarantie a li Auditori vechi, per una sentenlia hanno intromesso fata a li Consoli di merchadanti conira il bancho di Garzoni, in favor di Cristoforo Ascarelli 1244, 5, 3. Sumario di letere di sier Marco Minio duca in Candia, date a dì 24 Mazo 1522, ricevute a dì 10 Luio. Come era gionlo il bregantino mandono a Syo, el per quello hanno hauto letere dii nostro Consolo, il qual scrive esser gionlo de lì vele 12, capilanio il Moro, il qual diceva voler andar a Negroponte; ciche Talasmano cum vele 10 dovea y.onzer il di sequenle de lì per acompagnar alcune nave carge di legnami, remi el qualche rami lino di là di ltliodi; et expecteria altre 30 vele, che doveano ussire dii Slrelo per dila causa. Le nave vanno in Alexandria, el hanno ordine di retenire tutte le nave, el che a le (ine dii mexe, overo a dì 10 dii mexe futuro, dovea ussir il resto di l’armata el se dicea per Rliodi, che sarano in tutto vele 200. Il Signor turclio dovea passare in Turchia. Lo excrcilo di la Turchia si adunava Ira Bursa el Carasari, in una campagna si chiama Diggune, quello di la Grecia in Chipsala, e che se divulgava doveano andar a Rhodi ; sichè per zornata liabimo varii avisi, ma tieneno quelli di Rhodi meglio intendìno il fallo suo de quelli di Syo. Scrive di la morie di sier Andrea Coniarmi baylo a Napoli di Romania, per quello ha scrito sier Nicolò Donado soracomito, il qual è stalo fin a la Cania, e per nome di altri Sopracomiti è a la guarda di Cerigo, el ne ha rechiesto le do galìe si ha armate, per poter mandar alcune galìe a Napoli et le altre lassare a la guardia di Cerigo. Et per questo bisogno hanno expedilo letere a la Cania, Relhimo, 23